Bici, nuoto e outdoor: Livigno a tutto sport
Dal Bike Skill Center all’Academy di Federica Pellegrini, passando per il centro Coni Aquagranda: la località dell’Alta Valtellina è la patria dell’agonismo, ma per tutti i livelli
Dici Livigno e pensi alla neve, alla stagione turistica e agonistica invernale, e infatti sarà uno dei campi di gara delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Ma questo centro a poco più di 1.800 metri di altezza nell’Alta Valtellina ai confini con la Svizzera ha una vita molto attiva anche durante la bella stagione che fra giugno e l’autunno permette di utilizzare questo luogo baciato dal Signore per una serie di attività che vanno ben oltre a quelle con gli sci ai piedi.
Livigno (centro lombardo della provincia di Sondrio) ha sposato l’alternativa delle due ruote e infatti ha creato un Bike Skill Center (letteralmente Centro di abilità ciclistica) dove istruttori qualificati intrattengono – e fanno divertire durante escurisoni mirate – i potenziali allievi nelle varie specialità, dalla montanina bike all’enduro, dal cross country al flow country, dalla discesa all’e-bike e al road bike. I sentieri ciclabili mappati si sviluppano su 3.200 chilometri mentre la pista ciclabile che solca la valle è di 17 chilometri. Così la bicicletta è la protagonista indiscussa ed è offerta a ogni tipo di appassionato, dall’amatore a quello più spericolato che può affrontare con grande perizia percorsi assai complessi, ma molto interessanti.
L’allenamento in altura è ovviamente un altro dei fiori all’occhiello che Livigno offre ai suoi visitatori oltre a strizzare gli occhi a grandi campioni che per la loro preparazione hanno scelto questa cittadina e il centro sportivo Aquagranda (situato a 1.850 metri di altitudine), dotato fra l’altro di un campo d’atletica e di una piscina olimpica. Per questo il Coni l’ha riconosciuto come struttura da mettere a disposizione degli atleti di varie discipline. E quindi mentre è naturale attendersi qua Sofia Goggia e Federica Brignone, Mikaela Shiffrin, la biatleta Dorothea Wierer e il fondista Federico Pellegrino, non è difficile incontrare i due massimi esponenti del ciclismo internazionale – Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel – e i nuotatori più stimati che sull’esempio di Federica Pellegrini – già testimonial di queste zone – si sono venuti ad allenare in Valtellina, da Gregorio Paltrinieri a Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi che respirano già aria di medaglia alla sfida a Cinque Cerchi di Parigi 2024. La stessa ’Divina’ della vasca è talmente affezionata a questo luogo e consapevole dei vantaggi che offre, da fondare qui la sua ’Fede Academy’.
Non di solo agonismo però si nutre questa parte della Valtellina, perché ogni impianto, ogni situazione, permette a gente comune di misurarsi negli stessi luoghi ove si esprimono i campioni. La politica è soprattutto rivolta verso i più piccoli che hanno a disposizione un parco acquatico a loro misura. Ma sarebbe ingiusto limitare Livigno a una vetrina di personalità: i 6.800 abitanti accolgono tutti con grande spirito solidale e permettono di visitare in santa pace non solo le bellezze naturali che la circondano, ma anche quelle significative del paese: per esempio la chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente, che ha una sua storia importante che viene dal XIV secolo e che nel suo intorno ospita opere d’arte prestigiose come quelle settecentesche dell’intagliatore Giorgio Staina ma anche alcune più moderne tutte dedicate al culto di Maria.