Foliage nel Bosco delle fate, un luogo magico già per San Francesco
Tra ottobre e novembre vengono organizzati ‘bagni di colore’ lungo il percorso ad anello intorno al santuario della Verna, fondato proprio dal patrono d'Italia, che qui si rifugiava in preghiera. Ecco dove godersi i colori d’autunno nei borghi più belli
Bagno di colori nel Bosco delle Fate non è una semplice escursione. È nata, sin da subito, come un’esperienza sensoriale indimenticabile nella foresta più affascinante del Parco nazionale del Casentino, nel cuore aretino della Toscana, nel periodo in cui, con l'arrivo dell'autunno, una selva quasi incontaminata si accende di colori ancora più intensi e da 'fiaba' mentre muschi dal verde intenso si arrampicano su ogni albero e roccia. Già luogo di meditazione di San Francesco, ora il Bosco delle Fate offre l'opportunità di passeggiate dove viene richiesto ai partecipanti il silenzio, per percepire il luogo con tutti i sensi e riuscire ad immergersi totalmente in esso.
Foliage nel Bosco delle Fate, luogo delle emozioni
Il Bosco delle Fate di Chiusi della Verna (Arezzo) è un luogo incantevole che consente di trasformare una passeggiata in un’esperienza emozionale e spirituale. L'escursione inizia in genere dal Santuario della Verna, fondato proprio da San Francesco sullo sperone roccioso dell'omonimo monte. Ci si addentra dunque nel bosco, percorrendo un tragitto che si snoda tra alberi secolari e grotte suggestive. Il nome "Bosco delle Fate" richiama antiche leggende locali, secondo le quali queste foreste erano abitate da creature misteriose, che ancora oggi sembrano animare con la loro presenza silenziosa questi paesaggi fiabeschi, immersi in un silenzio profondo, interrotto solo dal fruscio delle foglie e dal canto degli uccelli. La natura incontaminata e la luce che filtra attraverso le fronde creano un'atmosfera quasi mistica, invitando alla riflessione e alla meditazione. Un luogo che ispirò lo stesso Francesco, poi divenuto Santo e patrono d'Italia.
Sasso Spicco e il Santuario di San Francesco
Il Bosco delle fate è il luogo in cui a partire dal 1224 San Francesco si ritirò in preghiera e dove ricevette le stimmate. Nel percorso ad anello nel bosco attorno al santuario si giunge al Sasso Spicco, formazione rocciosa sotto la quale, secondo tradizione, Francesco si recava a pregare. Dopo la passeggiata nel bosco, si è pronti per visitare il Santuario della Verna, complesso monastico dove si trovano la Basilica di Santa Maria degli Angeli, la Cappella delle Stimmate e il Corridoio delle Stimmate, decorato con affreschi che raccontano la vita del santo e che ieri come oggi è meta di pellegrinaggi.
Chiusi della Verna e il progetto Laudato Sii
Nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Chiusi della Verna è un paese dall'architettura medievale, con le sue stradine in pietra, le chiese antiche e gli edifici in stile rustico, che riflettono la storia secolare e l’atmosfera di pace e raccoglimento del luogo. Chiusi della Verna, oltre a conciliare storia, cultura e spiritualità, è circondato da paesaggi montani di rara bellezza. I boschi di faggi e abeti, le valli e le cime del Monte Penna, del Monte Calvano e del Monte Falterona offrono numerosi sentieri escursionistici, ideali per chi ama immergersi nella natura. Oltre al Bosco delle Fate, tra i più noti ci sono il percorso alla Fonte di San Francesco, Croce alla Calla, Monte Calvano. Oggi i due comuni di Ortignano Raggiolo e Chiusi della Verna stanno attuando all’interno del progetto di attrattività dei borghi storici il progetto 'Laudato Sii' finanziato con fondi Next Generation Eu.
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Bosco delle fate, quando e come
La passeggiata nel bosco delle fate intorno al Sacro Monte su cui sorge il Santuario Francescano della Verna, è estremamente accessibile ed alla portata di tutti e viene organizzata abitualmente da associazioni locali. La cooperativa InQuiete è stata la prima a lanciare questo tipo di esperienza sensoriale con il bagno di colori nel bosco delle fate, camminata da effettuare in rigoroso silenzio. I prossimi appuntamenti di questa iniziativa, strettamente legata al foliage d'autunno, si svolgeranno il 20 e 27 ottobre e 3 novembre 2024. Il ritrovo è alle ore 9:30 nei pressi del Santuario della Verna e la durata è di circa tre ore: le guide si limitano a brevi spiegazioni naturalistiche e facili esercizi per stimolare i 5 sensi. Il dislivello massimo è di 100 metri e non ci sono difficoltà particolari per cui il percorso è adatto a tutti anche se è consigliato un abbigliamento escursionistico con scarpe da trekking, zaino ed acqua. L'evento non è adatto ai cani e ai bambini sotto i 9 anni. Per prenotazioni (costo 20 euro): [email protected].
Foliage a Frontino
Chiusi della Verna non è comunque l'unico borgo a vantare un luogo pittoresco dove gli amanti del foliage possono scattare foto e passeggiare. Tra i posti più suggestivi immersi nel Parco Naturale Regionale del Sasso Simone e Simoncello si trova, infatti, la cerreta più grande d’Europa dove sono ospitate diverse varietà di querce e faggi, che in questo particolare periodo dell’anno vedono colorare le loro foglie di sfumature di giallo, arancio, marrone. Da Frontino, nel cuore del Montefeltro, parte una fitta rete di sentieri per passeggiare o fare trekking, oppure per escursioni in bici o a cavallo, circondati da una natura quasi incontaminata e dai colori cangianti. Frontino, che domina la valle del Mutino, è un borgo in pietra che col suo castello, arroccato su uno sperone roccioso, è riuscito a respingere i Malatesta e a vincere l'assalto di Giovanni delle Bande Nere. Proprio la Torre Civica del paese, ricoperta di rampicanti che si tingono di rosso con l'arrivo dell'autunno, è di richiamo per chi ama quello spettacolo della natura che è il foliage autunnale. Frontino, il più piccolo comune della provincia di Pesaro e Urbino, e uno dei Borghi più belli d'Italia, è caratterizzato da alte mura, torri, piazzette lastricate di ciottoli del torrente e dal silenzio con cui godersi il paesaggio. Oltre alla torre comunale, da vedere il Torrione con le mura del Castello, il Quattrocentesco palazzo Vandini, oggi struttura turistica, dai cui scantinati partiva un camminamento sotterraneo che conduceva fino al Mulino ai piedi del Borgo. Ed anche il Museo del pane allestito all'interno del mulino ad acqua trecentesco detto di Ponte Vecchio.
Info: 0722 711 31; [email protected].