Romantica Treviso: i canali, l’arte e quel luna park...

Alla scoperta della città dei ‘Tre Visi’: una passeggiata da favola

di MARTA MELINI -
6 ottobre 2024
ROMANTICA TREVISO. I CANALI, L’ARTE. E QUEL LUNA PARK...

Treviso, città d'arte e cultura con forte influenza veneziana. Dai palazzi storici alle opere d'arte, dai canali al Luna Park ecologico, un viaggio suggestivo e ricco di storia.

Treviso è città di arte, cultura e buon vino. La cita Dante nel nono canto del Paradiso come perla incastonata ’là, dove Sile e Cagnan s’accompagna’. Attraversata da corsi d’acqua, canali e mulini, questa mèta incanta per il suo fascino suggestivo e poetico, frutto della forte influenza veneziana che ha dominato fino alla caduta della Serenissima, alla fine del Settecento. In Piazza dei Signori, cuore pulsante della vita cittadina, si può ancora ammirare il leone di San Marco con il Vangelo aperto. Attorno alla piazza si ergono il Palazzo del Podestà, il Palazzo Pretorio e il Palazzo dei Trecento. Appena oltre la piazza, si prosegue verso la Loggia dei Cavalieri, un tempo punto di incontro per i nobili dediti a giochi di società. Gli appassionati d’arte possono fare una breve deviazione ai Musei Civici, dove si trovano affreschi e opere di grandi maestri come Tiziano, Cimabue e Tiepolo, per poi proseguire lungo Porta San Tomaso e le Mura della città, che regalano una vista panoramica. In alternativa, si può visitare l’Isola della Pescheria, un isolotto sul Cagnan Grande, uno dei rami della Bottega, che da 158 anni ospita il mercato del pesce. Accanto, un mulino ad acqua accoglie una curiosa statua della Sirenetta, opera dello scultore Luigi Simionato. Merita una visita il Ponte della Malvasia, situato in un vicolo nascosto che, con il suo scorcio, ricorda le calli veneziane.

Imboccando Piazza San Vito, si arriva a Buranelli, la zona più caratteristica e fotografata della città, nota per i suoi panorami romantici e per gli edifici che un tempo ospitavano i commercianti provenienti dall’isola di Burano. Proseguendo, si incontra la Fontana dei Tre Visi, che richiama l’origine del nome di Treviso: ’tre vedute’. L’itinerario si conclude a Calmaggiore, la via principale che collega Piazza dei Signori al Duomo, i due punti chiave del potere medievale. Per raggiungerlo, si passa per il Duomo, dove arte e storia si intrecciano tra affreschi e un’architettura imponente.

Appena fuori dalla città, tra le colline di Nervesa della Battaglia e Santa Croce, si trova il parco dell’Osteria ai Pioppi: un Luna Park unico al mondo, che funziona senza elettricità. Le circa cinquanta giostre, tutte realizzate a mano con materiali di recupero, si attivano grazie all’energia cinetica e alla forza di gravità. Questo progetto ecologico e sostenibile, nato nel 1969 dall’ingegno del trevigiano Bruno Ferrin, è iniziato con una semplice altalena per i clienti dell’osteria, per poi espandersi con scivoli, tappeti elastici e montagne russe, offrendo ore di divertimento a grandi e piccini. Il parco è aperto ogni weekend, dalle 10 alle 19. L’ingresso è gratuito, ma riservato ai clienti dell’osteria, che possono attivare le giostre con il proprio peso e far muovere gli ingranaggi, godendo di un’esperienza immersa nella natura.