Dalle palafitte della preistoria alla città ideale
Le ferie tra storia, preistoria e natura. L’itinerario, suggestivo e originale, è certificato. è quello che tocca i siti Unesco del Friuli Venezia Giulia. Sono cinque e tutti affascinanti: Cividale del Friuli ovvero i Longobardi in Italia; Aquileia con l’area archeologica e la Basilica Patriarcale (1998); le Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave (2009); Palù di Livenza coi siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino (2011). Luoghi di incredibile fascino fra Udine e Pordenone: raggiungerli in auto dunque è l’opzione più comoda. Si può far base proprio a Udine, baricentrica rispetto a quasi tutti i siti. La città dista da Cividale del Friuli 30 chilometri, 35 da Palmanova, 42 da Aquileia (vicinissima a Grado). Più distanti, in provincia di Pordenone, sono il Parco delle Dolomiti Friulane e Forni di Sopra, quindi conviene visitarli dopo le altre tappe, quindi procedere per Palù di Livenza (non distanti da Pordenone). Cividale del Friuli fu fondata nel 568 d.c. da Giulio Cesare con il nome di Forum Iulii. Divenuta sede del primo ducato longobardo in Italia, per alcuni secoli, fu anche la residenza dei patriarchi di Aquileia. Merita una visita il famoso tempietto, gioiello alto-medievale. Aquileia è stata invece un’importante sede dell’impero romano e principale centro per la diffusione del Cristianesimo nell’Europa del nord e dell’est. è nota per le sue aree archeologiche e la bellezza dei mosaici pavimentali. Fra i suoi monumenti più belli, la basilica di Santa Maria Assunta, risalente al IV secolo. Rimanendo in provincia di Udine, ecco la straordinaria Palmanova. Costruita nel 1593 dalla Repubblica di Venezia, è una città-fortezza ben conservata e famosa per la sua pianta di perfetta stella a nove punte, per le sue porte monumentali di ingresso e per le cerchie di fortificazione. Elementi che ne fanno una vera e propria ‘città ideale’. Se le architetture meritano certo un’attenzione particolare, non da meno solo le bellezze naturalistiche. Le Dolomiti Friulane rappresentano un paradiso per escursionisti e scialpinisti, ma anche per appassionati di nordic walking, free climbing e ice climbing. In estate offrono il massimo per gli amanti della montagna con sentieri e percorsi sempre ben curati che consentono di seguire diversi itinerari da rifugio e rifugio. Dai monti alla pianura. Palù di Livenza, in provincia di Pordenone, si estende nella zona umida e paludosa tra i comuni di Caneva e Polcenigo. Qui, nell’area delle sorgenti del fiume Livenza, si trova l’omonimo sito palafitticolo. Un’area frequentata sin dal Paleolitico e nel corso della fase finale del Neolitico, dove ancora oggi si può osservare un vero e proprio abitato su palafitte: per questo Palù di Livenza è stato iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco nel 2011 e, grazie a scavi e ricerche, nel corso degli anni sono stati recuperati molti materiali antichi come strumenti di pietra, frammenti di ceramica e resti lignei.