Valeggio e Borghetto, a spasso tra i borghi incantati sul Mincio
Immersi nella natura a cavallo tra Veneto e Lombardia, offrono scorci medievali incredibili, tra antiche leggende e squisite specialità culinarie
Dal pittoresco lago di Garda prende vita il fiume Mincio, barriera naturale di confine tra Lombardia e Veneto. Con il suo incedere lento, il Mincio attraversa verdi campagne e luoghi suggestivi per infine concludere la sua corsa nel fiume Po, di cui è l’ultimo affluente. Nel corso dei secoli le sue sponde hanno visto disputarsi innumerevoli battaglie tra eserciti rivali, per questo motivo ogni anno, nel territorio vengono organizzate affascinanti rievocazioni storiche.
Partendo da nord e seguendo il suo scorrere, a una manciata di chilometri dal lago, ci imbattiamo in Valeggio sul Mincio, piccolo comune in territorio veneto: meta perfetta per un weekend fuori porta all’insegna di relax, storia, natura e perché no, anche della buona cucina. Valeggio infatti è nota, oltre che per il suo suggestivo borgo medioevale, anche per i suoi tortellini, in dialetto chiamati “agnolin“. Ma una cosa per volta...
Borghetto, anima medievale
In questi luoghi si possono trascorrere piacevoli giornate immersi nella pace e nella tranquillità, passeggiando in antiche viuzze e ammirando scorci suggestivi. Borghetto è invece una piccola frazione del comune di Valeggio sul Mincio e recentemente è stato inserito nel Club dei Borghi più Belli d’Italia. Questo piccolo villaggio, ha conservato quasi intatto nei secoli il suo aspetto originario, sottolineato dallo storico campanile, dalle ruote dei mulini ad acqua e dal Ponte Visconteo, maestosa diga costruita nel 1393 per volere di Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano.
Il Ponte Fortezza
Il Ponte Visconteo, chiamato anche comunemente dagli abitanti del luogo il “Ponte Lungo” per i suoi 650 metri di estensione, un tempo si collegava al Castello Scaligero, in un complesso fortificato di oltre16 chilometri. Percorrendolo è possibile ammirare Borghetto e i suoi mulini ad acqua in tutta loro bellezza. Menzione speciale merita un evento che ha luogo sul Ponte ogni anno il terzo martedì di giugno: la Festa del Nodo d’Amore. Si tratta di una cena all’aperto per circa 3.000 persone che sedute ad un tavolo lungo all'incirca 1 km, celebrano il Tortellino di Valeggio, vanto culinario del luogo, definito anche “Nodo d’Amore”. Questo nome prende ispirazione dalla travagliata storia d’amore tra la ninfa Silvia e il capitano Malco, la cui passione è appunto simboleggiata da un drappo di seta gialla annodato. A questo nodo amoroso si ispirano quindi i 13 quintali di tortellini rigorosamente fatti a mano e secondo antiche tradizioni, serviti ogni anno durante la serata.
La visita al Castello Scaligero
Proseguendo nella visita di Valeggio, immancabile è la salita al Castello Scaligero che imponente domina la cittadina e tutta la valle del Mincio. Purtroppo un terremoto nel 1117 distrusse gran parte del maniero. Nel 1285, tuttavia, per volontà degli Scaligeri, iniziarono i lavori di ricostruzione e vennero erette le torri scudate scaligere, alcune delle quali ancora integre. La ricostruzione avvenne in due parti: attorno alla Torre Tonda venne realizzata la Rocca alla quale si accedeva tramite due ponti levatoi. Un terzo ponte levatoio, l'unico ancora esistente, immetteva invece alla parte più ampia del complesso: il Castello. Ad oggi però restano solo i ruderi delle mura perimetrali e la parte visitabile dai turisti è la Rocca, con la sua scala a chiocciola che permette di salire fino alla sommità della torre. L’area interna invece è occupata da una villa privata costruita all'inizio del 1900: Villa Nuvoloni.
Lo spettacolo della natura
Da non perdere inoltre, se vi trovate a fare un giro da queste parti, è il Parco Giardino Sigurtà un magnifico parco naturalistico di oltre 60 ettari di superficie, che negli scorsi anni ha vinto il premio come il Parco più Bello d'Italia e il Secondo Parco più Bello d'Europa. Il periodo migliore per una visita è oggettivamente la primavera dove si assisterà a strabilianti fioriture stagionali. Il calendario fissa tra marzo e aprile quella dei tulipani, quando oltre un milione di bulbi sbocciano colorando i prati di mille tonalità differenti, mentre a maggio si assisterà a quella delle 30.000 rose profumate che costeggiano il famoso viale per oltre 1 km di passeggiata inebriante. Infine, per la gioia di grandi e piccini, all’interno del Parco troviamo anche un labirinto “verde” inaugurato nell’estate 2011. Questa magnifica opera ospita fino a 1.500 piante di tasso e ricopre una superficie di circa 2.500 metri quadrati, dove sarà divertente girovagare, perdersi e ritrovarsi.