Riviera dei Cedri: mare, benessere e scorci incantevoli

L’elegante e imponente scoglio della regina è il simbolo di questa zona della Calabria conosciuta fin dall’antichità per le proprietà benefiche dell’acqua sulfurea

di ROBERTA RAMPINI
5 agosto 2024
Lo scoglio della regina al tramonto

Lo scoglio della regina al tramonto

Mare, cultura e storia. Ma anche relax e benessere. E' possibile trovare tutto questo in una sola vacanza? Certo, lungo la riviera dei Cedri, in Calabria. Qui oltre al mare cristallino, alle rinomate spiagge, ai borghi che nascondono scorci incantevoli, ci sono le Terme Luigiane, la più antica e conosciuta stazione di cura calabrese, circondata da boschi di faggi e castagni, ma a solo un chilometro dal mare. Il mio viaggio è iniziato proprio qui, siamo ad Acquappessa, in provincia di Cosenza, borgo turistico termale e balneare.

Le Terme Luigiane

Che l'acqua sulfurea sia protagonista assoluta di questa parte della Calabria, lo si intuisce appena si arriva nell'ampia vallata del fiume Bagni: l'odore di zolfo riempie le narici come una promessa di benessere. A tratti fastidioso nelle prime ore di soggiorno, poi diventa un'abitudine. Il primo a citare l'effetto benefico delle acque minerali sulfuree salsobromojodiche fu Plinio il Vecchio, ma il primo documento che testimonia l'uso terapeutico di queste acque è una lettera del 1446 firmata da san Francesco da Paola. Il nome lo si deve al medico napoletano Giovanni Pagano, che scelse per le Terme l’appellativo Luigiane per rendere omaggio al Principe Luigi Carlo di Borbone, che gli offrì il patrocinio per la sua ricerca sulle proprietà terapeutiche di queste acque.

Terme Luigiane
La piscina delle Terme Luigiane

Leacque delle Terme Luigiane sono le più ricche di zolfo in Europa e sgorgano, dopo un lungo viaggio sotterraneo dalla rupe dolomitica, chiamata il "dito del Diavolo" che si trova a trecento metri d'altezza. Durante il viaggio si arricchiscono di sali minerali e mantengono la temperatura naturale di 47°C. Nello stabilimento Thermae Novae si curano tutte le patologie delle prime vie aeree: inalazioni, docce nasali, aerosol (quello ionico è ottimo per le forme allergiche), nebulizzazione, humage.

In queste acque sulfuree, vivono le alghe bianche, che sono piccolissimi microrganismi che proliferano spontaneamente e sono i principi attivi per la maturazione del fango termale, famoso per la sua efficacia terapeutica. Ma è possibile anche rilassarsi nelle piscine di acqua sulfurea del Parco Acqua Termale Acquaviva delle Terme Luigiane applicando il fango naturale su viso e corpo, scattare qualche divertente foto ricordo oltre ovviamente godere dei benefici del fango sulla pelle. C'è anche una piscina di acqua dolce per i bambini. Oltre a questi spazi all'aperto c'è un centro di trattamenti Spa al chiuso in cui si trovano piscine di acqua dolce, idromassaggi e percorsi Kneipp, una cascata di ghiaccio, fontane per il massaggio cervicale e docce emozionali. Il Grand Hotel (albergo a 4 stelle dotato di 126 camere) collegato alle Thermae Novae con passaggio interno e al Parco è sicuramente un'ottima soluzione se volete trascorrere qui qualche giorno, dista a soli due chilometri dal mare raggiungibile con la navetta dell'hotel.

Lo scoglio della regina

Raggiunta la spiaggia, a qualsiasi ora del giorno, dall'alba al tramonto, si resta incantati dallo scoglio della Regina. E' li, in mezzo al mare, che spicca in alto, separa le spiagge dell'Intavolata e Acquappesa, a nord, da quelle di Guardia Piemontese Marina a sud. Un alone di mistero avvolge quest'angolo della costiera cosentina. Secondo una leggenda, si pensa abbia acque magiche, capaci di rendere fertili le donne.

Il celebre scoglio della regina
Il celebre scoglio della regina

Si racconta infatti una coppia di giovani sposi di una dinastia reale navigava per il mare Tirreno, diretta in Oriente. La regina Isabella di Francia, la sposa, non poteva avere figli e quindi il viaggio doveva servire per incontrare e consultare alcuni maghi sulle cause della sterilità della donna. L’imbarcazione a vela, arrivata nel mare antistante lo scoglio, dovette sbarcare sulla spiaggia di Acquappesa per un improvviso cambiamento di direzione dei venti, che ostacolavano la navigazione. La coppia reale scese a terra e trovò rifugio in una piccola grotta rocciosa scavata in un grosso scoglio, immerso per metà nell’acqua e per l’altra metà poggiato sulla terraferma. Durante la forzata sosta, la regina notò un fiumicello, le cui acque erano di temperatura calda e non resistette alla tentazione di immergervisi. Nei giorni successivi ripeté i bagni e pian piano s’accorse che un profondo mutamento stava avvenendo nel suo corpo: erano i primi sintomi di una incipiente maternità. La sua sospirata fertilità era diventata realtà. Da allora lo scoglio, già noto come Petra Majura, venne chiamato scoglio della Regina e la notizia del suo potere rigenerante fece il giro della regione. Sono centinaia le donne che raggiungono lo scoglio della Regina, altissimo, circondato dalle acque cristalline del mare Tirreno, per un bagno che, sperano, possa avere le stesse virtù del passato.

Riviera dei cedri con lo scoglio della regina
Riviera dei cedri con lo scoglio della regina

Un'altra leggenda, narra, che un re, caduto sotto incantesimo, non fosse mai soddisfatto delle sue vittorie e cercasse un modo per essere finalmente appagato. Questa sua inquietudine lo portò a  partire per un’altra battaglia. Il re giurò alla moglie che questa sarebbe stata l’ultima.  Prima di partire le disse di guardare sempre verso l’orizzonte perché il suo ritorno sarebbe stato anticipato da un luce rossa nel cielo. Il tempo passava e nessuna notizia del Re venne riportata alla Regina. Un giorno la sovrana, cercando disperatamente di vedere il Re all’orizzonte, si arrampicò sullo scoglio; una volta in cima, cercando di guardare sempre più lontano, perse l’equilibrio e scomparve tra le onde.  Si racconta che quando il cielo al tramonto si dipinge di rosso gli spiriti del Re e della Regina si incontrino e le loro anime felici riescano a placare il mare più tumultuoso.

Le Terme di Sibarite

Terme sibarite
Terme sibarite

A circa un’ora e mezza di auto dalle Terme Luigiane, a Cassano allo Ionio, sempre in provincia di Cosenza, sorgono le Terme Sibarite, che sono state recentemente ristrutturate. Sono un luogo affascinante e ricco di storia. Situate nell’antica città di Sybaris, in questa zona della Calabria, le acque sono ipotermali (a differenza di quelle Luigiane che sono ipertermali). Le acque termali, con una temperatura costante di 25°C, provengono da cinque sorgenti naturali e sono note per le loro proprietà terapeutiche

Il borgo di Diamante

Borgo di Diamante
Il borgo di Diamante

Mare e benessere. E poi ci sono paesi e borghi come Diamante, "Città dei Murales e del Peperoncino". Uno dei periodi migliore per visitare questa località è in occasione del Diamante Peperoncino Festival, che ogni anno, nel mese di settembre, propone degustazioni, mostre, convegni e proiezioni dedicati alla spezia simbolo della Calabria, oltre al “Campionato Italiano di Mangiatori di Peperoncino”, la competizione più “hot” d'Italia. Ma anche in tutti gli altri periodi dell'anno ci sono tanti per scoprite questo incantevole borgo marinaio, come fare una passeggiata per le vie del centro storico alla scoperta dei celebri Murales di Diamante, vero e proprio museo all’aperto che raffigura scene di vita quotidiana con oltre 200 opere di artisti internazionali. Fu il pittore Nani Razzetti, di Milano ma adottato dai diamantesi, che propose di dipingere i muri del centro con delle pitture naif facendo rientrare la cittadina calabrese all’interno del circuito delle Città dipinte.

Il borgo di Guardia Piemontese

Un altro borgo, probabilmente meno conosciuto, ma che merita una tappa è Guardia Piemontese a 515 metri di altezza.Il borgo ospita una delle minoranze etniche presenti in Calabria, conserva ancora oggi i resti delle sue origini valdesi, è un'isola linguistica occitana nel sud Italia, lingua tutt’ora parlata e insegnata ai bambini. Mi ha colpito passeggiando tra i suoi vicoli, il nome delle strade, con doppia denominazione in italiano e in dialetto. Proprio in centro c'è la "Porta del sangue", chiamata così in memoria del massacro della minoranza valdese nel 1561. C'è poi il Museo Valdese riaperto nel 2011, in occasione del 450mo anniversario della strage dei valdesi in Calabria e in Puglia, racconta la storia della piccola comunità valdese di questo borgo. Merita una tappa anche il Museo multimediale occitano un punto di riferimento per chi vuole immergersi nella storia di questo luogo e della sua comunità. Sul borgo domina l'altura di Guardia, un'antica torre di guardia del Tirreno cosentino. Il borgo offre anche tanti punti dove affacciarsi per godere di panorami aperti verso il mare. L'aeroporto di riferimento per visitare questa parte della Calabria è Lamezia Terme.