In viaggio sulle orme delle grandi scrittrici: il mondo visto e raccontato dalle donne
Da Virginia Woolf, iconica autrice e saggista, ad Alexis Wright, candidata al Nobel nel 2024, sono tante le donne che, sfidando i canoni del loro tempo, hanno compiuto viaggi che hanno dato voce alla libertà d'espressione femminile. In occasione dell'8 marzo, ecco le mete da scoprire coi loro libri in valigia

Grandi scrittrici, sin dai primi del Novecento, hanno narrato di viaggi o dato una voce diversa ai luoghi loro familiari in cui hanno ambientato le loro storie
Molte scrittrici, già ad inizio Novecento, mentre la maggior parte delle donne era ancora relegata in casa ad occuparsi della cura della famiglia e comunque non aveva il permesso di uscire da sola, tantomeno di viaggiare, hanno lasciato il proprio segno della letteratura scrivendo di viaggi. E sono state dunque una pietra miliare avendo posto uno sguardo diverso, quello femminile, sui luoghi e su chi li abita.
L'8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della Donna, celebriamo dunque il talento delle scrittrici che hanno trasformato il loro viaggio in un'opportunità di esplorazione personale e creativa.
Dalle 'vie' di fuga a esplorazioni quotidiane, ogni destinazione ha giocato un ruolo cruciale nel plasmare capolavori letterari e nel sollevare temi fondamentali.
Si inizia con Virginia Woolf ed il suo Diario di viaggi in Italia, Grecia e Turchia (ma esiste già anche un turismo culturale verso i luoghi, in Gran Bretagna, in cui visse la scrittrice e che emergono dai suoi romanzi, dalle sue lettere, dai suoi saggi) o di Mary Wollstonecraft, con le sue "Lettere scritte durante un breve soggiorno in Svezia, Norvegia e Danimarca". A lasciare il segno, anche Karen Blixen, autrice de 'La mia Africa', storia autobiografica ambientata in Kenya e pubblicata nel 1934 che tanto ebbe successo quando nel 1985 divenne un film sul grande schermo.
Diverse autrici hanno scritto del Nepal, meta di 'viaggio' per eccellenza, esteriore e interiore. Si tratta di Parijat, figura pionieristica, nota per il suo romanzo rivoluzionario Shirish Ko Phool (Il fiore del rododendro), che affronta temi come il patriarcato e la solitudine.O di scrittici contemporanee come Manjushree Thapa che a propria volta ha intrecciato storie personali con riflessioni politiche, di Nayan Raj Pandey e Jhamak Ghimire, che esplorano questioni di marginalizzazione e resilienza. Ci sono la condizione femminile, le caste negli scritti di Arundhati Roy sull'India. Il Giappone richiama subito alla mente i romanzi di Banana Yoshimoto, mentre a dare voce alle popolazioni indigene dell'Australia è Alexis Wright, che è stata candidata al Premio Nobel per la letteratura nel 2024.
Il portale Viaggigiovani.it tratteggia queste figure e propone itinerari da scoprire, possibilmente con i libri di queste grandi autrici in mano o seguendo le tracce che sono state in grado di lasciare dentro di noi. Un omaggio alle donne che hanno cambiato il mondo attraverso la loro scrittura e i loro viaggi.