Bici, nuoto e outdoor: Livigno a tutto sport

Dal Bike Skill Center all’Academy di Federica Pellegrini, passando per il centro Coni Aquagranda: la località dell’Alta Valtellina è la patria dell’agonismo, ma per tutti i livelli

di RICCARDO JANNELLO
6 giugno 2024
Una panoramica di Livigno, in Alta Valtellina

Una panoramica di Livigno, in Alta Valtellina

Dici Livigno e pensi alla neve, alla stagione turistica e agonistica invernale, e infatti sarà uno dei campi di gara delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Ma questo centro a poco più di 1.800 metri di altezza nell’Alta Valtellina ai confini con la Svizzera ha una vita molto attiva anche durante la bella stagione che fra giugno e l’autunno permette di utilizzare questo luogo baciato dal Signore per una serie di attività che vanno ben oltre a quelle con gli sci ai piedi.

Livigno (centro lombardo della provincia di Sondrio) ha sposato l’alternativa delle due ruote e infatti ha creato un Bike Skill Center (letteralmente Centro di abilità ciclistica) dove istruttori qualificati intrattengono – e fanno divertire durante escurisoni mirate – i potenziali allievi nelle varie specialità, dalla montanina bike all’enduro, dal cross country al flow country, dalla discesa all’e-bike e al road bike. I sentieri ciclabili mappati si sviluppano su 3.200 chilometri mentre la pista ciclabile che solca la valle è di 17 chilometri. Così la bicicletta è la protagonista indiscussa ed è offerta a ogni tipo di appassionato, dall’amatore a quello più spericolato che può affrontare con grande perizia percorsi assai complessi, ma molto interessanti.

Discesa in mountain bike lungo un sentiero ciclabile
Discesa in mountain bike lungo un sentiero ciclabile

L’allenamento in altura è ovviamente un altro dei fiori all’occhiello che Livigno offre ai suoi visitatori oltre a strizzare gli occhi a grandi campioni che per la loro preparazione hanno scelto questa cittadina e il centro sportivo Aquagranda (situato a 1.850 metri di altitudine), dotato fra l’altro di un campo d’atletica e di una piscina olimpica. Per questo il Coni l’ha riconosciuto come struttura da mettere a disposizione degli atleti di varie discipline. E quindi mentre è naturale attendersi qua Sofia Goggia e Federica Brignone, Mikaela Shiffrin, la biatleta Dorothea Wierer e il fondista Federico Pellegrino, non è difficile incontrare i due massimi esponenti del ciclismo internazionale – Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel – e i nuotatori più stimati che sull’esempio di Federica Pellegrini – già testimonial di queste zone – si sono venuti ad allenare in Valtellina, da Gregorio Paltrinieri a Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi che respirano già aria di medaglia alla sfida a Cinque Cerchi di Parigi 2024. La stessa ’Divina’ della vasca è talmente affezionata a questo luogo e consapevole dei vantaggi che offre, da fondare qui la sua ’Fede Academy’.

Biciclettata in famiglia
Biciclettata in famiglia

Non di solo agonismo però si nutre questa parte della Valtellina, perché ogni impianto, ogni situazione, permette a gente comune di misurarsi negli stessi luoghi ove si esprimono i campioni. La politica è soprattutto rivolta verso i più piccoli che hanno a disposizione un parco acquatico a loro misura. Ma sarebbe ingiusto limitare Livigno a una vetrina di personalità: i 6.800 abitanti accolgono tutti con grande spirito solidale e permettono di visitare in santa pace non solo le bellezze naturali che la circondano, ma anche quelle significative del paese: per esempio la chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente, che ha una sua storia importante che viene dal XIV secolo e che nel suo intorno ospita opere d’arte prestigiose come quelle settecentesche dell’intagliatore Giorgio Staina ma anche alcune più moderne tutte dedicate al culto di Maria.