Caravaggio 2025, opere star per una mostra di ricerca
Roma, 24 capolavori (più uno) a Palazzo Barberini fino al 6 luglio

Caravaggio “Giuditta e Oloferne”, 1599-1602 circa. Tecnica olio su tela, 145×195 cm. Gallerie nazionali d'arte antica, Palazzo Barberini
Le sue opere sono icone senza tempo, il suo genio continua a sedurre. “Caravaggio 2025”, la grande mostra a Palazzo Barberini a Roma dal 7 marzo al 6 luglio, riunisce 24 capolavori (più uno) del maestro lombardo in un’esposizione di ricerca che si annuncia come evento imperdibile del Giubileo 2025.
Curata da Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon, la mostra ripercorre l’intero arco creativo di Michelangelo Merisi, con un allestimento che accosta opere celeberrime a dipinti difficilmente visibili dal pubblico. Un percorso cronologico che permette anche letture trasversali, come quella legata ai committenti, grazie a didascalie ragionate.
Tra le opere in esposizione spiccano il Ritratto di Maffeo Barberini, esposto per la prima volta pochi mesi fa, l’Ecce Homo, tornato in Italia dalla Spagna dopo quattro secoli, e il Martirio di Sant’Orsola, recentemente restaurato. In un confronto senza precedenti, due versioni di San Giovanni Battista saranno esposte fianco a fianco.
L’eccezionalità della mostra è sottolineata dall’entusiasmo del pubblico: 60mila biglietti venduti in prevendita. Un’esperienza che si completa con una venticinquesima opera: il rarissimo Giove, Nettuno e Plutone, unico affresco realizzato da Caravaggio, sarà accessibile al pubblico con modalità speciali al Casino dell’Aurora.
La mostra, accompagnata da un catalogo edito da Marsilio, è anche un laboratorio di ricerca sull’accessibilità, per garantire a tutti un’esperienza immersiva e coinvolgente.