Il Salento meno battuto: i borghi da scoprire fra storia, cultura e tradizioni
Non solo mare. Questa terra in provincia di Lecce, nell’estremo sud della Puglia, sorprende il visitatore con molte altre attrattive. Compresa ovviamente la buona tavola
Sedici piccoli Comuni, gioiellini incastonati nel Sud Salento, in provincia di Lecce, fanno rete e si costituiscono in Area Interna Sud Salento, per presentarsi ai visitatori con un’unica offerta turistica. L’iniziativa, presentata alla Bit (la fiera internazionale del turismo a Milano) dai sindaci e dalla giornalista salentina Carmen Mancarella, viene illustrata anche all’ Itb di Berlino e al Salon Mondial du Tourisme di Parigi, per far conoscere anche ai turisti stranieri questo speciale angolo di Puglia ricco di storia. Sono sedici borghi - molti dei quali fanno parte dei Borghi Autentici d’Italia - ciascuno con ‘qualcosa” che lo rende particolare’.
- Alessano
- Macurano
- Castrignano del Capo
- Corsano
- Gagliano del Capo
- Miggiano
- Montesano Salentino
- Morciano di Leuca
- Torre Vado
- Patù
- Presicce-Acquarica
- Ruffano
- Salve
- Specchia
- Taurisano
- Tiggiano
- Tricase
- Ugento
Alessano
Alessano, vicina a un mare cristallino, fu importante già in epoca normanna, poi fra il ‘400 e il ‘500 qui si stabilirono commercianti e una comunità di ebrei, e restano begli edifici come Palazzo Ducale, Palazzo Lègari, Palazzo Pyrrego, Palazzo San Giovanni, e chiese, fra le quali spicca, nella frazione di Montesardo, la chiesa bizantina di Santa Barbara, che racchiude affreschi raffiguranti Cristo Benedicente.
Macurano
A Macurano vi sono grotte dove vissero i monaci bizantini. Da non perdere una visita alla Marina di Novaglie dalle scogliere a picco sul mare e con insenature dove attraccare con la barca. Alessano è meta anche di un importante turismo religioso, perché qui è nato don Tonino Bello, il vescovo dalla parte degli umili, dichiarato venerabile da papa Francesco il 25 novembre 2021.
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo è il Comune più a Sud della Puglia. Ha fra le sue frazioni Giuliano di Lecce, Salignano e Santa Maria di Leuca, nota località turistica con la bella Basilica che si raggiunge dal porto vecchio salendo 296 gradini, e si è ripagati da una vista spettacolare sul mare. A Castrignano del Capo da vedere la settecentesca Chiesa Madre dedicata a San Michele Arcangelo, e Borgo Terra, un villaggio fortificato nel cuore del paese che ricorda un suk arabo. Da non perdere il suggestivo borgo di Giuliano con il suo imponente castello e Salignano, con la torre circolare costruita nel 1550. Indimenticabili sono le escursioni alle grotte di Leuca: quelle dell’Adriatico tra cui la Cattedrale e la Grotta del Soffio e quelle dello Jonio, come la grotta delle Tre Porte simbolo di Leuca e la Grotta Porcinara che custodiva un antico tempio di Giove. Il 15 agosto Leuca festeggia la Madonna con una spettacolare processione a mare.
Corsano
Corsano è famoso per le vie del Sale, sentieri percorsi usate un tempo dai contrabbandieri per trasportare il sale raccolto dalle conche sulla scogliera, oggi sono suggestivi percorsi di trekking tra muretti a secco, macchia mediterranea e pagghiare, i tipici trulli salentini, con sullo sfondo un mare dalle mille sfumature di blu.
Gagliano del Capo
Gagliano del Capo racchiude pregevoli edifici, molti dei quali religiosi, come la cinquecentesca Chiesa Matrice dedicata a Santa Maria Assunta, con un altare barocco particolare che ha scolpiti curiosi angeli-scheletri. Tra i numerosi dipinti, anche quelli del pittore leccese del Settecento, Oronzo Tiso. Fa parte di Gagliano la località Ciolo, famosa per l’insenatura rocciosa che è un piccolo fiordo, e per le sue grotte marine.
Miggiano
Miggiano ha un’antica storia e vanta palazzi nobili, case a corte, e veri gioielli come la cripta di Santa Marina sotto l’omonima cappella, con affreschi che vanno dal XI al XIV secolo. C’è anche un pregevole frantoio ipogeo dove ha sede il Museo dell’Olio. Da vedere, nella Chiesa Madre intitolata al santo patrono Vincenzo, un affresco del ’700 che rappresenta l’Albero di Jesse, l’albero genealogico di Cristo, rinvenuto casualmente durante dei restauri.
Montesano Salentino
A Montesano Salentino si svolge la festa di San Donato, dal 5 all’8 agosto, che coinvolge tutta la popolazione, con le tipiche luminarie nelle strade, i concerti bandistici, i fuochi d’artificio e la solenne processione. Montesano era un’antica città del vino, e nel centro storico ci sono ben 8 palmenti dove veniva pigiata l’uva. Da non perdere una visita nella chiesa di San Donato con l’affresco quattrocentesco del Santo e la Chiesa Madre o dell’ Immacolata, dall’elegante altare barocco.
Morciano di Leuca
Morciano di Leuca vanta antichi edifici religiosi, il Castello Valentini della prima metà del XIV secolo. Conserva, solo in centro, ben 18 frantoi ipogei del IX secolo. La cittadina è attraversata dalla via leucadense percorsa dai pellegrini diretti nella frazione di Barbarano del Capo, a Leuca Piccola, una riproduzione fedele e ridotta del Santuario di Santa Maria di Leuca, che era la penultima tappa del pellegrinaggio verso quel Santuario. Nella frazione di Barbarano del Capo ci sono le Vore di Barbarano, voragini dove scorrono fiumi sotterranei che finiscono in mare, e secondo la leggenda vi ci cadevano dentro i pellegrini cattivi.
Torre Vado
A pochi passi da Morciano ecco la bella Torre Vado con la torre e la scogliera bassa sul mare, dove si incastonano le sorgenti, vere vasche naturali con le polle sotterranee di acqua dolce che creano un piacevole gioco di correnti con effetto idromassaggio.
Patù
Patù è famosa per la Centopietre, un monumento funebre costruito con i lastroni provenienti dall’antica città messapica di Vereto. In proposito c’è una storia: nel giugno 877 l’esercito cristiano inviato dal Re di Francia Carlo il Calvo fronteggiava quello saraceno, e lì si recò il generale francese Géminien per trattare la pace, ma venne ucciso. Ci fu dunque battaglia nella piana oggi chiamata Campo Re, vinsero i cristiani e il Re, in omaggio allo sfortunato generale, fece costruire questo mausoleo sepolcrale, che sorge di fronte alla chiesa di San Giovanni. A Patù meritano una visita il Palazzo Romano, dimora di Liborio Romano, giurista e politico salentino e oggi sede del Museo Archeologico di Vereto, e la neonata Biblioteca di Fineterra. La Torre del Fortino ricorda l’epoca medievale ed è l’ultimo dei quattro torrioni angolari del distrutto castello quattrocentesco. Patù vanta le bellissime marine di Felloniche e San Gregori, la baia ha un paesaggio mozzafiato con la scogliera digradante verso il mare tra muretti a secco e macchia mediterranea. Da vedere l’infiorata il 2 giugno, e il 22 agosto ci sarà la Notte Bianca.
Presicce-Acquarica
Presicce-Acquarica è un Comune nato dalla fusione di due centri contigui. Presicce è la città dell’olio e dei frantoi ipogei, solo nel centro storico ce ne sono 30, uno occupa addirittura tutto il sotterraneo della piazza principale. Piazza del Popolo è spartiacque tra la via nobile con eleganti palazzi dai giardini nascosti come Palazzo Rollo e Palazzo Arditi e il quartiere contadino, con suggestivi vicoli, scorci e case a corte. Acquarica del Capo ha una lunga tradizione nella lavorazione del giunco palustre, al quale è dedicato un Museo nel Castello Medioevale. A un chilometro dal centro spicca la Masseria di Celsorizzo, con una trecentesca torre di avvistamento alta 25 metri, che ha inglobata la duecentesca chiesa di San Nicola nel piano inferiore. Nel 1545, il Barone di Acquarica, Fabrizio Guarino, acquistò il feudo e fece erigere una bellissima torre colombaia.
Ruffano
Ruffano ha un centro storico con portali barocchi, le case a corte, tante chiese fra le quali spicca la Chiesa Madre della Natività della Beata Maria Vergine, con il maestoso altare di San Sebastiano e le tele di Saverio Lillo, esponente della scuola napoletana del ‘700 nel Salento. Gli antichi mestieri rivivono nelle botteghe artigianali della ceramica e del rame. Proprio al centro del Salento, Ruffano dista circa 19 km dal mare, sia dallo Ionio che dall’Adriatico, e questo consente di muoversi in base al vento. Il 16 agosto è gran festa davanti al Santuario di San Rocco nella frazione di Torre Paduli, dove si balla, soprattutto la ‘danza delle spade’, coi partecipanti che si sfidano in una sorta di duello, che un tempo si faceva con i coltelli mentre oggi muovendo le dita. Ovviamente tutto è accompagnato dalla tipica pizzica salentina con tamburelli, nacchere, fisarmoniche e violini. A questo si aggiunge una grande fiera.
Salve
Bandiera Blu ininterrottamente dal 2009, Salve ha spiagge dalla sabbia dorata con dune di gigli selvatici, e un mare cristallino dove sventola anche la Bandiera Verde, il riconoscimento che l’Associazione dei Medici Pediatri conferisce alle spiagge a misura di bambino. A Salve nella Chiesa Madre vi è l’organo più antico di Puglia ancora funzionante, opera del comasco Olgiati nel 1628. Sull’elegante piazza Concordia si affaccia Palazzo Ramirez, poco distante dal frantoio ipogeo visitabile, e nel centro storico troviamo un raro esempio di una fortificata casa a torre. l territorio è selvaggiamente bello, coi tramonti sul mare nelle marine di Posto Vecchio, Pescoluse, Torre Pali con la tipica torre dai piedi nell’acqua e Lido Marini. Nella frazione di Ruggiano sorge il Santuario di Santa Marina, con ricchi affreschi e la facciata in carparo, la pietra leccese dura, che si accende di rosso al tramonto.
Specchia
Specchia ha un centro storico che è un labirinto di viuzze dove si affacciano case contadine ed eleganti palazzi nobiliari. P
alazzo Risolo ospita eventi culturali e manifestazioni, e come tutta la cittadina è teatro del Presepe vivente nel periodo natalizio, mentre il 12 agosto è la volta della Notte Bianca, arrivata a richiamare fino a 50mila visitatori in una sola notte.Taurisano
Taurisano, nota ai gourmet per il suo pane cotto nei forni di pietra, ha un bel centro storico ed è famosa per la Chiesa della Madonna della Strada, che lungo la via antica dei pellegrinaggi e dei moderni cammini, è un raro esempio di arte romanica nel Salento. La città è famosa per aver dato i natali, il 19 gennaio del 1585 a Giulio Cesare Vanini, filosofo, medico naturalista e libero pensatore italiano, condannato a morte a Tolosa, in Francia, nel 1619 con l’accusa di ateismo.
Tiggiano
Tiggiano è nota non solo per i begli edifici come Palazzo Serafini Sauli - col suo parco-giardino con un agrumeto e un bosco di querce e la torre colombaia - ma anche per la festa di Sant’Ippazio, protettore della virilità, che si celebra tra il 17 e il 19 gennaio tra luminarie, fuochi d’artificio e concerti bandistici. Qui vi si coltiva la famosa pestanaca di Sant’Ippazio, la carota giallo-viola. Il paesaggio rurale, dove si trova l’insediamento delle Matine con le cave di pietra dismesse, è così suggestivo che l’attrice Helen Mirren con il marito, il regista Tylor Hackford, ha acquistato una masseria. Seguendo la via del mare si arriva nella vicina Marina Serra, con la suggestiva piscina naturale formata dal mare penetrato nelle cave di pietra, dove anche Helen Mirren e marito amano fare il bagno.
Tricase
Poco più a nord ecco Tricase Porto con le sue antiche imbarcazioni che, compongono un vero e proprio Museo del Mare. A Tricase c’è l’antica quercia vallonea che secondo la leggenda diede riparo con i suoi rami ai cento cavalieri al seguito dell’imperatore Federico II. Anche Tricase con la sua frazione di Lucugnano è tra le città della ceramica ed ha nelle sue frazioni dei castelli come Tutino oggi un lounge bar - ristorante aperto alla cultura e agli eventi, e Depressa, il cui castello appartiene alla famiglia del famoso regista Edoardo Winspeare. Caprarica del Capo e Sant’Eufemia sono piccole frazioni di Tricase da scoprire e da amare.
Ugento
Ugento è la terza meta del turismo in Puglia, con 33mila posti letto e un pil pari a 253 milioni di euro sviluppato dalle imprese turistiche. Vanta dal 2022 la Bandiera Blu e le magnifiche spiagge, come Lido Marini, Torre San Giovanni e Torre Mozza, con una lussureggiante pineta e dune ricoperte da macchia mediterranea, che fanno parte del Parco regionale Litorale di Ugento. Ma oltre al mare c’è di più. Ugento è stata, prima della conquista dei Romani, un’importante Città Messapica, al centro di scambi commerciali grazie alla sua posizione strategica sullo Jonio. Era circondata da imponenti mura con uno spessore fino a 8 metri.
Le testimonianze di questo glorioso passato le sono conservate nel Nuovo Museo Archeologico Adolfo Colosso, dove troviamo la ‘tomba dell’atleta’, le trozzelle, i vasi con cui le donne messapiche attingevano l’acqua, i crateri per bere il vino, un’incredibile collezione di monete e la copia Zeus, una statuina in bronzo alta 74 cm (l’originale è nel Museo Archeologico di Taranto MARTA). Il centro storico è tutto un susseguirsi di case a corte e palazzi gentilizi, merita una sosta il complesso della cripta di Santa Maria di Costantinopoli con affreschi bizantini e in particolare Gesù con l’orecchino, raffigurato alla maniera di un imperatore bizantino.