Vini e piatti d’autore: da Cantina Sant’Andrea l’eccellenza agropontina

A Terracina, nell’azienda della famiglia Pandolfo, un agriturismo con ristorante gourmand affianca una produzione vinicola di qualità

di RICCARDO GALLI -
14 ottobre 2024
La famiglia Pandolfo tra i filari

La famiglia Pandolfo tra i filari

Il silenzio, la luce, i colori ti portano a spasso nel tempo. Comanda la natura. E fra i vigneti di Cantina Sant’Andrea in qualche modo ti senti subito a casa. È il regno della famiglia Pandolfo che racconta una storia bella e unica, nata in Sicilia, cresciuta e vissuta in Tunisia e poi approdata qui, a Terracina, nell’Agro Pontino, dove nascono vini unici e si celebra una cucina elegante segnata da un’eccellenza rurale.

Cantina Sant’Andrea produce vini identitari del territorio (l’ultimo è il 253 Giorni, molto apprezzato al Vinitaly ’24) e con l’apertura dell’agriturismo e del ristorante gourmand ’Seguire Le Botti’, offre un’esperienza autentica della vita agricola. La cucina è espressione, cuore e qualità dello chef Pasquale Minciguerra, che racconta con i suoi piatti il gusto degli ingredienti e dei prodotti locali. In questo spicchio di Lazio montagne, mare, distese di ulivi e appezzamenti di Chardonnay e Merlot fanno da cornice alla cantina.

Cantina Sant’Andrea
La Cantina Sant’Andrea

Le vigne curate, amate e lavorate Gabriele Pandolfo e il figlio Andrea sono coltivate con tecniche francesi e italiane: i pianori con terreno sabbioso per le uve bianche, l’argilla delle colline per i vitigni a bacca rossa, fino ai vigneti eroici di Campo Soriano, altipiano di 400 metri di origine carsica destinati alle uve di aleatico e moscato. La linea Acquarelli propone vini eccellenti, di grandissima concorrenza: l’Oppidum, il Templum, il 253 Giorni. Sei le etichette, invece per la linea Le Botti. Che danno il nome all’agriturismo, un gioiello di pace, natura e voglia di vivere dove, come spiega Andrea, “ci giochiamo una sfida bellissima: valorizzare al massimo ciò che la nostra terra ci dona, fare rete con i produttori locali e promuovere la ricchezza di questa terra, di questa parte di Lazio”.

Lo chef Pasquale Minciguerra
Lo chef Pasquale Minciguerra

Da qui la scelta di offrire una tavola esaltata dalle qualità dello chef Minciguerra, dove al centro c’è solo e solo il concetto di ’gusto’. Di qualità. “Parto da tanti piatti di famiglia – spiega lo chef –, che hanno radici nella cultura popolare e inizio a giocare con i sapori”. Semplice, raffinata, immersa in uno spazio-tempo di natura, vini e sapori. Siamo a Cantina Sant’Andrea dove si per arrivare basta... ’Seguire Le Botti’.