Tirolo, viaggio delle meraviglie nella Regione d’Argento fra antichi castelli e montagne mozzafiato

Dai ricchi palazzi di Schwaz, nati all’ombra della miniera più famosa del Vecchio Continente, al paradiso naturale del Parco del Karwendel

di MONICA GUZZI
26 luglio 2024
Il castello di Tratzberg

Il castello di Tratzberg

Impossibile resistere al fascino dei suoi simboli, antichi castelli a guardia di città e vallate sullo sfondo di boschi e cime alpine. Ma le origini della storia che in Austria ha fatto la fortuna di Schwaz e del Tirolo non si trovano in superficie e non sono visibili a occhio nudo. Per trovarne le radici e carpirne i segreti, intrecciati a racconti e leggende, bisogna scavare nella roccia: qui nasce il Sentiero d’Argento.

In trenino nelle viscere dell’antica miniera d’argento

L'ingresso alla miniera
L'ingresso alla miniera

La miniera d’argento di Schwaz è considerata la madre di tutte le miniere. Qui 500 anni fa più di 10mila minatori cercarono e trovarono argento e rame, trasformando il borgo di Schwaz nella più grande città industriale mineraria del mondo e il Tirolo nella più ricca regione europea dell’epoca. Dopo Vienna, Schwaz era la seconda città più grande d’Austria, con 20mila abitanti. L’85 per cento dell’argento estratto al mondo proveniva infatti da questi giacimenti, scavati nella roccia per 800 metri, diventati antieconomici solo in seguito alla concorrenza d’Oltreoceano.

“Glück auf Ihr Leut”, letteralmente “In bocca al lupo”. E’ il motto che, oggi come ieri, accompagna chi entra nella vecchia miniera. Un viaggio avventuroso su un trenino che porta i viaggiatori, bardati con caschetti di protezione e impermeabili, nelle viscere della montagna, in un mondo mozzafiato dove, con l’aiuto di guide e audioguide in diverse lingue, ci si può immergere in una realtà unica, dove ammirare i filoni d’argento, rivivere la fatica dei minatori, sbalordirsi per le scoperte tecniche di quei tempi, appassionarsi alla vita pubblica delle grandi famiglie borghesi che, grazie all’argento, arrivarono a dettare le sorti della politica europea e a dare avvio alla scoperta del Nuovo Mondo.

I tesori della città vecchia

Senza l’argento Schwaz non sarebbe stata la stessa. Il centro storico è dominato dal comune cinquecentesco e dalla chiesa parrocchiale Maria Himmelfahrt, il più grande santuario gotico del Tirolo, sviluppatosi attorno a una piccola chiesa originaria, e l’unica a quattro navate in Europa: a sinistra per la popolazione, a destra per i minatori, che negli anni divennero una sorta di corporazione sempre più ricca.

Schwaz
Schwaz

Per ospitare l’enorme e pesante campana, che ancora oggi viene suonata in condizioni meteo avverse, fu realizzato un nuovo campanile: il primo era pendente e si temeva che il suono delle campane potesse farlo cadere.

A ridosso della chiesa c’è l’antico palazzo Enzenberg con una cantina a volte che ancora oggi custodisce delle grandi botti, ma il palazzo più significativo è la Fuggerhaus, oggi sede della giunta provinciale. Da qui Ulrich Fugger ha gestito la sua azienda internazionale. Con l’argento e il rame di Schwaz è stata scritta la storia mondiale, rendendo i Fugger la famiglia di commercianti più potente e ricca del Medioevo. Ma Schwaz è una città di chicche nascoste, e non si può uscire da qui senza mettere piede nell’antico convento dei Francescani, fondato nel 1507 dall’imperatore Massimiliano I. La chiesa è la più bella dell’ordine dei frati questuanti dell’arco alpino, con una Via Crucis affrescata spettacolare.

Il castello di Schwaz
Il castello di Schwaz

Poco sopra la città, su una piccola collina troneggia il castello di Freundsberg, sede dell’omonima famiglia, di cui si hanno testimonianze fin dal 1122. Durante il governo bavarese in Tirolo fu dato in omaggio dal re Luigi I di Baviera al Comune. Oggi ospita il museo della patria e della miniera di Schwaz.

Il castello di Tratzberg

Frau Rebecca al Castello di Tratzberg
Frau Rebecca al Castello di Tratzberg

Si può raggiungere a piedi, la sera: 20 minuti di salita all’imbrunire, per arrivare all’ingresso, dove Frau Rebecca, vestita da castellana, intrattiene gli ospiti al lume delle lanterne con suggestive e paurose leggende di animali e fantasmi di cavalieri legati alla vita di questo castello le cui origini risalgono al XIII secolo.

Un modo più comodo per raggiungerlo è il trenino che parte dal ristorante ai piedi del castello durante il giorno. Per poi seguire le visite guidate. Tratzberg è una meraviglia: fa parte delle strutture più belle dell'arco alpino costruite in stile gotico e rinascimentale, e stupisce con il cortile decorato e le splendide camere rinascimentali in un tripudio di colori. Il castello ebbe vari proprietari nel corso dei secoli, e funse come castello di caccia per l'imperatore Massimiliano I e la famosa famiglia Fugger.

Il castello di Tratzberg
Il castello di Tratzberg

Fu distrutto da un incendio nel 1492, ma Massimiliano I fece scambiare le sue rovine con un castello dei ricchi fratelli Veitjakob e Simon Tänzl, i quali già nel 1500 fecero ricostruire la prima parte dell'odierna struttura in stile tardo-gotico. Nel XIX secolo finì nelle mani dei conti Enzenberg, ai quali appartiene ancora oggi. Il castello oggi rappresenta una vera e propria esperienza per il visitatore, che tramite una guida audio può ripercorrerne la storia movimentata nel corso dei secoli. Al centro dell'esperienza c’è l'albero genealogico della famiglia asburgica, nel salone centrale ricco di fregi e con ben 148 ritratti dei membri della Casa d'Asburgo. C’è poi la Sala della Regina con la porta segreta, la Stanza della Caccia, e la Sala delle Armi, mentre i bambini possono incontrare un vero cavaliere.

I canederli tirolesi
I canederli tirolesi

Qui si può anche mangiare: al ristorante Schlosswirt la tradizione è di casa, fra Knödel, i tipici canederli austriaci, allo speck, al formaggio o agli spinaci, e la famosissima Wiener Schnitzel, la cotoletta impanata viennese esportata in tutto il mondo.

Il Parco Alpino Karwendel

Montagne, prati, laghetti, boschi, cascate e torrenti: siamo nel Parco naturale del Karwendel, esteso da Innsbruck fino al Lago Achensee. Il parco naturale comprende ben 11 aree protette, mete di diverse escursioni.

Karwendel
Karwendel

Una delle più facili è il Nafingsee, un lago di montagna incontaminato a circa 1900 metri di altezza. Una ampia strada forestale conduce oltre i rustici pascoli alpini della valle Weertal in direzione del Geiseljoch. Dopo 40 minuti di cammino, si raggiunge la Nafingalmen. Lì, una deviazione conduce direttamente al Nafingsee. All’inizio del cammino, o al ritorno, ci si può ristorare al rifugio Weidener Hütte, dove lo strudel è da leccarsi i baffi.

Strudel ad alta quota
Strudel ad alta quota

Si può scegliere: accompagnato da panna o annegato nella crema.

Un'altra attrazione del Parco Alpino Karwendel è il cosiddetto "Ahornboden" nella valle Risstal, il più fitto patrimonio di acero montano dell'Europa. Già dall'era glaciale, l'acero montano era presente qui, ma l'inquinamento lo minaccia. In quest'area protetta ha trovato ancora un posto sicuro. Il Parco Alpino Karwendel fa parte del progetto "Natura2000", un'associazione di aree protette europee.

Mitterhart, dormire in un castello

Mitterhart
Mitterhart

Yvonne e Andreas Mair sono la sesta generazione della famiglia proprietaria del piccolo castello affacciato sul fiume Inn, immerso fra prati e frutteti profumati a Vomp, alle porte di Schwaz. La tenuta arrivata alla famiglia, che da 150 anni ha aperto le porte all’ospitalità, fu costruita nel Cinquecento per volontà del nobile cavaliere Hieronymus von Stauber, esperto finanziario dei Fugger.

La Wiener Schnitzel
La Wiener Schnitzel

Dieci camere rustiche e accoglienti, piccole bomboniere tra quadri di famiglia e oggetti antichi, una terrazza soleggiata, sale interne e un giardino dove è possibile assaporare la cucina casalinga e regionale di Andreas, membro dell’associazione Tiroler Wirtshaus, che tutela i sapori e le ricette tirolesi aperte comunque alle novità più contemporanee e la freschezza della materia prima locale, in questo caso garantita dall’orto delle erbe aromatiche, dove a farla da padrone sono la menta e la maggiorana, il rosmarino e la salvia.

Yvonne Mair
Yvonne Mair

E all’accoglienza c’è il sorriso di Yvonne, splendida padrona di casa, che cura anche le colazioni tra yogurt e marmellate di stagione.

Il primo sentiero escursionistico digitale

E’ stato inaugurato grazie all’app Locandy, una guida audio interattiva che accompagna gli escursionisti nel loro viaggio attraverso il paesaggio impressionante della Silberregion Karwendel. Con due varianti diverse, per adulti e per bambini, l’app apre l’accesso a un mondo pieno di avventure, eventi storici e tuffi nella natura, da seguire ognuno al proprio ritmo. E per i bambini un’occasione di divertimento: accompagneranno infatti la mascotte Karwendolin e i suoi amici, aiutandoli a riportare i passeri d’argento scappati dal loro nido, sfuggendo al cavaliere oscuro dopo avere risolto gli enigmi più appassionanti.

Info: www.silberregion-karwendel.com