Scoprire San Ginesio, il Balcone dei Sibillini divenuto borgo degli attori

Il panorama mozzafiato sull’Appennino centrale va a braccetto con arte, storia, eventi, percorsi natura e luoghi spirituali

di CHIARA GIACOBELLI
8 settembre 2024
SPETTACOLI SAN GINESIO MARCHESTORIE

La terrazza panoramica di San Ginesio

Vi è mai capitato di visitare San Ginesio, il Balcone dei Sibillini? Prima del terremoto del 2016 si trattava di uno dei borghi più vivi e visitati dell’Appennino centrale, grazie anche alla sua vista incredibile sul panorama circostante; oggi sono stati avviati molti cantieri, per riaprire nel minor tempo possibile monumenti storici di grande interesse come la Collegiata di Santa Maria Assunta e il Teatro Comunale Giacomo Leopardi, entrambi nella piazza principale del paese.

Nel frattempo, San Ginesio è rinato come borgo degli attori, a partire dalla natura stessa del santo, che fu un attore romano e inventò – nel II secolo d.C. – un’antica forma di teatro all’aperto o di strada, prima di subìre il martirio sotto Diocleziano. Così, cinque anni fa è nato il Ginesio Fest, oggi tra i più importanti festival delle arti teatrali d’Italia: si è tenuto dal 18 al 25 agosto, ma con una coda il 12 settembre, quando avrà luogo una speciale serata-evento che vedrà protagonista Valerio Aprea con lo spettacolo ‘Aspettando l’Apocalisse’, i cui monologhi sono a cura di Makkox (Marco Dambrosio).

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Veduta sui tetti di San Ginesio

C’è poi un altro aspetto estremamente interessante e poco conosciuto. Grazie a una lunga e proficua rete di collaborazioni, è stato allestito all’interno del Loggiato dei Lumi l’unico museo del centro Italia dedicato ai violini, alle viole, ai liuti e agli strumenti ad arco. Sembra infatti che Ginesio fosse anche patrono dei liutai, motivo per cui tra il borgo marchigiano e la città di Cremona è nata un’intesa. Il pezzo più prezioso conservato nel museo è il violino ‘A. Riccucci’, costruito nel 1838 proprio da un liutaio originario di qua e oggi suonato una volta all’anno per la Festa del Patrono da musicisti di fama internazionale. Un primo passo verso il mondo della musica, stando alle intenzioni del sindaco Giuliano Ciabocco: “Abbiamo realizzato un progetto per una scuola approvata dalla Fondazione Andrea Bocelli, che preparerà gli studenti a due diversi settori: quello meccatronico e un secondo dedicato al legno; all’interno di quest’ultimo abbiamo ricavato dei locali dove poter ospitare una vera e propria liuteria, in cui si imparerà a costruire gli strumenti musicali e sarà un unicum nel centro Italia”.

Il museo degli strumenti ad arco
Il museo degli strumenti ad arco

Sebbene la collezione attuale, in costante crescita, sia uno degli elementi più particolari e originali del borgo degli attori, va ricordata anche la Pinacoteca temporaneamente allestita presso il Complesso di Sant’Agostino, dove sono conservate opere d’arte suddivise nella parte antica – con tele provenienti dalle chiese del territorio – e nella sezione Hoc Opus+, realizzata con tesori tratti in salvo dalla Collegiata. Tra gli artisti esposti Carlo Maratti, Filippo Ricci, Vincenzo Pagani, Domenico Malpiedi, Simone De Magistris e la bottega del Ghirlandaio.

L'Auditorium Sant'Agostino ora allestito a Pinacoteca
L'Auditorium Sant'Agostino ora allestito a Pinacoteca

C’è poi un altro aspetto degno di nota: San Ginesio possiede una delle cinte murarie più lunghe e meglio conservate d’Italia, tanto che il borgo è tra le città fortificate più belle del nostro Paese. Le mura sono oggetto di un accurato lavoro di restauro che prevede non soltanto il recupero dell’aspetto originario, ma anche la realizzazione di una vasta ciclopedonale con ponti romani, tratti naturalistici e un anello completo attorno a San Ginesio. “Abbiamo ottenuto un importante finanziamento, grazie anche al Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, per il ripristino della nostra cinta muraria, attorno alla quale si svilupperà una ciclovia lunga oltre tre chilometri – spiega ancora il sindaco – Alcuni tratti sono già percorribili, i lavori per il ponte panoramico sono stati avviati, mentre nella seconda fase si verrà a creare una passeggiata che, circondando tutte le mura (anch’esse in corso di restauro), rappresenterà uno dei sentieri più affascinanti e particolare dell’Appennino”.

Piazza Alberico Gentili di sera
Piazza Alberico Gentili di sera

Da vedere sono poi: il Loggiato dei Lumi, dove per l’appunto si trova il museo degli strumenti musicali e uno spazio per mostre temporanee, che attualmente ospita Marcello Norberth fino al 4 ottobre; Porta Picena con lo scenico porticato dell’ex Ospedale dei Pellegrini; il Parco della Rimembranza subito fuori dalla porta; il giardino di Colle Ascarano, da cui si apre la sensazionale vista sui Sibillini; piazza e statua di Alberico Gentili, che proprio qui ebbe i natali, motivo per cui il 13 e 14 settembre si terrà la XXI Giornata Gentiliana, con anche la VII edizione del Premio Alberico Gentili; la Chiesa di Santa Maria Assunta a Pian di Pieca.

Il porticato dell'ex Ospedale dei Pellegrini
Il porticato dell'ex Ospedale dei Pellegrini

Infine, consigliamo di lasciare il paese per raggiungere l’Eremo di San Liberato, in ristrutturazione su molte delle sue parti, ma accessibile e tappa fondamentale da un punto di vista spirituale per chi percorre il Cammino Francescano della Marca, che passa proprio di qua. La chiesetta interna accoglie un bel polittico, inoltre a breve verrà inaugurata una cappella appositamente realizzata per ospitare e valorizzare le reliquie del santo; all’esterno si trova invece una delle pochissime fonti d’Italia in cui l’acqua sgorga direttamente dalla roccia, producendo un effetto unico da vivere e fotografare.

La fonte dell'Eremo di San Liberato
La fonte dell'Eremo di San Liberato

Da qui si può partire per il Sentiero Natura di San Ginesio, circa due chilometri in una folta faggeta che permettono di apprezzare al massimo l’atmosfera del bosco, in un percorso facile e adatto a tutti.

Info: www.sanginesioturismo.it.