La piccola Venezia e il borgo del Perugino: Rasiglia e Panicale, ecco i gioielli nascosti dell’Umbria

Sorgenti e ruscelli creano un’atmosfera pittoresca e suggestiva, mentre le chiese custodiscono capolavori artistici di valore assoluto

di CHIARA GIACOBELLI
1 agosto 2024
A Rasiglia roseti e ruscelli creano un'atmosfera pittoresca e suggestiva

A Rasiglia roseti e ruscelli creano un'atmosfera pittoresca e suggestiva

Tra i borghi più affascinanti, ma forse meno conosciuti, dell’Umbria si annoverano a pochi chilometri dal lago Trasimeno Rasiglia e Panicale

Il primo, noto come la piccola Venezia dell’Umbria, si trova a circa 18 chilometri da Foligno, tra le verdi colline della Val Menotre, mentre il secondo è proprio a pochi passi dal lago, su un’altura che apre a una vista eccezionale. Vi raccontiamo perché meritano senza dubbio una visita.

Rasiglia

Rasiglia è un gioiello medievale divenuto famoso per le sue sorgenti e i freschi ruscelli che scorrono tra le case in pietra e legno, creando un’atmosfera molto pittoresca. Spesso chiamato la piccola Venezia dell’Umbria, è un borgo che – turisti a parte – sembra essere uscito da una fiaba: proprio per questo motivo consigliamo di raggiungerlo durante la settimana, magari in orari di non eccessivo affollamento.

Rasiglia, la piccola Venezia dell'Umbria
Rasiglia, la piccola Venezia dell'Umbria

La presenza abbondante dell’acqua dona una freschezza e una vitalità che oggi affascina i visitatori, ma in passato si trattava di una risorsa fondamentale per le attività locali: pelletterie, mulini, lanifici, centri tessili, concerie, tinture, ghiacciaie per conservare gli alimenti e altro ancora. Abbandonato per diversi anni dopo la scomparsa dei lavori artigianali dell’epoca, è stato recuperato grazie all’Associazione Rasiglia e le sue Sorgenti, trasformandosi in una meta turistica d’eccezione, sempre però cercando di mantenere viva la tradizione. Tra i punti d’interesse più significativi segnaliamo l’antico Castello di Rasiglia, le cui rovine dominano il borgo dall’alto, e la Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, che conserva preziosi affreschi. Non si può perdere la visita guidata, della durata di un’ora e mezza circa, attraverso i luoghi-simbolo, le storie, i curiosi aneddoti e le peculiarità tecnico-scientifiche di questo piccolo universo celato a molti. Ricordiamo, inoltre, la rievocazione storica Penelope a Rasiglia, che celebra l’antica tradizione tessile con racconti e workshop durante la Settimana della Cultura.

Panicale

La piazza centrale di Panicale
La piazza centrale di Panicale

Panicale è un altro minuto borgo medievale arroccato su una collina che domina il lago Trasimeno e offre quindi panorami mozzafiato sulla campagna umbra e toscana circostante. Si caratterizza per la sua struttura urbanistica rimasta intatta, con stradine concentriche che salgono verso il centro, creando un effetto a spirale: questo disegno, tipico del Medioevo, lo rende adatto da esplorare a piedi, con ogni angolo che riserva una sorpresa. Tra i gioielli da scoprire vi è la Chiesa di San Michele Arcangelo, nella piazza principale del paese, che ospita affreschi rinascimentali di grande valore; non lontano si trova il Teatro Cesare Caporali, una perla del XVII secolo ancora attiva.

L'affresco del Perugino
L'affresco del Perugino

Gli elementi artistici più celebri del borgo sono però le preziose opere del Perugino e (forse) di Raffaello, conservate nella Chiesa di San Sebastiano. L’edificio presenta nella parete di fondo il Martirio di San Sebastiano realizzato nel 1505 dal Perugino, oltre a un ulteriore affresco attribuito a Raffaello Sanzio, dal titolo Madonna con bambino tra angeli musicanti.