Da Cittadella a Monselice, passando per Marostica: borghi ‘murati’ dal raro fascino e ricchi di storia

Il Veneto offre tesori nascosti dove cittadine e castelli raccontano storie millenarie da scoprire

di GIUSEPPE DI MATTEO
6 ottobre 2024
Da Cittadella a Monselice, passando per Marostica. Borghi ‘murati’ dal raro fascino e ricchi di storia. Anche in autunno è un piacere scoprirne i segreti

La celebre piazza centrale di Marotisca con la grande scacchiera

Montagne incantevoli, quattro città patrimonio Unesco (Venezia, Verona, Vicenza e Padova), il fascino intramontabile della Serenissima e delle ville, molte delle quali conservano nel loro cuore il genio di Palladio. E il paradiso del lago di Garda. Ma il Veneto è molto altro. Non mancano ovviamente i borghi, e quelli fortificati sono un patrimonio inestimabile.

A cominciare da Cittadella, forse il più rappresentativo. Già, perché la deliziosa cittadina del Padovano, la cui fondazione risale al 1220 e che fu sottoposta per oltre tre secoli al dominio di Venezia, è l’unica città murata d’Europa a vantare un Camminamento di Ronda medievale, di forma ellittica e completamente percorribile. Le mura, imponenti e splendidamente conservate, sono alte in media 15 metri e formano una circonferenza di quasi un chilometro e mezzo; contano inoltre 36 torri di varie dimensioni e diversi musei al loro interno. Proprio per questo è consigliabile soprattutto la passeggiata che, proprio per gentile concessione delle mura, permette di abbracciare Cittadella con lo sguardo. Ed è un susseguirsi di porte, chiese e palazzi.

Sempre nel Padovano vale la pena un giro a Monselice, nel suggestivo scenario dei Colli Euganei. Il suo nome deriva da Mons silicis, Monte della pietra, e si porta dietro una storia antichissima. Diventato centro urbano di una certa rilevanza grazie ai Longobardi, che nel VII secolo costruirono una fortificazione sul colle della Rocca, il borgo, tipicamente medievale, si estende alle pendici del monte Ricco e intorno al colle della Rocca, e oggi è una meta rinomata e apprezzata. Da non perdere il Mastio Federiciano, che troneggia sulla Rocca, e il Castello. Il primo fu edificato nel XIII secolo per volontà dell’Imperatore Federico II dal feudatario Ezzelino da Romano. Ai piedi del Colle della Rocca si erge invece il Castello Cini, che comprende diversi edifici e, tra l’XI e il XVI secolo, è stato utilizzato come dimora signorile, torre difensiva e villa veneta.

Ci spostiamo nel Vicentino, alle pendici dell’Altopiano di Asiago, dove si trova Marostica, patria della saporitissima ciliegia Igp e, soprattutto, della celeberrima Partita a Scacchi a Personaggi Viventi che si tiene ogni due anni nella bellissima piazza centrale del borgo, che si presenta come un’enorme scacchiera. Di castelli ce ne sono addirittura due: quello inferiore, che veglia sulla grande piazza, e quello superiore, innalzato sulla sommità del colle Pausolino, che dialoga con il primo grazie a un’imponente cinta muraria.

Furono gli Scaligeri, che nel 1311 conquistarono Marostica e il cui dominio attraversa quasi tutto il secolo, a incastellare il borgo con le fortificazioni che ancora oggi ne caratterizzano l’aspetto. Ma la cittadina, tra l’altro ricchissima di edifici religiosi, è interessante anche per ciò che offre nei dintorni grazie alle fattorie didattiche. In particolare, la Fattoria di via Canale, nella frazione di Marsan, organizza passeggiate in carrozza tra le campagne di Marostica; per gli appassionati di trekking c’è invece la Fattoria Pachamama, sempre a Marsan, che lo propone con gli asini.