Vosina: il paese fantasma dei soldati senza pace
Si racconta di voci misteriose che apparterrebbero alle anime di militari morti durante la guerra
Nascosta in una stretta valle dell’Appennino Parmense, Vosina, frazione del comune di Bardi (Parma), è un borgo fantasma che affascina e inquieta. Sommerso dalla natura, il villaggio sembra congelato nel tempo, con case abbandonate piene di oggetti quotidiani, come se gli abitanti fossero usciti solo per un momento, pronti a tornare. La realtà racconta un’altra storia: il progressivo spopolamento iniziato nel secondo dopoguerra ha trasformato questo paesino in un luogo desolato. Le origini del suo abbandono sono avvolte dal mistero. Si racconta che negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, un violento scontro tra partigiani e soldati russi che combattevano a fianco dei tedeschi si fosse svolto nei pressi di Vosina. I partigiani, dopo aver avuto la meglio, avrebbero seppellito i caduti in una fossa comune che non è mai stata trovata. Da quel momento, gli anziani del luogo raccontano di voci misteriose che risuonavano tra le stradine e nei boschi circostanti, voci che si ritiene appartenessero alle anime dei soldati russi, costrette a vagare senza pace. Il nome stesso del borgo, Vosina, potrebbe derivare da “vocine”, un richiamo a queste presenze inquietanti. Tuttavia, nonostante il fascino delle storie di fantasmi e presenze eteree, la verità storica sullo spopolamento di Vosina è più semplice e legata a ragioni economiche. Con il boom economico e la ricerca di migliori opportunità, molti abitanti lasciarono il borgo, che dopo vent’anni fu completamente disabitato.