Giornate Fai d'Autunno 2024: tutti i luoghi aperti in Italia regione per regione

I tesori del patrimonio artistico, storico e culturale del nostro Paese saranno aperti eccezionalmente al pubblico sabato 12 e domenica 13 ottobre

di MONICA GUERCI
11 ottobre 2024
Milano, Piscina Cozzi

Milano, Piscina Cozzi

Tornano le Giornate Faid'Autunno, un evento nazionale dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Giunte alla tredicesima edizione, queste giornate invitano a scoprire 700 luoghi speciali, spesso inaccessibili o poco valorizzati, in 360 città italiane. Organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024, l'evento offre itinerari inediti che si snodano da Nord a Sud, toccando palazzi storici, ville, chiese, laboratori artigiani e aree naturali.

Partecipare alle Giornate FAI d'Autunno è un gesto concreto di sostegno alla cura e alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Ci sono visite per ogni interesse: per chi desidera scoprire curiosità e storie inedite, per chi ama passeggiare tra i borghi d'Italia, per chi è interessato alla sostenibilità e cerca esempi nei territori, e per chi ama viaggiare da una regione all'altra.

A guidarvi ci saranno i volontari della grande Rete territoriale del FAI e 9.000 apprendisti ciceroni, studenti appositamente formati per l’occasione. Ogni apertura offre l'opportunità di esplorare luoghi ricchi di storia e bellezza, contribuendo al futuro di questi beni attraverso una donazione libera.

Ecco una guida ai principali beni da scoprire questo weekend. Per l'elenco completo, gli orari e le modalità di partecipazione, visitate il sito del FAI: www.giornatefai.it.

Storie curiose

Nel weekend dedicato al FAI, si aprono al pubblico luoghi che raccontano storie curiose, spesso poco conosciute o valorizzate, vere e proprie “chicche” custodite in piccoli comuni. A Uzzano (PT), sulle colline della Valdinievole, si apre Villa del Castellaccio (ingresso riservato agli iscritti FAI), un luogo storico dove il maestro Giacomo Puccini scrisse il secondo e il terzo atto della Bohème. Quest’anno segna il centenario della sua scomparsa, rendendo la visita ancor più significativa.

A Grottole (MT), si allestisce per il FAI la Cassarmonica, una creazione artigianale unica nel suo genere, concepita un secolo fa per abbellire la piazza e accogliere esibizioni orchestrali durante le feste religiose.

Tra le eccezionali aperture venete, Villa Forni Cerato a Montecchio Precalcino (VI) si distingue per essere una delle ventiquattro ville palladiane inserite nella Lista UNESCO dei Patrimoni dell’Umanità. Questo monumento, riaperto al pubblico nel 2023 dopo un lungo restauro conservativo, è attualmente al centro di un importante intervento di valorizzazione che lo trasforma in un caso-studio per il mondo del restauro e della conservazione.

Tra le “chicche” di quest'anno, si trova anche il Santuario della Via Crucis di Cerveno (BS), un percorso devozionale che si iscrive nella tradizione lombardo-piemontese dei Sacri Monti. Qui, lo scalone monumentale è scandito da 13 stazioni e arricchito da 198 statue lignee a grandezza naturale, recentemente restaurate a febbraio di quest’anno.

Non si può perdere l’Acetaia Midolini a Manzano (UD), immersa nel cuore dei Colli Orientali del Friuli. Fondata nel 1958, è entrata nel 1998 nel Guinness dei primati come la più grande balsameria del mondo.

L’affascinante Colombaia, residenza estiva di Luchino Visconti a Forio (NA), sull’isola di Ischia, si distingue per la sua forte impronta liberty, con vetri coloratissimi e pavimenti grecizzanti. Negli ambienti sono esposti costumi utilizzati nei suoi film, elementi di arredo, bozzetti, foto e sceneggiature, offrendo uno sguardo privilegiato sull’arte del grande regista.

Infine, il Convento di Renacavata a Camerino (MC), primo monastero al mondo, dal 1529, dell’Ordine dei Cappuccini, accoglie chi desidera scoprire la vita monastica. I frati che abitano il convento accompagnano in visita, raccontando le fasi della vita monastica e mostrando il cuore antico di questo luogo mistico, rimasto immutato da cinque secoli.

Andar per borghi

Tra i borghi d'Italia, si distingue Tellaro (SP), arroccato su una scogliera affacciata sul Golfo della Spezia. Questo incantevole paesino colpisce con i suoi vicoli stretti e tortuosi e le case color pastello che si affacciano sul mare, offrendo un'atmosfera pittoresca. A Valmontone (RM), si apre Palazzo Doria Pamphilj, straordinario esempio di architettura seicentesca. Questo palazzo doveva diventare, secondo l'ideale di Camillo Francesco Maria Pamphilj, il fulcro di un ambizioso progetto di trasformazione del borgo nella “Città Panfilia”, ispirato ai modelli rinascimentali.

In Sinalunga (SI), per la prima volta si apre al pubblico il Castello di Farnetella, insieme all’omonimo borgo. Questo luogo storico testimonia una pagina emblematica del territorio senese, la cui storia si snoda dall’anno Mille fino all’Ottocento, quando viene ricostruito in stile neo-medievale per mano di un appassionato di antichità.

Nel segno della sostenibilità

Valva (SA), Villa d'Ayala, foto Carmine Arricchiello
Valva (SA), Villa d'Ayala, foto Carmine Arricchiello

In continuità con le campagne di sensibilizzazione del FAI, come #Faiperilclima e #Faibiodiversità, dedicate al cambiamento climatico e alla tutela della biodiversità, sono previste numerose aperture focalizzate sulla sostenibilità e la conoscenza della natura e del paesaggio. A Valva (SA), in via del tutto eccezionale, si visita il cantiere di restauro del giardino storico di Villa d’Ayala, un emblema del virtuoso intreccio tra natura e opera umana, accompagnati dai tecnici che hanno firmato il progetto.

A Bassano del Grappa (VI), si celebra il Complesso di Santa Croce di Campese, monumento nazionale che festeggia quest’anno i 900 anni. Qui, si avrà l'opportunità di visitare il “brolo” o “giardino dei semplici”, offrendo spunti per riflettere sulla biodiversità.

A Fara San Martino (CH), si apre eccezionalmente l’Acquedotto Del Verde, situato alle falde del massiccio della Maiella e alimentato dalle sorgenti del Verde nella Val Serviera. L’acqua, proveniente dallo scioglimento delle nevi, scorre lungo le rocce della Maiella e viene raccolta in un immenso bacino. La scoperta dei suggestivi tunnel dell’acquedotto offre l’occasione per affrontare il tema della siccità, un effetto del cambiamento climatico che il FAI affronta con la campagna di sensibilizzazione #salvalacqua.

A Rieti, si esplora la Riserva Laghi Lungo e Ripasottile, un luogo ideale per il birdwatching e l’avvistamento di specie come il tuffetto, lo svasso maggiore, la folaga, la gallinella d’acqua e l'airone, oltre ad altri uccelli migratori. Nel “lago effimero” di Candela, completamente scomparso a causa del cambiamento climatico e ora coperto da un bosco di salici e da specie tipiche della macchia mediterranea, si possono avvistare il nibbio reale e la poiana, oltre a specie come l’istrice, il gatto selvatico e la lontra. Questo rappresenta una delle tappe attraverso le Gole di Candela a Rotondella (MT), nella prima area wilderness in Basilicata.

Di regione in regione

I beni FAI aperti in Abruzzo

Fara San Martino (CH): Acquedotto Del Verde

In Val Serviera, alle falde del massiccio della Maiella, si apre eccezionalmente l’Acquedotto Del Verde, una meraviglia naturale dove lo specchio d’acqua color smeraldo si origina da una delle sorgenti più grandi d’Abruzzo. Durante le Giornate FAI d’Autunno, si può osservare l’imponente vasca di decantazione esterna della sorgente, da cui, attraverso un percorso sotterraneo, l’acqua scorre in canali scavati nella roccia, fino a una grande vasca di sedimentazione. I tecnici della società Abruzzese per il Servizio Idrico Integrato accompagnano il pubblico attraverso i tunnel dell’acquedotto, illustrando l’importanza di questo impianto, che alimenta oltre cinquanta comuni del chietino. La visita offre anche l’opportunità di discutere l’effetto della siccità come conseguenza del cambiamento climatico, un tema centrale per il FAI, impegnato nella campagna #salvalacqua.

Casoli (CH): Il Castello racconta

Riapre al pubblico il maestoso Castello Ducale di Casoli, un’imponente struttura che si erge sullo sfondo della Maiella. Fondato come avamposto difensivo durante l’epoca longobarda e successivamente ampliato con una torre pentagonale nell’XI-XII secolo, il castello ha visto passare diverse famiglie nobili, come gli Orsini e i D’Aquino. A metà Ottocento, la famiglia Masciantonio lo trasforma in residenza fino al 1982. Durante le Giornate FAI d’Autunno, sono previsti quattro itinerari che permettono di scoprire la parte più antica del castello, le stanze dedicate alla Brigata Maiella e la famosa “stanza D’Annunzio”, adornata da scritti a mano del celebre poeta. Antonello Masciantonio condivide storie e aneddoti della sua famiglia con il pubblico.

I beni FAI aperti in Basilicata

Matera: Santuario di Santa Maria di Picciano

A 15 chilometri da Matera, il Santuario di Santa Maria di Picciano sorge sull'altura di Picciano, conservando resti benedettini come il portale romanico dell’antico oratorio. La sua posizione offre una vista panoramica su Monte Vulture e sul Mar Jonio. Frequentato sin dai tempi antichi, il monastero guadagna importanza tra gli ordini cavallereschi, come i Templari e i Cavalieri di Malta. Dopo le soppressioni ecclesiastiche del 1809-1810, i Benedettini Olivetani tornano negli anni '60 e la Diocesi di Matera riaccende l'interesse per il santuario nel '900. Grazie ai recenti restauri, la chiesa mostra ora decorazioni precedentemente nascoste. Ospita un affresco quattrocentesco della Sacra Effigie Mariana, che ha ispirato numerose copie nel territorio. Durante le Giornate FAI d’Autunno, sono visitabili il salone con testimonianze storiche e il chiostro, evidenziando anche il valore paesaggistico e le erbe officinali del monastero.

Grottole (MT): L’antica Cassarmonica racconta il borgo

Grottole, tra i fiumi Basento e Bradano, ospita la Cassarmonica, inaugurata nel 1924 per eventi musicali e festivi. Questo manufatto, richiesto come Bene di interesse storico, presenta un’architettura a pianta centrale che amplifica il suono. Durante le Giornate FAI d’Autunno, la Cassarmonica sarà allestita, con visite che includono anche le tradizioni locali e i monumenti del borgo, come la chiesa diruta e il castello feudale.

Rotondella (MT): Gole di Candela

Le Gole di Candela si trovano ai piedi di Monte Coppolo, nella prima area wilderness della Basilicata. Questa zona offre un importante valore geologico e paesaggistico. Risalendo le gole, si possono osservare salti d'acqua e strati rocciosi. Un lago formatosi nel 1903 è oggi scomparso, sostituito da un bosco di salici. Durante le Giornate FAI d’Autunno, si percorre un sentiero che mette in evidenza gli effetti del cambiamento climatico, tema sostenuto dal FAI con la campagna #FAIperilclima.

I beni FAI aperti in Calabria

Longobucco (CS): Museo della ginestra, della lana e della seta “Eugenio Celestino” Nel centro storico di Longobucco, il Museo della Ginestra, della Lana e della Seta “Eugenio Celestino” celebra la tradizione della tessitura della ginestra, una pianta tipica della Calabria. Il museo, ospitato nel palazzo della famiglia Celestino, espone manufatti, foto e documenti storici al piano terra, mentre il primo piano ospita la bottega storica con antichi telai in legno. Al piano superiore si trovano disegni originali e recenti lavorazioni. Negli anni Venti, Eugenio Celestino avvia l’attività di tessitura artistica, riunendo donne per lavorare sui telai. Le sue creazioni, tra cui coperte e tappeti, diventano celebri, e nel 1938 vengono esposte al Palazzo delle Esposizioni a Roma. Celestino riceve riconoscimenti da importanti personalità, tra cui il Presidente Gronchi. Durante le Giornate FAI d’Autunno, il museo offre dimostrazioni del ciclo di trasformazione della ginestra, con la presenza di una tessitrice che mostra le tecniche tradizionali di lavorazione al telaio orizzontale calabrese.

I beni FAI aperti in Campania

Napoli, Palazzo San Giacomo, foto Carmine Arricchiello
Napoli, Palazzo San Giacomo, foto Carmine Arricchiello

Palazzo San Giacomo

A Napoli si può conoscere l’ottocentesco Palazzo San Giacomo, il palazzo comunale riammodernato negli anni Trenta su progetto dell'architetto romano Marcello Piacentini. Dai balconi della Sala della Giunta si gode di una magnifica vista sulla Piazza del Municipio, sulla monumentale fontana del Nettuno, sulla Stazione marittima e sul Vesuvio che domina il panorama. Inoltre, si accede a uno spazio finora mai visto della “Napoli sotterranea”, l’Ipogeo di Piazza del Plebiscito, situato sei metri sotto la Basilica di San Francesco di Paola.

Ipogeo di Piazza del Plebiscito

La sala ipogea sotto la Basilica di S. Francesco di Paola a Napoli, aperta per la prima volta durante le Giornate FAI d’Autunno 2024, fa parte del sistema di “città sotterranea” di Napoli. Situata a sei metri di profondità, presenta un lungo ambulacro che collega due sale: una circolare sotto la cappella laterale destra e una pseudo-ottagonale corrispondente alla Sacrestia Pontificia. La sala centrale, con tredici varchi speculari e una volta a botte ribassata, è collegata agli ambienti superiori della chiesa. L’accesso agli ambienti ipogei è testimoniato da resti di muri e scale, mentre l’itinerario è finanziato con fondi del PNRR per la rigenerazione urbana.

Valva (SA): Villa d’Ayala

Eccezionalmente, il pubblico potrà visitare il cantiere di restauro del giardino storico di Villa d’Ayala, finanziato con fondi del PNRR. Costruita nella seconda metà del XVIII secolo dal Marchese Giuseppe Maria Valva, la villa presenta un parco di 18 ettari con viali, giardini all’italiana, fontane e statue. Il castello, rinnovato tra il 1912 e il 1924, sarà visitabile durante le Giornate FAI d’Autunno, includendo l'Atrio e il Salone delle Armi al piano terra e il Salone del camino al primo piano.

Forio (NA): La Colombaia, villa di Luchino Visconti

Villa Colombaia, sull’isola di Ischia, è stata acquistata da Luchino Visconti negli anni Cinquanta e trasformata nel suo rifugio artistico. Recentemente riaperta al pubblico, la villa unisce elementi classici e moderni, riflettendo l’estetica di Visconti. Gli spazi ospitano costumi, bozzetti e fotografie del regista. Costruita in pietra locale, offre terrazze panoramiche sul mare e giardini con flora locale ed esotica. La villa rappresenta un esempio di architettura mediterranea curata e affascinante.

I beni FAI aperti in Emilia Romagna

Palazzo Grassi a Bologna

A Bologna si apre eccezionalmente Palazzo Grassi, sede del Circolo Ufficiali, di solito inaccessibile al pubblico. Questo palazzo è tra le poche testimonianze superstiti dell’assetto urbano medievale, caratterizzato da un rarissimo portico sostenuto da travi lignee dalla forma “a stampella”, che contrasta con i ricchi stucchi settecenteschi decoranti l’interno. A Modena, la visita al Collegio dei Nobili di San Carlo è riservata agli iscritti FAI. Fondato nel 1926 come istituto rivolto all’educazione dei giovani aristocratici, oggi è una fondazione dedicata alla formazione accademica di eccellenza, in particolare nei campi della filosofia e delle scienze umane, sociali e religiose. Il collegio è ospitato in uno dei più eleganti palazzi cittadini, decorato nel Settecento, e conserva un raffinato teatro.

Modena: Collegio dei Nobili di San Carlo La Fondazione Collegio dei Nobili di San Carlo, istituto privato di ricerca non normalmente aperto al pubblico, si dedica alla formazione accademica in ambito filosofico e sociale. Situata in un palazzo barocco di pregio, con la Chiesa di San Carlo adiacente, l’istituzione è fondata nel 1626 per educare i giovani nobili. Durante le Giornate FAI d’Autunno, si racconta la storia del collegio attraverso le esperienze di chi vi ha studiato. L'architettura del palazzo spicca per il contrasto tra un esterno sobrio e interni riccamente decorati, tra cui lo scalone di Bartolomeo Avanzini, il salone d’onore con decorazioni a trompe l’oeil e l’unico teatro settecentesco ancora esistente in città.

Piacenza: Ex Chiesa delle Benedettine L'ex Chiesa delle Benedettine, uno dei luoghi più suggestivi di Piacenza, è normalmente chiusa al pubblico. Commissionata nel 1677 dal duca Ranuccio II Farnese, la chiesa presenta un'imponente pianta a croce greca e un'elegante cupola. L'interno, caratterizzato da spazi luminosi in stile barocco, distingue un'area riservata alle monache e una zona pubblica per i fedeli, con decorazioni complesse. Chiuso nel 1810, il complesso viene successivamente riutilizzato per scopi militari. Durante le Giornate FAI, si approfondiscono le vicende storiche e i molteplici usi dell'edificio nel corso dei secoli.

I beni FAI aperti in Friuli

Manzano (UD): Acetaia Midolini 

Immersa nel cuore dei Colli Orientali del Friuli, territorio storicamente vocato alla viticoltura, l'Acetaia Midolini è un simbolo di tradizione e innovazione. Fondata nel 1958 da Lino Midolini, l'acetaia è entrata nel Guinness dei primati nel 1998 come la più grande al mondo. La struttura si trova all'interno di un casolare restaurato, un tempo fienile e granaio, con un grande tetto a capriate che ne testimonia la storia. La passione della famiglia Midolini per la propria terra si intreccia con la tradizione enologica locale, dando vita a un percorso di sperimentazione che inizia negli anni '60 con la produzione di aceto balsamico in botti di legno donate da amici produttori di grappe e birre. L'acetaia ha poi visto la prima cottura dei mosti d'uva autoctoni, grazie all'intuizione di utilizzare legni pregiati per l'invecchiamento e l'affinamento dell'aceto. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, sarà possibile ammirare una selezione di opere di Albino Lucatello, uno dei più importanti pittori veneziani del secondo Novecento. Lucatello, premiato alla Biennale di Venezia nel 1956, ha avuto un legame speciale con Lino Midolini, che tra gli anni '60 e '70 ha acquisito un centinaio delle sue opere, contribuendo alla valorizzazione dell’arte contemporanea in Friuli.

I beni FAI aperti nel Lazio

Roma, Fontana dell'Acqua Paola, foto Giovanni Formosa
Roma, Fontana dell'Acqua Paola, foto Giovanni Formosa

Cosa vedere a Roma

Nella Capitale apre al pubblico per la prima volta Palazzo Sciarra, sede della Fondazione Roma e antico palazzo della famiglia Sciarra, ramo dei Colonna. L’edificio, eretto nel Cinquecento e modificato nei secoli successivi, ospita la collezione d'arte della Fondazione Roma. Dal portale monumentale di via del Corso, considerato tra le "quattro meraviglie di Roma" tra il Settecento e l’Ottocento, si accede a maestosi ambienti con soffitti a cassettoni e tempere ottocentesche. Tra questi spiccano la "Sala Ricevimenti" e la "Biblioteca del Cardinale", progettata da Luigi Vanvitelli su commissione del cardinale Prospero Colonna. Il percorso comprende anche il "Gabinetto degli Specchi", elegante esempio di decorazione Rococò con elementi di chinoiserie. Si potranno inoltre scoprire i giardini nascosti dietro la monumentale Fontana dell’Acqua Paola, nota come "il Fontanone", realizzata tra il 1608 e il 1614 su commissione di Papa Paolo V. La fontana, situata sul Gianicolo, serviva a portare l’acqua nelle aree della riva destra del Tevere. La visita guidata ripercorre la storia della fontana e la simbologia degli stemmi presenti nel complesso, offrendo anche uno scorcio su un piccolo giardino segreto. L'Accademia degli Arcadi, situata quasi in cima al Gianicolo, apre il Bosco Parrasio, sede dell'Accademia dal 1725. Raramente accessibile, questo luogo ospita poeti e letterati fin dalla sua fondazione nel 1690. Il Bosco, articolato su tre livelli terrazzati, è arricchito da piante come lauri, pini e cipressi, oltre a iscrizioni e elementi architettonici. La visita offre un'immersione nella storia dell'Accademia, fondata per preservare l'armonia della poesia classica. L'American Academy in Rome, una delle più prestigiose istituzioni culturali straniere in Italia, apre le sue porte per raccontare la sua storia. Fondata nel 1894, l'Accademia sostiene ogni anno fino a trenta artisti e studiosi attraverso le borse di studio Rome Prize. L'edificio, progettato agli inizi del Novecento dallo studio newyorchese McKim, Mead & White, richiama lo stile rinascimentale italiano e si affaccia su un giardino con una fontana disegnata da Paul Manship, uno dei maggiori esponenti dell'Art Déco.

Valmontone (RM): Palazzo Doria Pamphilj

Il piano nobile del palazzo seicentesco è visitabile, con affreschi dedicati ai quattro elementi e ai continenti. L'apertura offre anche spettacoli di attori e musicisti.

Civitavecchia (RM): Aquae Tauri

Il sito archeologico di Aquae Tauri, restaurato grazie ai fondi del FAI, rivela le antiche terme e il Santuario delle Acque, con una storia millenaria legata alle sorgenti curative.

Colli sul Velino (RI): Laghi Lungo e Ripasottile

Nel cuore della Riserva Naturale dei Colli sul Velino, i laghi offrono percorsi immersi nella natura e la possibilità di praticare birdwatching. Durante le visite, è possibile scoprire le idrovore e ammirare il panorama dalla terrazza.

I beni FAI aperti in Liguria

Genova, Istituto Idrografico della Marina, foto Marcesini
Genova, Istituto Idrografico della Marina, foto Marcesini

Istituto Idrografico della Marina a Genova

A Genova, si apre l’Istituto Idrografico della Marina, situato all’interno di Forte San Giorgio, uno dei bastioni della cinta muraria cinquecentesca. Qui si scopre l’evoluzione della cartografia e delle attività di navigazione e mappatura dei fondali. Tra gli ambienti “sacri” di questo luogo, i partecipanti possono entrare nella Stanza del tempo, che custodisce antichi pendoli e orologi, testimoni di una tradizione marittima ricca e affascinante.

Lerici (SP): Chiesa di San Giorgio Martire di Tellaro

A Tellaro, la Chiesa di San Giorgio Martire, attualmente in restauro, rappresenta un capolavoro dell'architettura barocca ligure. Fondata nel 1584 su un antico sito medievale, la chiesa, dedicata al patrono dei marinai, si erge su uno sperone roccioso che domina il caratteristico borgo. La facciata, semplice e intonacata in colori pastello, si affaccia sul mare, mentre il campanile, un tempo torre di avvistamento contro i pirati, è uno dei suoi elementi distintivi. Gli interni, arricchiti da stucchi barocchi e marmi policromi, saranno aperti al pubblico durante le Giornate FAI d’Autunno, accompagnati da eventi speciali come concerti e degustazioni.

Lerici (SP): Chiesa di Santa Maria Stella Maris di Tellaro

La Chiesa di Santa Maria Stella Maris di Tellaro, costruita nel 1866, offre una vista panoramica sul mare ed è dedicata alla patrona dei navigatori. La sua facciata neoclassica presenta un frontone triangolare e un rosone centrale, mentre l’interno, a navata unica, è decorato con stucchi e affreschi. Durante le Giornate FAI, sarà possibile scoprire dettagli storici e artistici e accedere a spazi solitamente chiusi, come la sacrestia e la terrazza panoramica con vista sul Golfo dei Poeti.

I beni FAI aperti in Lombardia

Bergamo, Castello di Valverde_Salone Achille ©Roberto Morelli
Bergamo, Castello di Valverde_Salone Achille ©Roberto Morelli

In Lombardia sono ben 123 i beni Fai aperti per l’occasione. A Milano fra gli inediti ci sono la piscina Cozzi, i Caselli Daziari di Porta Venezia e l’incantevole Chiostro Cappuccio del ‘400, nell’omonima via milanese. Nel capoluogo si può visitare in esclusiva anche Palazzo Melzi d’Eril, sede della Fondazione Cariplo, che risale al Settecento e viene rivisitato nell’Ottocento in chiave eclettica. Il palazzo ospita una collezione d’arte che spazia da Tiepolo ai cartoni preparatori di Achille Funi per la decorazione di Ca’ de Sass, e presenta un maestoso scalone d’onore. Inoltre, si apre al pubblico Palazzo Cusani, solitamente chiuso in quanto sede del Comando Militare Esercito Lombardia e della rappresentanza della NATO a Milano. Questo palazzo è ricco di sale con volte affrescate, stucchi dorati, specchiere e mobili di pregio. In città apre anche il Campus Bovisa del Politecnico in via La Masa, che ospita la Scuola di Ingegneria industriale e dell’informazione. Qui si trova un nuovo edificio-laboratorio, l’EN:lab , dedicato alle attività del Dipartimento di Energia e progettato con soluzioni innovative per una gestione energetica efficiente e integrata. Riapre le porte anche la storica sede Rai di corso Sempione, realizzata da Giò Ponti.

In Lombardia, si può apprezzare il Castello di Valverde, che si affaccia sulla Città Alta di Bergamo ed è circondato da un vasto parco. Questo castello, rimaneggiato nel Cinquecento e restaurato tra il 1926 e il 1930, presenta affreschi che coprono un arco temporale di quattro secoli. Tra gli ambienti, spicca il Salone d’Achille, con una volta a stucchi, un camino e vivaci pitture dedicate all’eroe mitologico, risalenti al primo Novecento.

Tra i beni FAI aperti spiccano a Varese Villa e Collezione Panza e Villa della Porta Bozzolo e la Villa Fogazzaro Roi a Oria di Valsolda (CO), tutti luoghi di straordinaria bellezza. È possibile visitare Castel Grumello del XIII secolo situato nel comune di Montagna in Valtellina, e la Casa ed Emporio Macchi, grazioso palazzetto di provincia a Morazzone (VA). Non dimentichiamo l’antico Mulino “Maurizio Gervasoni” in Val Brembana, e gli splendidi alpeggi, boschi e antiche malghe dell’Alpe Pedoria e Alpe Madrera incastonate nel versante settentrionale delle Alpi Orobie. Tra i tesori da scoprire figurano l'Antica Edicola dei Giornali, realizzata a fine Ottocento in stile neogotico, un'edicola di giornali in ferro e vetro impreziosisce dal 1925 la centrale piazza Canossa a Mantova e La Velcarca, la casa-barca progettata dallo Studio milanese BBPR (Gian Lugi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti e Ernesto Nathan Rogers) nel 1959, dopo un lungo restauro è tornata al suo originale approdo, a Ossuccio, sul Lago di Como di fronte all’Isola Comacina. E ancora. Villa del Balbianello a Tremezzina (CO), elegante e romantica dimora del XVIII secolo e il suo stupefacente giardino hanno ospitato letterati e viaggiatori fino al suo ultimo proprietario, Guido Monzino. E il Monastero di Torba, complesso monumentale longobardo, oggi parte di un parco archeologico dichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, immerso nella natura e raccolto attorno a un’imponente torre con interni affrescati. Entrambi i luoghi hanno beneficiato di fondi europei per interventi di valorizzazione. E sempre tra i beni della regione da scoprire c'è anche la Chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne, in Bassa Val Camonica, oggi sconsacrata era stata definita da Giovanni Testori “la Sistina dei poveri”, per la presenza di un prezioso ciclo pittorico del bresciano Gerolamo Romanino.

I beni FAI aperti nelle Marche

Camerino (MC), Convento di Renavacata dei Frati Cappuccini, foto Straccini
Camerino (MC), Convento di Renavacata dei Frati Cappuccini, foto Straccini

Palazzo Benincasa ad Ancona

Palazzo Benincasa, uno dei pochi edifici storici di Ancona a sopravvivere ai conflitti, presenta un elegante stile tardogotico e affreschi realizzati nel XVIII e XIX secolo. La famiglia Benincasa, nota per le sue personalità illustri, ha contribuito alla storia culturale della città, inclusa la donazione della libreria di famiglia che ha dato origine alla Biblioteca comunale. Durante l'apertura straordinaria riservata agli iscritti FAI, si accede ad alcune sale del piano nobile, oggi sede della Biblioteca di Storia Economica Franco Amatori. Tra gli spazi visitabili ci sono la Sala delle Udienze, con vedute di Ancona del XVIII secolo, e stanze decorate da affreschi mitologici e religiosi, in gran parte opere del pittore lombardo Giuseppe Pallavicini.

Camerino (MC): Convento di Renacavata

Il Convento di Renacavata, immerso nel verde collinare, è il primo convento dell'Ordine dei Frati Cappuccini, fondato nel 1528 da Matteo da Bascio. Originariamente un ospizio per pellegrini, la struttura conserva elementi architettonici del XV secolo. Dopo la metà del XVI secolo, vengono aggiunti spazi per i frati e una ristrutturazione della chiesa. Tra le opere presenti, spicca una terracotta invetriata di Santi Buglioni. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, il convento offre un’apertura straordinaria dei suoi spazi storici, tra cui la chiesa e il refettorio, oltre al museo dell'arte cappuccina e ai giardini.

I beni FAI aperti in Molise

Ripalimosani (CB): Palazzo Marchesale

Il Palazzo Marchesale, che risale all'anno Mille, rappresenta il cuore di Ripalimosani, un paese noto per le piccole industrie, tra cui la produzione di gesso, tela, vino e cordame. L'attuale configurazione del palazzo, situato al centro del borgo, è frutto di varie modifiche nel corso dei secoli, con un restauro significativo avvenuto nel 1521, come indicato da una lapide sopra il portale d'ingresso. Sebbene conservi elementi delle fortificazioni, come il muro a scarpa e il ponte levatoio, il palazzo è caratterizzato da un piano nobile con ampi balconi che offrono una vista panoramica sul territorio. Durante le Giornate FAI, si apre eccezionalmente l’“Orto dei Funai”, un'antica officina all'aperto per la produzione di cordame, e si può ammirare la Croce Viaria, alta oltre tre metri e decorata con le immagini del Cristo crocifisso e del Cristo risorto.

I beni FAI aperti in Piemonte

Torino, Villa D'Agliè, foto Alberto Gosso (C) FAI
Torino, Villa D'Agliè, foto Alberto Gosso (C) FAI

A Torino si visita la maestosa Villa d’Agliè, situata in collina e rimasta quasi immutata fin dall'inizio del Seicento. Qui si possono ammirare notevoli soffitti a cassettoni, sale decorate con carta da parati cinese e lo splendido parco storico, arricchito da ippocastani e tigli. In centro città, si apre Palazzo Graneri Della Roccia, sede del Circolo dei Lettori, uno dei più sontuosi palazzi nobiliari cittadini. All'interno, spicca il curioso gabinetto cinese di metà Settecento, recentemente restaurato. 

Palazzo Graneri Della Roccia

Costruito tra il 1685 e il 1699 per l’abate Marcantonio Granieri, il Palazzo Graneri Della Roccia a Torino è uno dei più eleganti edifici nobiliari di Torino. Progettato probabilmente da Gianfrancesco Baroncelli, l’edificio presenta un'imponenza architettonica, con un uso preponderante della pietra da taglio. Lo schema ad ‘u’ dell'edificio, con atrio e cortile che conducono a un giardino, favorisce il prestigio della struttura.

Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino

Situato in corso Regina Margherita, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, inaugurato negli anni '60, sostituisce la storica Caserma delle Fontane. La struttura moderna ospita il Comando, una sala convegni e una cappella dedicata ai Santi Barbara e Francesco, con un altare realizzato da un tronco di ulivo. Durante le Giornate FAI, si aprono le porte della caserma per celebrare i 200 anni del Corpo a Torino, con la possibilità di esplorare la Sala Operativa e osservare le Unità Cinofile.

Villa Rey

Sulla collina torinese, Villa Rey è una delle strutture più storiche della città, risalente alla metà del XVII secolo. Originariamente ampliata con ali laterali, la villa è decorata con affreschi attribuiti al pittore Luigi Tesio. Acquisita dal Comune nel 1933, oggi ospita associazioni culturali.

Ivrea (TO): Castello di Ivrea

Dominante la città, il Castello di Ivrea, noto per le sue “rosse torri”, fu eretto nel 1358 per scopi difensivi. Dopo un'importante ristrutturazione, oggi è parzialmente aperto al pubblico, consentendo di esplorare il cortile interno e i camminamenti di ronda, con vista sull’Anfiteatro Morenico e il Canavese.

Susa (TO): Campanili di San Giusto e Santa Maria Maggiore

A Susa, si scoprono in esclusiva i Campanili di San Giusto e di Santa Maria Maggiore; per quest'ultimo, l’ingresso è riservato agli iscritti FAI. Questi campanili rappresentano vere e proprie icone della Segusium romana e medievale e si possono visitare salendo fino alla cella campanaria.

Mondovì (CN): Funicolare e Fonderia di Campane

La storica funicolare di Mondovì, attiva dal 1886, collega il centro storico alla collina. Ristrutturata nel 2006, offre un percorso sostenibile durante le Giornate FAI, con biglietti scontati. In aggiunta, una fabbrica di orologi e campane apre le porte, mostrando il processo di produzione artigianale.

I beni FAI aperti in Puglia

A Bari, sarà visitabile la Banca d’Italia, uno dei più monumentali edifici della città, inaugurato nel 1932. Questo palazzo si distingue per le vetrate artistiche di ispirazione liberty presenti nel Salone del Pubblico, e per lo scalone eclettico realizzato con marmi pregiati, che conduce alla Sala del Consiglio. L’architettura e gli arredi interni offrono un affascinante sguardo sul patrimonio culturale e storico della città.

A Brindisi, il Castello Svevo, voluto da Federico II nella prima metà del XIII secolo, subisce successivi restauri e ampliamenti da parte di Angioini, Aragonesi e Carlo V. Trasformato in penitenziario all'inizio del XIX secolo, ospita tra il 1943 e il 1944 re Vittorio Emanuele III e la regina Elena in fuga da Roma. Attualmente di proprietà della Marina Militare, il castello è sede del Comando della Brigata Marina San Marco, che ne gestisce la manutenzione. La struttura, che si sviluppa attorno a un cortile trapezoidale, presenta un’alta muraglia con un mastio e sei torri, mentre un fossato profondo la circonda. Durante le Giornate FAI, è possibile esplorare la storia del castello, accedendo a locali significativi come la Sala Storica del San Marco, dove sono conservati cimeli storici legati ai Fucilieri di Marina.

A Taranto, il Palazzo del Governo e la Rotonda Marinai d’Italia, inaugurati il 7 settembre 1934 da Mussolini, sorgono sulle rovine del Politeama Alhambra. Progettato dall'architetto Armando Brasini, il palazzo si estende su 4.500 metri quadrati e raggiunge i 70 metri di altezza, grazie alle torri laterali. L'edificio, con la sua forma a “M”, ricorda un castrum romano, reinterpretato nello stile architettonico fascista. L’interno presenta 150 stanze, molte decorate dagli artisti della "Scuola Grottagliese". In occasione delle Giornate FAI, si apre l’accesso a spazi generalmente chiusi al pubblico.

I beni FAI aperti in Sardegna

Oliena (NU), Liliana Cano, un itinerario d'arte, Chiesa di san Lussorio
Oliena (NU), Liliana Cano, un itinerario d'arte, Chiesa di san Lussorio

In un suggestivo scenario ai piedi del monte Corrasi, Oliena in provincia di Nuoro celebra il centenario di Liliana Cano (1924-2021), una delle figure più significative dell'arte sarda del Novecento. Per l'occasione, viene proposto un itinerario d’arte all'aperto che attraversa i dipinti, murales e sculture dell'artista. Originaria di Gorizia, Cano studia all’Accademia Albertina di Torino, dove entra in contatto con don Mario Carena, importante fonte di ispirazione che la indirizza verso un'arte figurativa umanitaria. Dopo essersi trasferita a Sassari nel 1945, riceve le prime commissioni e stringe un legame con i coniugi Palimodde, proprietari dell'hotel “Su Gologone”, che la portano a Oliena per frequenti soggiorni. Tornata in Sardegna nel 1996 dopo anni in Francia, realizza cicli pittorici religiosi, tra cui opere per la chiesa di Sant’Ignazio e murali per la chiesa di San Lussorio, oltre a numerose opere negli spazi pubblici e nelle case locali, caratterizzate da un segno deciso e toni vivaci.

I beni FAI aperti in Sicilia

A Palermo si visita la Sede dell’Ordine degli Architetti della Provincia, situata all’interno dell’ex-Palazzo Florio, oggi Palazzo Wirz all’Olivuzza. Questo luogo è una delle otto dimore storiche cittadine in cui vissero i celebri Leoni di Sicilia del romanzo di Stefania Auci. Per i soli iscritti FAI si apre l’appartamento privato della famiglia Minnella, un’occasione unica per scoprire la storia e l'architettura di questo prestigioso palazzo.

A Messina, si può entrare nella sede della Gazzetta del Sud, un lungimirante progetto editoriale nato nel 1952. Durante le Giornate FAI, si aprono al pubblico le redazioni giornalistiche, gli studi radiotelevisivi e quelli web, offrendo un’ottima opportunità per esplorare il dietro le quinte di un’importante testata giornalistica.

All'estrema punta nord-orientale della Sicilia, il Faro di Capo Peloro (Messina) si erge su una lingua di terra sabbiosa, svolgendo un ruolo cruciale per la sicurezza marittima nello Stretto di Messina. La sua storia è secolare: Svetonio già nel I secolo d.C. menziona il Faro di Messina, mentre nel XIII secolo la città viene definita "città del Faro". Il faro moderno, inaugurato nel 1857 durante il Regno delle Due Sicilie, è ricostruito nel 1935 dalla Regia Marina dopo i danni subiti nel terremoto del 1908. La struttura ottagonale, alta 37 metri e dipinta a fasce orizzontali bianche e nere, resiste ai venti forti e illumina lo Stretto con un fascio di luce visibile a 22 miglia nautiche di distanza.

Il porto di Siracusa, con il Porto Grande e il Porto Piccolo, ha una lunga storia marittima. Qui, la città si difende dai Cartaginesi e partono navi dirette verso le colonie. Inaugurata nel 1892, la Stazione marittima di Siracusa Porto diventa un importante punto di collegamento con Messina. Ricostruita nel 1930 in uno stile più elegante, la stazione serve come scalo durante la Seconda Guerra mondiale. Negli anni '60, la diminuzione del traffico porta alla chiusura della stazione, oggi sede della Guardia Costiera. L'apertura eccezionale in occasione delle Giornate FAI offre l'opportunità di scoprire questo luogo storico e la sua architettura significativa.

I beni FAI aperti in Toscana

Tornano le Giornate Fai d’autunno. La ’Piccola Versailles’ svela i tesori. Dalla centrale Edison a Ca’ di Piazza
Palazzo Zucchi Castellini

Villa Schifanoia, Firenze Sede dell'Istituto Universitario Europeo, Villa Schifanoia si trova sulla collina di Fiesole (Firenze), immersa in un giardino formale all'italiana con parterre di siepi in bosso, statue e fontane. La villa, il cui nome deriva dall'espressione “schivare la noia”, ospitò la compagnia di giovani che animò il Decamerone di Boccaccio durante la peste. Originariamente di proprietà della famiglia Cresci, la villa venne trasformata in residenza di campagna nel 1550. Alexandre Dumas vi abitò e scrisse un libro dedicato. Dopo vari passaggi di proprietà, dal 1986 è di proprietà dello Stato italiano. Durante le Giornate FAI, si esplorano i giardini, la cappella di San Tommaso e stanze normalmente non accessibili, come il salone principale e la ex biblioteca con un soffitto cinquecentesco.

Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare Fondato a Torino nel 1853 e successivamente trasferito a Firenze, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare è noto per l’elisir di china contro la malaria. Rappresenta l’unica officina farmaceutica di Stato in Italia e, con l'abolizione della leva obbligatoria, si è trovata a gestire “farmaci orfani”. Attualmente dipendente dall’Agenzia Industrie Difesa, durante le Giornate FAI si aprono alcune aree normalmente chiuse al pubblico. Si presentano le produzioni, con particolare attenzione ai farmaci orfani, insieme a foto storiche e apparecchiature moderne che evidenziano l’innovazione in ambito sanitario.

Sinalunga (SI): Castello di Farnetella Per la prima volta aperto come residenza privata, il Castello di Farnetella domina la Valdichiana e risale all'anno Mille. Il nome deriva dalla 'farnia', albero tipico del territorio. Accusato di alto tradimento, il castello fu raso al suolo dai senesi nel 1271, ma gli abitanti riuscirono a ricostruirlo. La villa, progettata nel 1889 da Adolfo Ferrari in stile neo-medievale, presenta arredi d'epoca e soffitti decorati. Oggi è di proprietà della famiglia Poggiali.

Uzzano (PT): Villa del Castellaccio Costruita nel XVII secolo sulle rovine di un avamposto medievale, Villa del Castellaccio, abitata da famiglie aristocratiche, viene ampliata nel 1850. Vincolata dal Ministero per l'interesse artistico, la villa è acquistata nel 1926 da Dionisio Anzilotti e oggi è residenza del nipote. Durante le Giornate FAI, gli iscritti possono visitare il salone principale, il parco e la cappella, ammirando cimeli e documenti storici legati a Giacomo Puccini, che vi soggiornò nel 1895.

Capannori (LU): Lago della Gherardesca Situato tra le colline del Compitese, il Lago della Gherardesca è un'oasi naturale di 30 ettari, acquisita nel 2023 dal Comune di Capannori. Questo “residuo” del Lago di Bientina è caratterizzato da una biodiversità notevole, con habitat ideali per diverse specie di flora e fauna. Riconosciuto come patrimonio naturale, è sotto protezione speciale e negli ultimi anni sono stati avviati progetti di valorizzazione ecologica in linea con la campagna #FaiBiodiversità.

I beni FAI aperti in Trentino Alto Adige

Trento - Villa Balduini Tambosi

Situata alle pendici della collina di Villazzano, Villa Balduini Tambosi si presenta come un gioiello architettonico immerso in un ampio parco ottocentesco, ricco di sculture e fontane. Costruita alla fine del Settecento dalla famiglia Balduini, la villa passa nella seconda metà dell’Ottocento alla famiglia Tambosi, che ne ristruttura la facciata in stile neoclassico e aggiunge un colonnato. Le eleganti pitture a olio, realizzate all’inizio del XIX secolo dal pittore ufficiale Domenico Zeni, adornano quattro stanze nobiliari, rivelando l’interesse della famiglia per la cultura classica. Durante le Giornate FAI d’Autunno, gli spazi interni normalmente chiusi al pubblico, ora sede del Centro di Fisica Nucleare Teorica della Fondazione Bruno Kessler, aprono le porte per svelare i saloni decorati con scene epiche e mitologiche, tra cui ispirazioni dalle Metamorfosi di Ovidio e dall'Iliade.

I beni FAI aperti in Umbria

A Perugia si scopre l’Oratorio San Francesco dei Nobili, spesso chiuso al pubblico e considerato uno degli esempi più importanti del primo barocco perugino. Durante la visita, si ammira il complesso pittorico più significativo dell’artista perugino Giovanni Antonio Scaramuccia, realizzato tra il 1611 e il 1625. Inoltre, si approfondiscono le tradizioni della Confraternita dei Disciplinati di San Francesco, arricchendo l’esperienza con elementi di storia e cultura locale.

A Orvieto (TR) sarà aperto Palazzo Bisenzi, originariamente costruito come nobile residenza in epoca prerinascimentale, occupa un intero isolato nel centro di Orvieto. La sua storia risale almeno al Basso Medioevo, come dimostra un affresco trecentesco che rappresenta la Crocifissione di Cristo e le bifore in tufo nel giardino. L'edificio subisce numerose trasformazioni nel Cinquecento, Settecento e a fine Ottocento, periodo in cui diventa l'Albergo delle Belle Arti, ospitando tra gli altri Sigmund Freud. All'interno, si trovano decorazioni tardo settecentesche, soffitti affrescati e uno studiolo con scene bibliche ornate da sfarzose cornici in stucco. Durante le Giornate FAI, il salone d'onore, lo studiolo, la quadreria e la cappella, che conserva statue provenienti dalla demolita chiesa di San Domenico, aprono eccezionalmente le loro porte.

I beni FAI aperti in Valle D’Aosta

Saint-Marcel (AO), Castello di Saint-Marcel (C) FAI
Saint-Marcel (AO), Castello di Saint-Marcel (C) FAI

Il borgo di Saint Marcel

Durante le Giornate FAI d’Autunno, il borgo di Saint Marcel in Valle D’Aosta, situato nella valle centrale della Dora Baltea, offre un percorso alla scoperta di diversi luoghi d'interesse. Si possono esplorare il Castello, edificato nel XIV secolo e che domina il paesaggio, e la Chiesa di Saint Marcel, localizzata a Crétaz. Da non perdere anche la Cappella di San Rocco, costruita nel 1630 per invocare il Santo contro la peste. Tra le attrazioni, spiccano il Mulino Ferrol, attivo fino agli anni '60, e la Segheria ad acqua, l'ultima del suo genere in Valle d’Aosta. Quest’ultima, costruita da Alfredo Ferrol nel 1945, è normalmente chiusa al pubblico e utilizza l'energia dell'acqua proveniente dalla riva di Lillaz. Grazie a Sergio Ferrol, l'impianto rimane in funzione e in occasione delle Giornate FAI sarà possibile assistere al processo di lavorazione del legno.

I beni FAI aperti in Veneto

Il Convitto Nazionale Marco Foscarini a Venezia

Fondato nel 1807 su iniziativa napoleonica, il Convitto Foscarini si estende nel sestiere di Cannaregio, occupando l'ex convento di monache agostiniane di Santa Caterina. La chiesa dell’XI secolo, attualmente sconsacrata, viene utilizzata per eventi culturali legati alla Biennale di Venezia, mentre il chiostro ospita laboratori di informatica. La biblioteca conserva volumi storici provenienti da enti religiosi soppressi. Durante le Giornate FAI, si apre una collezione di lapidi e reperti storici, testimonianza della storia locale.

Montecchio Precalcino (VI): Villa Forni Cerato

Realizzata da Andrea Palladio, Villa Forni Cerato è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1996. Dopo un restauro conservativo, riapre al pubblico nel 2023. La villa, legata al commercio di legname della famiglia Forni, ospita opere d'arte di artisti come Alessandro Vittoria. Durante la visita si approfondisce la progettazione palladiana e il mondo del restauro conservativo.

Bassano del Grappa (VI): Complesso di Santa Croce di Campese

Questo monumento nazionale celebra quest'anno i 900 anni dalla sua fondazione e include un monastero e una chiesa parrocchiale. Fondata da Ponzio di Melgueil, la chiesa ospita la tomba di Teofilo Folengo, figura della poesia maccheronica. Durante le Giornate FAI, si visita il "brolo" e l'Archivio parrocchiale, mentre il professor Angelo Chemin esegue un concerto all’organo.

Busco di Ponte di Piave (TV): Villa Giustiniani Tonon

Situata a Busco, Villa Giustiniani Tonon è costruita dalla famiglia Giustiniani nel XVI secolo. Il ciclo pittorico all'interno, attribuito agli artisti della “Haeredes Pauli”, celebra la giustizia terrena. La villa, eccezionalmente aperta durante le Giornate FAI, presenta affreschi recentemente restaurati e offre una degustazione della birra prodotta in loco.

Vicenza: Palazzi Gualdo

I Palazzi Gualdo sorgono nell'area dell'antico teatro romano di Vicenza e risalgono al 1453. Il complesso, costituito da due edifici con una facciata decorata a “favo d’ape”, conserva affreschi e decorazioni di epoche diverse, inclusi il Salone degli Imperatori e la Sala dello Zodiaco. In occasione delle Giornate FAI, il Palazzo, sede dell'Ordine degli Avvocati, apre eccezionalmente al pubblico.