Alessandria tra storia, arte e cultura: una città preziosa
Il capoluogo e i comuni della provincia vantano preziosi tesori, custoditi in meravigliosi palazzi, musei ed edifici religiosi
Con l’apertura della mostra ’Alessandria Preziosa. Un laboratorio internazionale al tramonto del Cinquecento’ (Palazzo del Monferrato, fino al 6 ottobre), la città diventa una destinazione d’arte da non perdere. La rassegna, che racconta la civiltà creativa tra il ‘500 e il primo ‘600, focalizzandosi sulle arti suntuarie negli anni della Controriforma, regala lo spunto per un itinerario di raro fascino in una provincia da sempre luogo di convergenza di forze e culture diverse.
Prima tappa, dopo Palazzo Cuttica (sede del museo civico) e Palatium Vetus, con dipinti dell’alessandrino coevi alle opere della mostra; Borgo Marengo, dove la chiesa e il convento domenicano di Santa Croce accolgono opere legate alle vicende artistiche del ‘500 romano e fiorentino e, al Museo Vasariano, le tavole di Giorgio Vasari.
A Tortona, invece, i lavori (riconducibili al Fiamminghino e a Procaccini) custoditi nella Cattedrale e nel Museo Diocesano mostrano i tratti della cultura figurativa tortonese. Di Procaccini anche il ciclo pittorico intitolato a Sant’Agnese, nella chiesa di Santa Giustina a Torre Garofoli, mentre nella chiesa di San Sebastiano, a San Sebastiano Curone, si trova l’altorilievo della crocifissione di Stefano Vil e la statua in legno policromo di San Sebastiano dello scultore di Novi Ligure Luigi Montecucco.
E proprio a Novi Ligure, nella Basilica di Santa Maria Maddalena, si trova il Gruppo del Calvario, un complesso ligneo di fine ‘500. D’obbligo infine una tappa a Volteggio, dove la Pinacoteca, nel complesso conventuale dei Cappuccini, accoglie oltre 200 opere, dal XVI secolo agli inizi del XIX secolo e, infine, a Casale Monferrato. Qui, il Museo Civico espone opere di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo e l’Autoritratto di Nicolò Musso.