Udine e il colle che non c’era: unico in Italia il ‘mound’ artificiale su cui sorge il castello
L’antica capitale della Patria del Friuli, prima in Italia per qualità della vita, è anche città-scrigno del Tiepolo e di numerose ‘opere d’arte’ gastronomiche
Per la prima volta Udine nel 2003 è risultato il primo capoluogo di provincia d'Italia per qualità della vita nella classifica di riferimento de Il Sole 24 Ore, alla 34ª edizione. In precedenza era stato al nono posto ma senza raggiungere il podio. La città, secondo l’indagine, è cresciuta in termini di offerta culturale, e soprattutto come ambiente e servizi (+25%), ma risulta anche un luogo dove sono in crescita lavoro e ricchezza della popolazione e l'indice di criminalità si mantiene basso. Andiamo dunque alla scoperta di cosa offre questa città friulana.
Udine capitale della Patria del Friuli
Città allegra, elegante e conviviale, in cui alla raffinatezza dell’architettura si lega il fascino rustico delle osterie. Capitale della medioevale Patria del Friuli, ma fortemente legata alla Serenissima come testimoniano i suoi palazzi e l’impronta veneziana nel centro storico, è la città-scrigno delle opere di Giambattista Tiepolo (1696-1770), l’ultimo grande pittore di scuola veneziana: alcuni suoi capolavori si possono ammirare nel Palazzo Arcivescovile, ma anche nel Duomo e nella Galleria d’Arte Antica.
Il Tiepolo
Il "Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo", situato nel Palazzo Patriarcale di Udine dal 29 aprile 1995, ospita una ricca collezione di opere d'arte. Il palazzo, di origini quattrocentesche ma ristrutturato nel Settecento, fu la residenza dei Patriarchi d'Aquileia fino al 1751, e attualmente è sede dell'arcivescovo. Tra le circa 700 opere presenti, spiccano gli affreschi di Giambattista Tiepolo, commissionati dal patriarca Dionisio Dolfin. Tiepolo decorò il soffitto dello Scalone d'onore con l'affresco "Caduta degli Angeli ribelli" nel 1726, seguito dalla Galleria degli ospiti e dalla Sala rossa. La collaborazione tra Tiepolo e Dolfin proseguì con altri affreschi, tra cui "Il Giudizio di Salomone" nella Sala rossa. La collezione include anche interventi di altri artisti, come Giovanni da Udine e Palma il Giovane, e un'importante sezione dedicata alla scultura lignea sacra. La biblioteca del Patriarca Delfino, con preziosi volumi antichi, completa il patrimonio artistico e culturale del museo. https://www.turismofvg.it/musei/museo-diocesano-e-gallerie-del-tiepolo.
Ciò che fa cultura a Udine
Tra le vie più particolare della città c'è quella del Mercatovecchio, affascinante strada medievale ricca di negozi, caffè e storia. Le piazze cittadine sono dei veri salotti veneziani a cielo aperto. Da non perdersi Piazza della Libertà, cuore pulsante di Udine, circondata da eleganti palazzi e da una splendida fontana, dove si celebra il rito del "tajut", l'aperitivo quotidiano dopo il lavoro. Da visitare Casa Cavazzini dei fratelli Basaldella, originari di Udine. Sede del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine, è situata nel centro storico della città. Acquisita dal Comune grazie alla volontà testamentaria di Dante Cavazzini, l'edificio è stato ristrutturato su progetto dell'architetta Gae Aulenti e aperto al pubblico nel 2012. Il museo ospita esposizioni permanenti e temporanee, offrendo un percorso artistico che va dalla fine dell'800 ai giorni nostri. Il piano terra è destinato alle mostre temporanee, mentre i primi due piani accolgono le collezioni permanenti. Il palazzo ha una storia ricca, con affreschi risalenti al '300 e ritrovamenti archeologici di grande valore, come una vasca-cisterna del XVI secolo e un deposito di vasellame protostorico dell'VIII secolo a.C. Tra gli artigiani la tradizione locale è legata a mosaicisti e rilegatori.
In città non passa e non deve passare certo inosservato il Castello, fortezza medievale che offre viste panoramiche sulla città e ospita una collezione di opere d'arte e arredi storici.
Caso unico in Italia e tra i pochi in Europa, si erge su una collina artificiale, realizzata addirittura in epoca preromana.
‘Mound’, il colle che non c’era
Recenti studi hanno portato alla luce una scoperta sorprendente riguardante il colle del Castello di Udine. Nel corso della progettazione commissionata dal Comune nel 2021 per l'installazione di due ascensori per il piazzale sommitale del colle, è stato scoperto che questo rilievo non è di origine naturale, bensì completamente artificiale. La sua costruzione risale a epoche pre-romane, probabilmente tra 3500 e 3000 anni fa, durante l'età del Bronzo. Gli strati e le argille che compongono il colle non seguono una sequenza naturale, ma sono stati accumulati tramite materiali di riporto, principalmente provenienti dalla zona dell'attuale piazza I Maggio. Questo tipo di struttura è noto in campo archeologico come "mound". Fin dalle sue fasi iniziali, il tumulo raggiungeva probabilmente quasi 30 metri di altezza, con un volume superiore a 400.000 metri cubi, dimensioni comparabili a quelle attuali. Questa scoperta è straordinaria: il colle artificiale di Udine rappresenta un caso unico, senza precedenti in Italia ed è probabilmente il più grande in tutta Europa.
È stato anche interessante notare che la tecnica utilizzata per la sua costruzione è la stessa impiegata durante l'età del Bronzo e del Ferro nella pianura friulana per la creazione degli argini difensivi, chiamati "aggeri", che proteggevano i villaggi fortificati noti come "castellieri". Tra il 1400 e il 950 a.C., Udine era il centro principale di questi castellieri friulani, con un'estensione massima di quasi 20 ettari, e quindi un punto di riferimento fondamentale dell'epoca.
Al momento, rimane incerto il motivo di questa enorme collina, visibile da gran parte della pianura, ma è evidente la sua monumentalità, probabilmente a simboleggiare la grandezza della comunità protostorica locale.
Inoltre, quanto emerso sembra collegarsi alla leggenda popolare che vuole il colle costruito dai soldati di Attila nella metà del V secolo d.C., per consentire al re degli Unni di assistere all'incendio di Aquileia, città da loro conquistata. Questo ricordo ancestrale di un'opera artificiale antica è rimasto vivo nella tradizione popolare, sebbene il passare dei secoli abbia distorto la sua memoria.
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Cosa gustare ad Udine
Udine è molto conosciuta per le sue osterie e per le diverse varietà di locali della tradizione che offre. Un rito immancabile è quello del tajut, così viene chiamato in friulano il bicchiere di vino da prendere come aperitivo accompagnato da una tartina con uno dei prodotti caratteristici come il San Daniele o il Montasio, formaggio prodotto in Friuli dal 1200, che ha preso il nome proprio dall’omonimo
altopiano.
Come ogni regione che si rispetti anche Udine vanta piatti legati alla tradizione locale ma anche prodotti tipici come il vino. Si può iniziare Dunque con una colazione tradizionale in una delle pasticcerie locali potrete gustare i dolci friulani come la gubana, dolce simbolo del Friuli Venezia Giulia, fatto di pasta lievitata dalla tipica forma a chiocciola e ripieni di uva, pinoli, noci e, a seconda delle ricette, grappa, sliwovitz, miele, frutta candita e mandorle, o gli strucchi biscottini derivati dal ripieno della gubana da gustare accompagnati dai vini locali come Picolit e Ramandolo.
Nelle botteghe è possibile acquistare prodotti freschi direttamente dai produttori locali, dai formaggi ai salumi, dalle verdure alle specialità dolciarie.
Per il pranzo e il consiglio è di andare in una trattoria locale per gustare piatti tipici friulani come il frico con polenta (il frico è un tortino a base di formaggio, patate, a volte preparato con l’aggiunta di mele, verdure di stagione o erbe aromatiche), i cjarsons (ravioli ripieni di pera e ricotta) o il prosciutto di San Daniele, accompagnati da un bicchiere di vino di una delle zona Doc della regione. È dunque anche l'occasione per una visita ad una cantina della Doc Colli Orientali del Friuli lungo la Strada del Vino e del Gusto del Friuli Venezia Giulia (https://www.turismofvg.it/strada-del-vino-e-dei-sapori). Per chiudere la giornata una cena gastronomica in uno dei ristoranti stellati della provincia di Udine.
Il Dop San Daniele
Il prosciutto crudo San Daniele Dop (denominazione di origine protetta) tra i più noti in Italia per la qualità e un sapore caratteristico che lo rende più dolce tra gli insaccati. Il ‘segreto’ del salume prodotto con suini italiani nella zona di San Daniele del Friuli, in provincia di Udine, è la lavorazione secondo un’antica tradizione artigianale antica coniugata alla particolarità del microclima unico della zona morenica in cui le correnti alpine si uniscono a quelle umide del mare Adriatico, favorendo la stagionatura.
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Il fomaggio Montasio Dop
Il formaggio Montasio Dop prende il nome sin dal 1200 dal massiccio montuoso omonimo monte che si trova tra la Valle di Resia e il Canale del ferro nell'Alto Friuli, in provincia di Udine. Dalle Alpi Giulie e carniche si è poi diffuso in tutto il Friuli. A seconda del periodo di stagionatura viene venduto fresco, mezzano, stagionato e stravecchio. Ha un sapore morbido e delicato, ed è naturalmente privo di lattosio.
Brovadar, Slow Food
Tra i presidi Slow food della zona c’è il Brovadâr di Moggio Udinese, un tradizionale fermentato di rape, preparato nell'area montana della Val d'Aupa nel Friuli-Venezia Giulia settentrionale. Le rape utilizzate sono di varietà colletto viola, tramandate da generazioni dalle famiglie locali. Dopo essere state lavate e sbollentate, le radici e le foglie vengono disposte in strati nei tini di legno e coperte con acqua fredda salata. Durante i due mesi di fermentazione, un peso mantiene le rape immerse nel liquido.
Eventi a Udine
Far East Film Festival 24 aprile – 2 giugno Il Far East Film Festival 26 di Udine, il più grande evento occidentale dedicato al cinema asiatico, si svolgerà dal 24 aprile al 2 maggio 2024. Il Teatro Nuovo Giovanni di Udine e il Cinema Visionario ospiteranno numerosi film provenienti dall'Estremo Oriente proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano e inglese. Oltre alle proiezioni, ci saranno eventi culturali nel centro della città, trasformando Udine in un vivace avamposto asiatico. Organizzato dal C.E.C. Centro Espressioni Cinematografiche, il festival promette di immergere il pubblico nelle atmosfere affascinanti dell'Asia. Per ulteriori informazioni, visitare il sito web ufficiale fareastfilm.com
Festival delle Dimore Storiche 25-28 aprile
Dal 25 al 28 aprile 2024 si terrà la seconda edizione del Festival delle Dimore Storiche nel Friuli Venezia Giulia, organizzato dall'Adsi Fvg. Ventuno dimore apriranno le loro porte per visite guidate, accompagnate da oltre 40 eventi tra concerti, degustazioni, spettacoli teatrali e conferenze. Sedici dimore saranno visitabili in provincia di Udine: partendo dalla Carnia con Palazzo De Gleria (Comeglians), scendendo nelle colline a nord della città con Casa Asquini (Fagagna), La Brunelde Casaforte d’Arcano (Fagagna), Villa del Torso Paulone (Brazzacco di Moruzzo), Villa Gallici Deciani (Cassacco), Villa Schubert (Marsure), passando per il centro di Udine con Palazzo Orgnani, Palazzo Pavona Asquini e Villa Garzoni, fino ad arrivare a sud con Casa Foffani (Clauiano), il Folador di Villa Rubini (Trivignano), Villa Iachia (Ruda), Villa Lovaria (Pavia di Udine), Villa Pace (Campolongo Tapogliano), Villa Ritter de Zahony (Monastero di Aquileia), Villa Vitas (Strassoldo di Cervignano del Friuli). Per ulteriori informazioni, visitare il sito adsi.it.
Fonte: Fvg Turismo