Porretta Soul Festival. L’Appennino bolognese sulle note di Memphis
Il Porretta Soul Festival, evento annuale che celebra la musica soul americana, trasforma Porretta Terme in una succursale di Memphis. Artisti internazionali si esibiscono in un'atmosfera unica, attirando apprezzamento anche negli Stati Uniti.
Una cittadina, un borgo fra i più belli d’Italia, che respira musica americana e che la vive ogni anno con immutata passione attirando su di sé l’interesse generale. E così Porretta Terme, amena località dell’appennino bolognese a due passi da scavallare verso la Toscana, diventa ogni fine luglio, dal 1988 a questa parte (con l’unica interruzione per Covid nel 2020 e un’edizione invernale l’anno dopo), una succursale neppure troppo minore di Memphis e del suo soul, grazie all’intuizione e alla passione di Graziano Uliani che nel 1987 in uno dei suoi viaggi oltre oceano partecipò alle commemorazioni per il ventennale della scomparsa di Otis Redding ed ebbe l’idea di importare da noi una rassegna che celebrasse quel genere musicale. E l’anno successivo si portò dietro un’altra leggenda soul, Rufus Thomas, che fu il primo band leader a esibirsi al nascente Porretta Soul Festival.
Le date di questa 36esima edizione nella cittadina dove il palco centrale è dedicato appunto a Thomas (morto nel 2001) che vi si è esibito più volte e dove esiste una via intitolata a Redding, sono da giovedì 25 a domenica 28 luglio con ricchi antipasti a Bologna il 21, a Vergato il 22 e a Tolè il 23. Uno dei massimi protagonisti della cittadella italiana del soul è il pianista Mitch Woods, un big del boogie anch’egli amico di Porretta, perché grazie alla simpatia di Uliani è difficile che un artista non voglia ripetere le sue esperienze in questa terra così ospitale, che promette non solo musica, ma bellezze naturali affascinanti, acque terapeutiche importanti, scorci di paesaggio magico e una enogastronomia senza rivali. Ogni giorno i concerti si susseguiranno sul palco centrale dalle 20 a notte fonda, mentre fin dalla mattina alle 11 ci saranno degli show gratuiti con band che vengono anche da altre regioni italiane. Domenica alle 11 fra l’altro ci sarà anche un coro gospel nella chiesa dei Cappuccini, mentre come ogni festival che si rispetta ci sarà una marching band per le strade del Paese, il gruppo Oversoul proveniente dall’Umbria.
Come eventi collaterali ci sono i punti d’incontro fra via Mazzini e piazza della Libertà con gli stand dello Street Food Village, l’eccellenza del cibo da strada e delle birre artigianali italiane e straniere; il Mercatino del ‘900 e dintorni con artigianato, vinili e abbigliamento a cura del Consorzio ambulanti toscani; e infine la mostra fotografica (che apre il 23 luglio per chiudersi l’11 agosto, questa all’Hotel Roma) di Sandro Capatti dal titolo ’Porretta armonic & soul’. Lungo è l’elenco degli artisti di fama internazionale che si esibiranno in questa edizione del Porretta Soul Festival. Detto di Mitch Woods, ecco Johnny Rawls e Jack Watson; si va dalla Memphis Music Hall of Fame Band a quella di Luca Giordano; da Andy Strong a Wendy Moten e mille altri. Ma è l’atmosfera generale che ogni evento suscita che rende queto festival unico e irripetibile. Lo sanno anche in America e infatti i grandi nomi del soul e dintorni hanno fatto tutti la storia di questo borgo dell’Appennino.