L’incanto e la magia dei fiori nella storia dell’arte. A Parma sboccia ‘Flora’
Se Marc Chagall, uno dei più immaginifici e iconici pittori del Novecento, diceva che "l’arte è lo sforzo incessante di...
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Se Marc Chagall, uno dei più immaginifici e iconici pittori del Novecento, diceva che "l’arte è lo sforzo incessante di...
Se Marc Chagall, uno dei più immaginifici e iconici pittori del Novecento, diceva che "l’arte è lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori - e non riuscirci mai", un motivo ci sarà e proprio per questo le più di centocinquanta opere che saranno in mostra dal 15 marzo al 29 giugno alla benemerita Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma) meritano di essere visitate per immergersi nei colori della natura e soprattutto nella sua magia. E nel sogno. ’Flora. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi’ vuole proprio questo: dimostrare che il fiore è un simbolo che ha ispirato varie generazioni di artisti e attraverso di essi si racconta una parte della nostra società, la bellezza, ma spesso la sua caducità. I capolavori che saranno esposti nello splendore del Parco Romantico della Villa vogliono proprio esercitare sui visitatori un senso di benessere e raccoglimento e allo stesso tempo un viaggio attraverso le stagioni dell’anno e della nostra vita.
"Non c’è pittrice o pittore del Novecento che non abbia dipinto fiori, seguendo una vocazione intima e una personalissima interpretazione, una sfida rappresentativa. Il fiore è un soggetto semplice, ma è anche un universo di simboli complessi, di forme sofisticate e per questo irresistibile", spiega la curatrice, Daniela Ferrari. Nell’esposizione brillano i nomi più importanti dell’arte italiana dal simbolismo alla contemporaneità, includendo ogni genere. Elencare le opere e gli artisti presenti è un viaggio incantevole, da Boldini a Segantini, dall’esplosività di Depero all’ipnosi di Casorati, da de Chirico a de Pisis in un viaggio fra ortensie, margherite, dalie e finanche crisantemi, recisi o in ricchi giardini, dipinti o scolpiti o disegnati. E poi c’è sua maestà la rosa: e qui ci sono quelle di Morandi e Pirandello, Mafai e Funi, Cagnaccio e Oppi. La Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo è l’ambiente ideale per questa esposizione che permetterà anche di visitare il restaurato Parco Romantico, gioiello paesaggistico di dodici ettari con giardino all’inglese, all’italiana e quello ’contemporaneo’ con i visitatori immersi in colori e profumi stagione dopo stagione.
Luigi Magnani, morto quarant’anni fa, non era solo collezionista e mecenate, scrittore e musicologo, ma anche uno dei fondatori di Italia Nostra e la Villa lo dimostra ampiamente. E Flora sarà una mostra perfettamente integrata accanto ai capolavori della Fondazione che vanno da Cézanne a Renoir, da Goya a Tiziano, da Duerer a Burri e molti altri, come Claude Monet che, guarda caso, affermò: "Io devo forse ai fiori l’essere diventato pittore". ’Flora. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi’ aprirà sabato 15 marzo; dal martedì al venerdì orario continuato 10-18; sabato, domenica e festivi 10-19; chiusura il lunedì ma non Pasquetta e 2 giugno; possibilità di visite guidate. Catalogo (Dario Cimorelli Editore) a cura di Daniela Ferrari e Stefano Roffi, con saggi dei curatori e di Carlo Mambriani, Elisa Martini, Sergio Risaliti, Chiara Vorrasi, oltre alle immagini di tutte le opere esposte.