Tra storia e arte, Rimini terra ideale della bicicletta
Nella Ariminum romana giungerà la prima tappa del Tour de France, il 29 giugno. Per i visitatori una scoperta infinita
Rimini è una delle città più immaginate d’Italia. Ogni italiano ha un ricordo di Rimini: è la spiaggia, è Fellini, è Tondelli, è De Andrè, è Sergio Zavoli, è lo scandaloso tempio malatestiano, è Tonino Guerra, è la Francesca di Dante, primo personaggio protofemminista d’Italia ed emblema dell’amore eterno. È Piero della Francesca, è il km 0 della via Emilia, è il Ponte di Tiberio e l’Arco d’Augusto, è il crocifisso di Giotto, è il mare e il nuovo Parco del mare, è il divertimento, è il corpo libero, è la piazza in cui Cesare, dopo aver varcato il Rubicone, arringa i suoi soldati.
Nella Ariminum romana giungerà la prima tappa del Tour de France 2024, il 29 giugno. Una storia che inizia Duemila anni fa quando Rimini nasce proprio per opera e ingegno romano. Gli anni passati dalla sua fondazione a oggi la vedono cambiare tante volte: Ariminum romana, comune medievale, città e Signoria dei Malatesta, centro terapeutico e balneare con i primi stabilimenti nell’Ottocento, capitale delle vacanze, luogo della memoria di Fellini.
Furono gli imperatori Augusto, Tiberio e Adriano che firmarono la costruzione di grandiose opere e monumenti che ancora oggi si possono ammirare. Sotto l’Arco d’Augusto si ricongiungevano due fra le più importanti strade dell’Italia antica, la Flaminia, che da Roma arriva a Rimini, e la via Emilia, che da Rimini attraversa tutta la pianura padana fino a Milano. Queste strade consolari hanno fatto di Rimini il primario Caput Viarum dell’Impero Romano. Da qui, dopo aver attraversato Piazza Tre Martiri – l’antico foro – si raggiunge il ponte che, Augusto prima e Tiberio poi, costruirono in pietra d’Istria sul Marecchia. Emblematica rappresentazione di questa eredità antica è la Domus del Chirurgo.
In seno alla città romana cresce quella medievale: la scenografica piazza Cavour, gli affreschi della Scuola riminese del Trecento (in esposizione al Museo della città), mentre nel Tempio Malatestiano il Crocifisso di Giotto rimane a testimonianza dell’opera dell’artista. E poi c’è il Rinascimento: a Rimini ha nel Castel Sismondo e nel Tempio Malatestiano, opera di Leon Battista Alberti, due monumenti emblematici.
Negli ultimi anni Rimini ha lavorato alla riqualificazione del patrimonio artistico. Dopo il teatro Galli riaperto nel 2018, sono stati inaugurati Palazzi Arte Rimini, il Fellini Museum, inaugurato nel 2021, il più grande museo al mondo dedicato a un regista. Intanto avanza anche la rigenerazione del waterfront attraverso il Parco del Mare che sta cambiando il volto del lungomare eliminando l’asfalto a favore di uno spazio polifunzionale che unisce verde, sport, aree giochi e servizi. In questo senso la rete ciclopedonale di Rimini si sviluppa lungo circa 135 chilometri e dà mille opportunità di scoperta per chi decide di lasciare l’auto a casa o in albergo. Un territorio sempre ’bike-friendly’. Benvenuto Tour!