Fums, profums, salums: Sutrio celebra il gusto della Carnia
Domenica 3 marzo il tradizionale appuntamento gastronomico con protagonista il maiale, re della tavola
E' una tradizione norcina, tra passato, presente e con uno sguardo al futuro, che si rinnova ogni anno. Un viaggio gastronomico con protagonista il maiale, Re della tavola carnica, interpretato in modo diverso da ogni azienda. Domenica 3 marzo a Sutrio torna ‘Fums, profums, salums’.
L'origine
Il detto "del maiale non si butta via niente", diffuso in tutta Italia, in Carnia, incontaminata terra friulana di monti e vallate, è una vera "attitudine" che si tramanda da secoli, tanto che il maiale è diventato il re della tavola. Il maiale ha avuto un ruolo di assoluto rilievo nell’economia contadina di un tempo e, con i prelibati salumi ricavati dalle sue carni, ancora oggi ha un posto in primo piano nella gastronomia. Antica e sapiente, l’attività dei norcini (i purcitars) si è tramandata da generazione a generazione e costituisce un vanto di questa terra, dove sono attive macellerie e piccoli laboratori artigianali che producono salumi di assoluta qualità.
Fums, profums, salums
La prima domenica di marzo (quest’anno il 3 marzo) il caratteristico borgo di Sutrio, ai piedi del monte Zoncolan, dedica ogni anno un’animata festa del gusto, Fums, profums, salums. Il paese si trasforma in laboratorio di sapori e profumi, in 'vetrina' ci saranno i genuini salumi tipici di questi monti, salami, musét (cotechino), pancette, prosciutto crudo e molto altro, e si potranno gustare i piatti della tradizione di cui sono ingrediente. Un goloso percorso tra le vie del paese, accompagnato dai vini del Friuli Venezia Giulia e musica, porterà alla scoperta del gusto unico di salumi che si preparano ancor oggi secondo antiche ricette, tramandate da padre in figlio. Un viaggio gastronomico in 9 tappe di degustazione proposte da vari paesi carnici, ospitate nei caratteristici cortili e sotto gli antichi porticati del paese. Durante tutta la giornata ci saranno dimostrazioni della lavorazione della carne di maiale nell’Ort di Sior Matie e attività per bambini nel cortile della scuola elementare.
Miglior salame del Friuli Venezia Giulia e show-cooking
Le aziende e macellerie di tutta la regione state invitate a concorrere per il titolo di "Miglior salame del Friuli Venezia Giulia", che verrà deciso da una giuria di esperti. Nell’Ort di Sior Matie, nel cuore di Sutrio, sarà possibile degustare i loro prodotti e, nel pomeriggio, sarà proclamato il vincitore. Ci sarà anche uno show-cooking durante il quale gli chef Pietro Toffolo de Piante della Trattoria da Nando di Mortegliano e Giacomo della Pietra dell’Osteria da Alvise di Sutrio realizzeranno due piatti della tradizione norcina rivisitati in chiave moderna.
I segreti del fumo e dei purcitars
L’attività salumiera in Carnia è sempre stata familiare e ha sentito l’influsso della vicina Austria. La varietà dei salumi in Carnia si è creata nel tempo grazie alle sue caratteristiche morfologiche: l'isolamento dovuto alle montagne e alle vie di comunicazione disagevoli ha fatto sì che quasi ogni paese avesse il proprio segreto nel prepararli. Caratteristica di tutti i salumi è l’affumicatura, nata per favorirne la stagionatura e la conservazione. A seconda della zona cambia per tempi, legni utilizzati e luoghi dove viene fatta. Ogni famiglia ha la sua tradizione che custodisce e tramanda come un vero 'tesoro' di generazione in generazione. Precursori furono i Celti che, non conoscendo il sale, conservavano i prodotti con l’utilizzo di erbe aromatiche e fumo. In tempi puù recenti il salame veniva stagionato nelle cantine. I purcitars, i norcini, venivano chiamati dalle famiglie per preparare i salumi ed ognuno di loro aveva una ricetta segreta per insaporire le carni. Perciò i salami hanno un sapore simile, ma mai uguale. Non solo gli ingredienti, ma anche il luogo di conservazione, incide sul sapore del prodotto finito, dato che ha un importante ruolo nel processo di maturazione.
Dove dormire
Sutrio (Ud), è un incantevole borgo situato nel cuore delle Alpi Carniche, che affascina i visitatori per la sua autenticità. Con le sue stradine acciottolate, le case tradizionali in legno e le montagne imponenti che lo circondano, il paese è un'oasi di tranquillità e bellezza naturale. Un luogo dove trascorrere dei momenti di relax e dove è possibile godersi l'esperienza di alloggiare in uno dei quattro alberghi diffusi presenti a Sutrio, Paluzza, Comeglians, Ovaro, un modello di accoglienza nato proprio in Carnia negli anni ’90 ed ora diffuso ed apprezzato in tutt’Italia e all’estero. Si soggiorna in abitazioni ricavate dalla sapiente ristrutturazione di vecchi edifici, indipendenti ma che fanno capo ad n’unica reception. L’Albergo Diffuso è anche un modo per condividere i gesti e i ritmi della gente del posto, a contatto con le tradizioni, la storia, la quotidianità, assaporando lo spirito schietto della vita di montagna.