Albrecht Dürer in mostra al Castello
Albrecht Dürer, giovane artista tedesco, si recò in Italia per scoprire il Rinascimento trentino. La mostra a Trento celebra questo incontro artistico e culturale.
Albrecht Dürer aveva 23 anni quando arrivò in Italia: sapeva che qui era fiorito un nuovo fermento artistico e culturale, era desideroso di conoscerlo e di comprenderlo. Partì dunque da Norimberga per Venezia e fra le terre di questo nostro nord scoprì anche Trento. Il Trentino e il Tirolo meridionale vantavano sedi episcopali e commerciali di prim’ordine: Trento, con il suo Principato Vescovile, era una piccola enclave autonoma fra le potenze dell’epoca e questo la rese anche un laboratorio di soluzioni artistiche piuttosto nuove. Dürer fu certamente attratto da quell’originale Rinascimento che vi aveva preso forma. Ed è proprio a quel momento creativo che ci riconduce la mostra dedicata a ’Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all’Adige’ allestita fino al 13 ottobre al Castello del Buonconsiglio di Trento che celebra il centenario del museo, nato nel 1924.
La presenza del grande tedesco in Trentino è documentata da disegni e acquerelli: spicca fra gli altri proprio la veduta del Castello del Buonconsiglio, concessa dal British Museum di Londra. Con un centinaio di opere provenienti da musei di tutta Europa, la mostra si estende quindi a esplorare le origini di quel Rinascimento, declinato da artisti trentini e da ‘foresti’ che erano attratti dal prestigio e dalle committenze della corte dei principi vescovi: si indaga anche la presenza a Trento di artisti tedeschi come Sisto Frey che realizzò la Crocifissione del Duomo trentino, o dei pittori che – come Dürer – lavorarono per l’imperatore Massimiliano I. "Attraverso queste opere – spiegano i curatori – è possibile cogliere la nuova sensibilità di un territorio di ‘cerniera’ fra il mondo tedesco e quello italiano".
Stefano Marchetti