Palazzo Seneca, un Relais & Chateaux con ristorante stellato nel cuore dei Monti Sibillini
Una perla di eccellenza nella terra di San Benedetto, tra natura e spiritualità. Previste per il 29 marzo nuove aperture dopo il sisma
In Umbria sono solamente due gli alberghi accolti nella prestigiosa associazione di hotel e ristoranti di lusso Relais & Chateaux, ma uno soltanto può godere di una cornice naturalistica unica, nel contesto del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Un territorio del genere è un punto di forza notevole, tuttavia chi lo vive da imprenditore sa bene che può rivelarsi anche problematico: Norcia è infatti una delle cittadine colpite dal terremoto, tanto che si sono resi necessari ingenti lavori di ristrutturazione, sotto la direzione del Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli. Il 2025 sarà per Norcia – e per la realtà ricettiva di cui ora vi parleremo – un anno di rinascita e riaperture: in occasione del Giubileo sono infatti migliaia i pellegrini attesi nella terra di San Benedetto.
Proprio nel centro storico di Norcia, a due passi da piazza San Benedetto, sorge ormai da secoli il magnifico Palazzo Seneca, un edificio cinquecentesco che fonde storia, eleganza e ospitalità. Questo luogo del tutto speciale, un tempo dimora dell’omonima famiglia di intagliatori lignei originari di Piedivalle, si distingue per un’ospitalità che celebra il territorio, accogliendo i visitatori in un’atmosfera densa di charme e autenticità. Al suo interno si trova inoltre il prestigioso Ristorante Vespasia, emblema della tradizione culinaria umbra rivisitata con creatività e rigore: oltre all’ambita Stella Michelin arrivata nel 2016, il ristorante ha ricevuto anche la Stella Verde Michelin 2024, che garantisce la sostenibilità gastronomica.
“Dalla sala della colazione si vede un piccolo orticello, che è il luogo in cui mi reco ogni mattina per raccogliere le verdure e le uova delle galline. Lavoriamo, infatti, sulle 24 ore prima, in modo tale da garantire la freschezza di tutti i prodotti, come nel caso del mio piatto preferito: il risotto con i gamberi di fiume, che arrivano da pochissima distanza – spiega lo Chef Fabio Cappiello, arrivato qui ancora giovanissimo molti anni fa e cresciuto grazie al sostegno della famiglia Bianconi, che è proprietaria delle strutture e ha creduto in lui – Gli ingredienti sono principalmente umbri, come l’agnello, il maialino, le lenticchie, il farro, gli IGP di Norcia e il tartufo: buona parte di questa materia prima viene prodotta direttamente dalla proprietà, in un’area collocata nella montagna di Vallaccone: insomma, giochiamo in casa. Basti pensare che le lenticchie non arrivano dalla piana di Castelluccio ma sono proprio della nostra tenuta, così come il tartufo e i cereali, dando al tutto un grande valore aggiunto”.
Molto affascinante è anche la storia di Palazzo Seneca, così come quella della famiglia Bianconi che ne è proprietaria. Eretto nel 1500, questo imponente edificio apparteneva dapprima alla dinastia dei Seneca, divenuta nota in tutto il mondo per aver realizzato opere come il coro ligneo della Basilica di San Benedetto e quello dell’Abbazia di Sant’Eutizio. La residenza fu poi il primo albergo di posta a Norcia già agli inizi del Novecento e ha attraversato i secoli mantenendo intatta la sua architettura originaria, come le volte cinquecentesche e il grande camino in pietra decorato con lo stemma di famiglia. Il palazzo ha quindi subìto un importante restauro dopo il terremoto del 1997, riaprendo solo nel 2008 e ritornando ad essere uno dei monumenti più belli di Norcia: questo intervento gli ha permesso di risultare oggi come un edificio altamente sicuro sotto il profilo antisismico, tanto da non aver avuto danni nel successivo terremoto del 2016.
Accolto dalla prestigiosa associazione Relais & Châteaux, Palazzo Seneca offre un connubio di comfort moderno e tradizione senza tempo. Le camere, curate nei minimi dettagli, presentano un design che unisce materiali locali, come il legno e la pietra, a linee essenziali e raffinate; l’accoglienza è arricchita da una Spa con centro benessere nelle suggestive segrete del Palazzo e da un servizio che punta alla personalizzazione, permettendo a ogni ospite di vivere un’esperienza intima e autentica.
"Sono stato mandato a 17 anni a studiare e fare pratica da Gualtiero Marchesi a Milano, quando lui era l’unico tre stelle Michelin d’Italia e in tutta Europa ce n’erano probabilmente solo quattro – ci ha raccontato uno dei due fratelli Bianconi, Vincenzo, che gestisce con passione e professionalità questa straordinaria realtà – Una volta rientrato avevo voglia di cambiare, modificare il nostro ristorante della tradizione, ovvero il Granaio del Monte che gestiamo dal 1850 ed è uno dei tre ristoranti più antichi d’Italia. Riaprirà le porte il 29 marzo insieme a Casa Bianconi, un progetto ricettivo che ha visto diversi interventi dopo il sisma del 2016. Il Granaio del Monte, però, era un luogo con una clientela consolidata importante e funzionava incredibilmente bene, perciò mio padre ci spinse a mettere in pratica le nostre idee qui a Palazzo Seneca, dandoci di fatto per questa nuova realtà turistica e gastronomica carta bianca. Abbiamo quindi deciso di realizzare una ristorazione diversa, che non si era mai fatta nel sud dell’Umbria fino ad allora: una cucina che raccontasse i nostri prodotti e il nostro saper fare in questo ambiente così sano che è il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Volevamo dare vita a un luogo che avesse un’energia e uno charme particolari, alternativo rispetto all’offerta tradizionale: il progetto era molto ambizioso, ma credo proprio che ci siamo riusciti”.
L’ingresso nell’associazione Relais & Chateaux ha aperto Palazzo Seneca e il Ristorante Vespasia al mondo, forti di un marchio che è garanzia di qualità, identità locale non solo gastronomica e cultura dell’ospitalità, che qui, tra i Monti Sibillini, si percepisce essere genuina, sincera. “Ci vuole un po’ di tempo e di sensibilità per riconosce e apprezzare appieno la nostra eccellenza – continua Vincenzo Bianconi, che nel corso degli anni ha ricoperto anche il ruolo di Presidente di Relais & Chateaux Italia, Presidente nazionale dei giovani albergatori Federalberghi all’età di soli 24 anni e candidato del centro-sinistra contro Donatella Tesei alle scorse elezioni, entrando poi in Consiglio Regionale – Se arrivi qui dalle grandi città o dalle mete più inflazionate del turismo, all’inizio sembra che non ci sia niente, ma se si rispettano l’udito e la vista presto si scoprirà la nostra vera essenza, fatta di tanti piccoli dettagli che a volte possono sfuggire. A cominciare dal fatto che da questo palazzo si ha una splendida vista sulle nostre montagne, è possibile andare a sentire i monaci benedettini mentre celebrano i Vespri con il rito gregoriano, si può fare un’escursione con il nostro cavatore di fiducia per i boschi in cerca del tartufo, o ci si fa accompagnare dalle nostre guide per fare trekking, mountain bike, ciaspolate in luoghi fantastici”.
Fiore all’occhiello della struttura è, come si diceva prima, il Ristorante Vespasia, che incarna la filosofia della famiglia Bianconi, promotrice di una cucina etica e sostenibile. I prodotti provengono da agricolture biologiche locali, con particolare attenzione a legumi, cereali e ortaggi coltivati nella vicina azienda agricola Vallaccone. Le carni, rigorosamente umbre, sono selezionate da allevamenti che rispettano il benessere animale. Ogni piatto, frutto di uno studio approfondito delle ricette tradizionali, è un racconto che intreccia territorio e innovazione. La freschezza degli ingredienti è esaltata anche da un approccio che riduce gli sprechi e valorizza le risorse locali, in linea con l’impegno verso un turismo consapevole.
Oltre alle riaperture previste per il 29 marzo, i fratelli Bianconi – Vincenzo e Federico – hanno in serbo per i prossimi anni un progetto molto ampio e ambizioso. “Costruiremo il Monastero della Longevità – spiega in conclusione Vincenzo Bianconi – con 50 suite speciali e 2.000 metri quadrati di Spa, centro sportivo, centro congressi ed eventi. Tutto ciò si aggiungerà alla nostra azienda agricola Vallaccone, con 100 ettari di terreno biologico dove già produciamo lenticchie, grano, ceci e altri ingredienti utilizzati nei nostri ristoranti, compresa la farina. Ovviamente San Benedetto rappresenta, nell’ambito di questo progetto ma più in generale della realtà di Norcia, un faro in grado di coniugare spiritualità e senso pratico, che è poi il modus operandi di chi vive nell’Appennino. Il senso del sacro è dato dalla religione, ma anche dalla natura, o dalla comunità a cui si appartiene”. Palazzo Seneca e il Ristorante Vespasia incarnano, dunque, un’esperienza unica, dove l’arte dell’accoglienza, la cultura locale e la gastronomia si fondono in un equilibrio perfetto. Un viaggio sensoriale e culturale che invita a riscoprire il valore dell’essenziale.
Info: www.palazzoseneca.com