Trentino, un museo a cielo aperto: opere d’arte nei boschi in simbiosi con la natura

Arte Sella, RepirArt, Bosco Arte Stenico e gli altri: percorsi e sentieri dove le installazioni, spesso nascoste tra la vegetazione, dialogano col paesaggio circostante

di MARINA SANTIN
6 marzo 2024
RespirArt è anche un parco d’arte musicale

RespirArt è anche un parco d’arte musicale

‘Natura artis magistra’, la natura è maestra di ogni arte, dicevano i latini. E pensando al Trentino mai affermazione si è rivelata più vera. Tra paesaggi di sogno, laghi alpini, ruscelli, malghe, ghiacciai e boschi secolari, l’intero territorio è senza alcun dubbio una continua fonte d’ispirazione per qualsiasi artista.

Non c’è quindi da stupirsi se grandi talenti provenienti da ogni parte del mondo, attratti da questo ‘luogo dell’anima’, abbiamo creato qui le loro opere, in perfetta simbiosi con la natura. Autentici capolavori da ammirare in qualsiasi momento dell’anno grazie a festival, concerti, installazioni e percorsi espositivi immersi nel verde che permettono di vivere l’esperienza unica di vedere, udire e toccare i frutti del connubio fra l’arte e il paesaggio di questa terra incastonata nelle Dolomiti, Patrimonio naturale dell’Umanità Unesco.

Arte Sella

In Valsugana, Arte Sella nasce come sentiero nascosto in mezzo agli alberi di un bosco secolare punteggiato da creazioni artistiche realizzate esclusivamente con elementi naturali. Nei suoi quasi quarant’anni di storia, si è trasformato in un suggestivo museo all’aperto che ha visto, e vede, incontrarsi linguaggi artistici, sensibilità e ispirazioni differenti, uniti dal desiderio comune di dare vita a un dialogo continuo tra creatività e bellezza del territorio. Rami, foglie, sassi, erba e tronchi d’albero sono la materia prima con cui più di trecento artisti internazionali hanno lavorato per realizzare opere d’eccezione, protagoniste di un’esposizione en plein air che muta al ritmo delle stagioni.

Arte Sella in Valsugana
Arte Sella in Valsugana

Per visitarla si può seguire il ‘Sentiero Montura’, un percorso nella natura della Val di Sella - lungo circa 4 km e percorribile a piedi tutto l’anno - che collega le due principali aree espositive: il giardino di Villa Strobele, il luogo in cui nel 1986 è nata Arte Sella, e Malga Costa. Camminando lungo viali alberati e attraversando prati fioriti è possibile incontrare le opere di Shally Matthews e le panchine d’artista del progetto Arte Sella Benchmark. L’area di Malga Costa, inoltre, offre la possibilità di immergersi in un ampio parco alla scoperta di opere monumentali, tra cui la Cattedrale Vegetale, il Teatro di Arte Sella - Il Cubo, il Terzo Paradiso - La Trincea della Pace, Trabucco di Montagna, Radice Comune e Simbiosi. Oppure si potrà scegliere l’itinerario alterativo nel giardino di Villa Strobele, dove si trovano alcune delle opere più recenti, in particolare le installazioni nate dalla collaborazione con architetti di fama internazionale - quali Kengo Kuma, Eduardo Souto de Moura, Michele de Lucchi - grazie alla partnership con il Politecnico di Milano.

Installazioni artistiche in Trentino
Installazioni artistiche in Trentino

Da non perdere anche Sky Museum, un nuovo progetto artistico, avviato in partnership con il Comune di Borgo Valsugana, che vede Arte Sella confrontarsi per la prima volta con lo spazio urbano del paese dando vita a un percorso di valorizzazione delle qualità architettoniche e paesaggistiche del centro storico.

RespirArt

Pampeago, invece, ospita il parco d’arte in quota RespirArt, dove le opere di artisti di fama internazionale dialogano, a oltre 2.000 metri d’altitudine, con le guglie dolomitiche del Latemar. Nato da un progetto della giornalista e curatrice d’arte Beatrice Calamari e dell’artista Marco Nones, permette di scoprire installazioni artistiche - tra cui quelle del grande Hidetoshi Nagasawa - grazie a un tour ad anello di 3 km che si snoda tra il Rifugio Monte Agnello e il Rifugio Casarina. Ogni estate vengono create nuove istallazioni, alcune tornano alla natura durante le abbondanti nevicate invernali, altre restano visibili anche dalla pista di sci ‘Agnello’ dello Ski Center Latemar. Dall’estate 2022 RespirArt è anche l’unico parco d’arte musicale: un sistema audio si connette con sedici installazioni permettendo di ascoltare altrettante opere sonore e regalando un’esperienza immersiva totalizzante ispirata dall’ascolto di gesti d’arte.

Bosco Arte Stenico

Nelle Valli Giudicarie, poco distante dalle Terme di Comano e a circa 30 km da Trento, Bosco Arte Stenico permette di esplorare il linguaggio simbolico dell’arte contemporanea seguendo un percorso nel bosco con opere nascoste tra l’erba, i tronchi, i rami. L’edizione 2024, la dodicesima, celebra la musica, partendo dall’idea che l’uomo abbia imparato a comporre melodie ispirandosi alla bellezza e alla varietà della natura. Il percorso alla scoperta delle opere diventa l’occasione unica per scoprire anche la musica degli ambienti naturali: il canto degli uccelli, il bramito dei cervi, il gorgogliare dei ruscelli e il frusciare del vento tra le foglie, diventano i musicisti di un’orchestra inedita che, con le sue note, racconta la storia di queste terre. Dalla distruzione, la natura può rinascere con bellezza e fierezza. Ne è profondamente convinto Marco Martalar, artista del legno originario dell’Altopiano dei Sette Comuni, che, dopo la Tempesta Vaia del 2018, ha trasformato in opere d’arte i legni schiantati dal vento impetuoso che quella notte soffiò tra i boschi di Veneto e Trentino. L’opera più monumentale era il Drago Alato di Vaia, eretto sulla Cima Tablàt sopra l’abitato di Magrè, frazione del Comune di Lavarone sull’Alpe Cimbra. Realizzato con 2.000 scarti di arbusti provenienti dagli schianti di Vaia e alto oltre 6 metri, il drago, simbolo di rinascita e di speranza, è stato incendiato nell’agosto del 2023, lasciando di sé solo cenere.

La primavera del 2024 vedrà però la creazione di una nuova opera, ancora più maestosa e ricca di suggestione. Marco Martalar, sempre con i resti degli alberi distrutti dalla Tempesta Vaia, dopo il drago, ha realizzato anche il Cervo di Vaia, una scultura in legno dalle forme sinuose, primordiali e leggere, collocata sempre sull’Alpe Cimbra, a 1.400 metri d’altitudine, tra i prati attorno a malga Millegrobbe; l’Aquila di Vaia, la più grande aquila in legno d’Europa, che, simbolo di forza e libertà, dalla Piana di Marcesina, nel comune di Grigio, in Bassa Valsugana, dispiega le sue ali rivolgendo lo sguardo verso i luoghi colpiti dalla furia del vento; e la grande Lupa del Lagorai in Panarotta, al Pian della Casara in prossimità di Vetriolo Terme. Per vederla bisogna salire a 1.600 metri (camminando per circa un chilometro lungo la strada forestale del Pian de la Casara, dopo avere parcheggiato a Vetriolo), ma ammirarla in tutta la sua fierezza, con la testa rivolta verso il cielo, quasi a urlare il dolore vissuto da questi luoghi, ripaga della fatica. Per tutte le sue opere, Martalar non ha usato nè vernici nè oli per limitarne l’usura e quindi sono destinate a scomparire con il passare del tempo, sotto la forza della neve, del vento e della pioggia.

I cervi di legno si nascondono nel bosco
I cervi di legno si nascondono nel bosco

In Val di Fassa, invece, altri giganteschi animali e figure in legno sovrastano i pascoli in quota nella zona del Buffaure. Sono la Bregostana, una strega della tradizione ladina, un branco di lupi e un’aquila, opere dello scultore Francesco ‘Franz’ Avancini, anch’esse realizzate con legname proveniente dagli schianti di Vaia recuperato nei boschi della valle.

Ledro Land Art

Immerso nella pineta di Pur, a Ledro, nel Garda Trentino, si trova, invece, Ledro Land Art, un percorso artistico iniziato nel 2012 che ogni anno si arricchisce di nuove opere, tutte accomunate dall’uso di materiali ecosostenibili e in dialogo con la natura. Sono state infatti, realizzate dagli artisti direttamente nella pineta, dopo avere studiato la morfologia e le specificità storico-ambientali del territorio.

Respiro degli alberi

Infine, a Lavarone, in Alpe Cimbra, il Respiro degli alberi è un itinerario tematico d’arte contemporanea nel bosco. Ogni estate, a metà agosto, si arricchisce nuove opere, realizzate in armonia e nel rispetto del paesaggio del quale fanno parte e al quale torneranno con il passare degli anni.