HomeExchange: lo scambio casa è gratuito, la formula è win-win
Come viaggiare in tutto il mondo risparmiando. Ciascuno apre le porte della propria abitazione al turista e accumula ‘GuestPoints’ da utilizzare nella propria meta da sogno
Win-win, così si chiamano le situazioni in cui tutti vincono. E così si potrebbero definire gli scambi casa in tutto il mondo di HomeExchange, la piattaforma mondiale in cui ciascuno può creare un profilo della propria abitazione (prima o seconda che sia) e metterla a disposizione per gli altri gratuitamente. Il bello sta nel fatto che coloro che mettono a disposizione la propria casa, aprendo le porte agli ospiti del proprio nido, e coloro che li ricevono possono non essere le stesse due persone/famiglie. Insomma, si può, mettere a disposizione la propria casa a Colle Val d'Elsa, in Toscana, come ad esempio fanno ormai regolarmente Rita e Claudio, coppia di coniugi, oppure Gianna, lavoratrice con tre figli adolescenti, tutti e tre testimonial per un giorno della propria esperienza di scambio casa, e poi partire per un viaggio, in un altro continente o in Europa, presso altri host. Ciascuno secondo i propri gusti in fatto di viaggio e i propri tempi a disposizione.
HomeExchange, formula win-win
Perché è una formula win-win in cui vincono tutti? Chi vuole girare il mondo può trovare delle abitazioni nei luoghi prescelti (o magari scoprirne degli altri prima neppure pensati), mettersi d'accordo con l'host di riferimento (che è libero o meno di accettare) su date di arrivo e partenza, numero di persone, dettagli. Il viaggio può essere in contemporanea alla propria partenza per altro luogo (formula ideale per chi ha la prima casa) o differito (nel caso si possa avere un secondo alloggio o sia possibile lasciare libero temporaneamente il proprio alloggio, magari recandosi da parenti o amici). Si ospita gratuitamente ma poi si viene 'ripagati' con la stessa moneta: una casa a disposizione nella propria meta ideale. Il win-win non fa vincere solo ‘gente comune’ che si scambia casa. Questa formula fa muovere il turismo e quindi l'economia che ne deriva: si viaggia per il mondo, spesso con aerei e treni, auto (la propria o a noleggio). Non solo. Se si 'risparmiano' i soldi di un hotel, B&B o anche di un alloggio in affitto (tramite piattaforme quali Arbnb) - gli unici in effetti che non 'ricavano' qualcosa dalla formula HomeExchange (ma che rientrano comunque in un settore in crescita a livello mondiale) – ci si può concedere un ristorante, un museo o qualche 'esperienza' in più (dalle zipline più adrenaliniche ai parchi di divertimento, dai corsi di cucina al noleggio di biciclette, moto, auto).
Come funziona HomeExchange?
È presto detto. Chi decide di scambiare casa inizia creando il proprio profilo sulla piattaforma HomeExchange (sia su pc che tramite l’app su mobile), pubblicando alcune immagini della propria casa, interni ed esterni, fornendo informazioni sia sui servizi essenziali sia su quelli opzionali, come ad esempio la vasca, il wifi, il barbecue, il posto auto, la presenza di mezzi pubblici a disposizione. La piattaforma è molto facile ed intuitiva ed aiuta anche i meno esperti a realizzare uno schema adeguato per diventare il perfetto ‘host’. Per completare il profilo si indicano anche il periodo in cui la casa sarà a disposizione, cosa molto frequente per chi ha un secondo alloggio, e si indicano le proprie preferenze di viaggio o il periodo in cui si vorrebbe partire. Volendo basta una mezz'ora, anche se la cura dei dettagli è importante, sia per la trasparenza, sia per senso di cura nei confronti dell'eventuale ospite che potrebbe arrivare. E che appunto deve sentirsi come a casa propria. Completato il profilo, se si decide di prendere parte a questa vera e propria avventura di scambio casa, è necessario pagare un abbonamento annuale sulla piattaforma HomeExchange di 160 euro: è l'unica spesa da sostenere e dà la possibilità di effettuare scambi illimitati in tutta tranquillità, col supporto dei membri a disposizione in qualsiasi momento, oltre all’accesso ai gruppi Facebook riservati agli abbonati per incontrare altri membri e scoprire nuovi itinerari di viaggio.
Come HomeExchange calcola i punti-casa
Quando avete finito di completare il vostro profilo di host, HomeExchange ‘traduce’ il valore della vostra casa e della vostra ospitalità in un sistema a punteggio. La vostra casa vale in base al concetto di turismo di prossimità, anche se il turista arriva magari dall’altra parte del mondo. Non c’è bisogno di avere un attico a New York: basta una casa, in genere per famiglie o almeno coppie, anche in un sobborgo, che consenta al vostro ospite/turista ogni giorno di visitare luoghi diversi raggiungibili in auto o coi mezzi. Va bene anche la casa sul cocuzzolo di una montagna piuttosto che vicino al mare o a delle città d'arte. Perché non provare? Si potrebbe restare sorpresi. HomeExchange dà anche la possibilità di scambiare una sola stanza: in questo caso il turista ha a disposizione una ‘stanza degli ospiti’, ma gli spazi comuni sono condivisi con l’host. Questa opzione può essere molto utile per chi viaggia da solo. C’è anche attenzione alla disabilità: è possibile indicare se la propria casa è fruibile per persone con difficoltà di deambulazione.
De gustibus non est disputandum
Il motto latino ci ricorda che ognuno ha i propri gusti. E questo vale anche e soprattutto per i viaggi. C'è chi si reca in una località che in apparenza potrebbe sembrare non avere molto da offrire, semplicemente perché si trova nel crocevia di importanti luoghi di richiamo da visitare, perché è situata lungo una ciclovia, o in un luogo ameno, che favorisce il relax. Chi può dirlo? Quindi non bisogna sottovalutare le potenzialità della propria casa. Nel punteggio incidono, ovviamente anche il numero dei posti letto, la presenza di uno o più bagni, di una cucina, di un eventuale giardino o di un ascensore. Più sono i servizi a disposizione meglio è. C'è anche chi mette a disposizione degli ospiti, ad esempio, le biciclette per spostarsi. Qualcuno si spinge a prestare anche la propria automobile. HomeExchange, ad esempio, potrebbe valutare la vostra casa 100 punti (GuestPoints o GP) al giorno: chi vuole usufruirne per 3 giorni dunque dovrà ‘cedervi’, tramite piattaforma, 300 punti, che andranno ad incrementare il vostro budget. Una volta accumulati punti è possibile cercare una casa tramite il portale, utilizzando dei filtri, indicando le località dei propri sogni, il periodo in cui è possibile viaggiare. In questo modo un viaggio in Patagonia, magari fuori stagione, col solo costo del volo può divenire accessibile ai più. E si può anche optare per un Road Trip, un viaggio a tappe (non ci sono vincoli di durata dei pernottamenti ma è frequente che l’host richieda almeno un soggiorno di due notti, sia per guadagnare punti, sia per evitare di aprire casa per meno di 24 ore). Attivandosi su HomeExchange, è il caso di dirlo, si apre un mondo di opportunità, tutte gratuite, trasferimenti esclusi.
HomeExchange, come si accumulano i punti
Al momento della creazione del proprio account si ottengono 50 punti-ospite (GuestPoint); altri 100 quando il profilo è completato e 200 quando il primo annuncio è stato pubblicato. HomeExchange assegna inoltre 200 GP quando si consente la verifica dei propri dati (numero di telefono, email, che comunque non vengono pubblicati), 500 GP quando ci si abbona alla piattaforma (e 250 ad ogni rinnovo annuale). 250 GuestPoints inviando le prime 10 richieste di scambio e fino a 2500 GP invitando amici (50GP) e se questi (fino ad un massimo di 10 persone) si abbonano (200 GP). Nel momento in cui si accede a HomeExchange, dunque, si possono già avere dei GuestPoint di base per un primo scambio casa. Ogni volta che si apre la propria casa e si ospitano turisti, si ricevono poi i punti-casa per giorno, i 300 punti nell’esempio (100 per 3 giorni).
HomeExchange, quali garanzie?
La principale garanzia di HomeExchange sono i suoi stessi membri. Ciascun iscritto dà e riceve commenti sull’ospitalità offerta e ricevuta. Sulla rispondenza della casa a quanto indicato sul profilo. I commenti dei membri sono dunque molto importanti. Ma la piattaforma HomeExchange offre anche garanzie in caso di circostanze impreviste, con ‘protezione’ sulla cancellazione (offrendo una casa sostitutiva o un compenso monetario) e in caso di non conformità, nonché una copertura in caso di danni o furto.
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I numeri di HomeExchange in Italia e nel mondo
Attualmente la piattaforma HomeExchange vanta 200mila membri in 145 Paesi in tutto il mondo. HomeExchange è nata come scambio casa tramite un catalogo negli anni ‘50. Nel 1992 nasce la prima comunità negli Stati Uniti e con l’avvento di internet diventa digitale. Nel 2011 in Francia nasce Guesttoguest che aggiunge il concetto dei GuestPoints: lo scambio non è più tra due sole persone/famiglie. Nel 2018 le due piattaforme uniscono le forze e HomeExchange assume la configurazione attuale, diventando leader nello scambio casa. Dopo la pandemia da Covid19 del 2020 i viaggi subiscono una crescita costante ed HomeExchange rappresenta una ‘democratizzazione’ del turismo: lo scambio casa è alla portata dei più, chi vuole e ha una disponibilità di tempi e spazi, può mettersi in gioco. Inoltre vivere in una casa consente di calarsi maggiormente nella realtà locale di destinazione. La piattaforma ha registrato un aumento di iscritti, lo scorso anno, in Italia. Anche se gli italiani, al momento, sono più propensi a mettere a disposizione una seconda casa di famiglia, che non la prima, in cui vivono.
Le ‘ambasciatrici’ di HomeExchange
È il caso delle ‘ambasciatrici’ che abbiamo conosciuto a Colle Val d’Elsa. Gianna Pucci ha ricavato un appartamento nella parte alta, medioevale, di Colle Val d’Elsa: da una stalla ha realizzato una splendida abitazione di 90 mq con un ampio salone, 2 bagni, 1 camera da letto e 1 soppalco. Per lei è l’occasione di scambiare casa, accumulare punti e viaggiare negli Usa con i suoi tre figli, cosa che difficilmente avrebbe potuto permettersi, se fosse andata in un hotel, come racconta in questo breve video. Rita e Claudio, invece hanno diviso in due la casa di famiglia, in un’area residenziale di Colle Val d’Elsa, con ingressi separati. Hanno conosciuto e ospitato molte famiglie e questo ha permesso loro di effettuare il viaggio dei sogni in Sudamerica e di programmarne altri. I dolci lasciati per la colazione ai propri ospiti, una casa ben arredata e funzionale, pulita, dice molto sulla loro ‘attitudine’ all’ospitalità, all’accoglienza pur con discrezione. Claudio è anche un ottimo Cicerone. È l’ambasciatrice Rita ad occuparsi della piattaforma, a ‘costruire’ itinerari per i viaggi futuri: "La gente viene qui perché Colle Val d’Elsa è in un punto strategico per chi vuole conoscere la Toscana: coi mezzi pubblici o in auto è facile raggiungere San Giminiano, Volterra, Siena, Firenze, mete molto apprezzate dai turisti”.
Cosa vedere a Colle di Val d’Elsa
Anche Colle di Val d’Elsa è, comunque, una località da visitare. Colle di Val d'Elsa, che gli abitanti chiamano semplicemente Colle, è un Comune di poco più di 21mila abitanti in zona collinare, in provincia di Siena. È suddiviso in Colle Alta, arroccata nella parte più antica su un alto poggio, e Colle Bassa. La città è famosa per essere il più importante centro italiano per la produzione del cristallo (è visitabile un museo) e per aver dato i natali nel 1240 a Arnolfo di Cambio, famoso architetto, al quale è dedicata la piazza più importante. Oltre a numerose chiese e monumenti, dal Duomo alla Porta Volterrana, uno degli ingressi principali per il centro storico in Colle Alta, meritano una visita "naturalistica" il SentierElsa, con cascatelle e un piccolo canyon lungo il fiume e le Caldane, vasche d'acqua limpidissima a 20 gradi per un bagno rilassante. Colle Val d’Elsa è anche la sede internazionale di Intercultura e ospita una spa nell’ex ospedale: la reception è nella vecchia farmacia. La zona è ricca di ristoranti e tenute che propongono la cucina tipica Toscana.
Il luogo in cui gustarsi la tipica bistecca alla ‘Fiorentina’, la pappa al pomodoro, in cui pucciare l’olio verace nel tipico pane casereccio o in cui assaporare salumi di qualità o i Picci all’Aglione (pasta fatta in casa col tipico ortaggio) è Il grillo moro, sulla Strada Aeroporto di Ampugnano, a Sovicille, poco distante da Siena. Nei pressi della rocca che racchiude Colle Alta a Colle di Val d’Elsa è invece Il Castelletto 1927, cucina tipica dove sorseggiare un Chianti classico Riserva. Alla Tenuta di Mensanello (nell’omonima località a Colle di Val d’Elsa), dopo aver seguito un corso di cucina con la cuoca Gloria, è possibile sedersi a tavola e mangiare ciò che si è preparato, come i ‘pici’, la tipica pasta fatta in casa, e i c antucci, dolci toscani croccanti, fatti con la frutta secca, da abbinare al Vin santo.
Fonte: HomeExchange