Arquà Petrarca, il borgo medievale sui Colli Euganei dove tutto si ispira al poeta
Nel paese in provincia di Padova tanto da fare e da vedere tra cultura, natura e benessere. E domenica 2 marzo si celebra la Festa del Mandorlo
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Arquà Petrarca (foto Chiara Grossi)
Immerso nel parco regionale dei Colli Euganei, meta perfetta per fare un viaggio rilassante lontano dalla folla e per conoscere la storia e la cultura locale, all'insegna del buon cibo, del vino e dell'architettura, Arquà Petrarca, in provincia di Padova, è il secondo Borgo più bello d’Italia. Trecentesco sembra essere scolpito nella roccia, con muretti in pietra e strade acciottolate che portano al centro storico. Da qui si può partire anche per visitare le città d'arte del Veneto e fare escursioni alla scoperta del territorio.
"Qui, fra i Colli Euganei (…) io vivo dell’animo pienamente tranquillo, lungi da tumulti, dai rumori, dalle cure, leggendo sempre e scrivendo e a Dio rendendo lodi e grazie". Come avrete capito la fama del borgo è legata al poeta Francesco Petrarca che scelse di trascorrere qui gli ultimi anni della sua vita. La sua casa è diventata uno dei simboli di Arquà, si raggiunge con una breve passeggiata dal centro. Quando morì nel 1374 venne sepolto proprio ad Arquà e la sua tomba in marmo rosa ancora oggi risalta nella piazza principale.
Il borgo dopo la morte del poeta diventò in poco tempo meta di pellegrinaggio da parte di letterati da tutta Europa, una sorta di turismo letterario che portò in questo piccolo borgo scrittori e poeti di fama internazionale. Tra questi Shelley, il Foscolo, Guinizelli, Ruzante fino a D’Annunzio.
Cosa vedere
La prima tappa della visita è la Casa del Petrarca dove attualmente sono ancora conservati alcuni oggi e testi, si possono vedere lo studiolo in cui morì il poeta, con sedia e libreria (pare) originarie. C''è anche la nicchia in cui è custodita la mummia della gatta che si dice fosse appartenuta al Poeta. La Casa museo è un percorso nella vita e nelle opere di Petrarca.
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Merita una visita la chiesa di Santa Maria Assunta dove si tenne il funerale del Petrarca e nelle sue vicinanze fu sepolto, come da testamento. La chiesa in stile romanico ha un'unica navata con tre altari ed un tetto con travatura a vista. L’altare centrale è opera dello scultore Francesco Rizzi della scuola del Bonazza, qui ci sono la statua della Vergine e dell’Arcangelo Gabriele, due Busti di Santi e due Angeli.
Passeggiando per il borgo si passa anche dalla fontana del Petrarca che non fece costruire il poeta, ma qui andava ad attingere l'acqua. Sulla parte frontale realizzata in pietra di Nanto è inciso il distico in latino: “Fonti numen inest , hospes: venerare liquorem, unde bibens cecinit digna Petrarcha deis (Un nume abita in questa fonte, o straniero: venera quest’acqua, bevendo la quale il Petrarca poté cantare versi divini) forse dello stesso Quarenghi, autore dei versi per la gatta imbalsamata.
Nella piazza sagrato di fronte alla chiesa di Santa Maria Assunta c'è la tomba a forma di arco, in marmo rosso di Verona, che contiene le spoglie del Poeta ricorda gli antichi sarcofagi romani. Fu eretta sei anni dopo la morte del Poeta dal genero Francescuolo da Brossano e reca la scritta dettata dallo stesso Poeta: "Frigida francisci lapis hic tegit ossa petrarce; suscipe virgo parens animam; sate virgine pace. fessaq(ue) iam terris celi requiescat in arce” che significa, “Questa pietra ricopre le fredde ossa di Francesco Petrarca, accogli, o Vergine Madre, l’anima sua, e tu, figlio della Vergine, perdona. Possa essa, stanca della terra, riposare nella rocca celeste". Meritano una visita anche l'Oratorio e la Loggia di S.S. Trinità
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Infine c'è il laghetto della Costa, che nel 2011 è stato designato sito Unesco culturale, perché sulle sue rive furono ritrovati reperti e tracce di un villaggio di palafitte di una comunità che li visse tra il 2800 ed il 1500 A.C.
Cosa fare
Il borgo di Arquà Petrarca è considerato uno dei più belli d’Italia perché passeggiando tra le vie del centro antico ci si immerge nel fascino autentico del borgo medievale. Al di là della quiete, il piccolo borgo si anima occasione di eventi culturali ed enogastronomici. Si tratta di appuntamenti che ormai sono diventati una tradizione e che celebrano i prodotti locali tipici: la giuggiola (piccolo frutto, raro e delizioso) e il famoso brodo di giuggiole, l’olio di oliva, gli eccellenti vini del territorio che accompagnano i piatti della tradizione. Abbinamenti da provare nei locali del centro e nelle caratteristiche osterie venete. La festa delle giuggiole si svolge nel mese di ottobre
Tra gli appuntamenti da non perdere, domenica 2 marzo 2025 è in programma la Festa del Mandorlo organizzata dalla Pro loco, con il mercatino per le vie del borgo, lo stand gastronomico, uno spettacolo tra musica e poesia. Nei ristoranti locali si possono assaggiare gustose ricette a base di mandorle, mentre alle 14 parte una passeggiata guidata tra i mandorli in fiore. La primavera è senza dubbio una delle stagioni più belle per una vacanza nel Parco dei Colli Euganei, magari anche in sella alle biciclettea pedalata assistita che possono essere richieste e prenotate in alcune strutture ricettive del borgo. Da qui è possibile partire per visite culturali nelle città d'arte. La vicinissima Padova con la celebre Cappella degli Scrovegni e il ciclo pittorico di Giotto, ma anche Vicenza, città del Palladio, la romantica Verona e poi naturalmente l'incantevole Venezia.
Dove dormire
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A pochi metri dalla casa che ha ospitato gli ultimi anni di Francesco Petrarca, in una dimora storica completamente ristrutturata, c'è Borgo Petrarca, un relais di charme che si ispira al poeta. Citazioni delle Epistole, del Canzoniere e del Secretum appaiono alle pareti delle 4 camere e 2 suite, tutte diverse, con arredi, curati e raffinati, dallo stile classico. Ogni stanza è contraddistinta da un colore pastello: sabbia, pesca, verde menta, rosa antico. Qui è possibile trasformare il soggiorno in un’esperienza piacevole e rilassante. Tra gli highlights di Borgo Petrarca c’è sicuramente la vista. Dalla propria camera si possono ammirare i giardini curati, le abitazioni del borgo e poi il profilo ondulato dei Colli Euganei. Lo stesso panorama si gode dalla piscina a sfioro del relais. Volendo è possibile anche godersi un aperitivo o una cenetta intima, servendosi dei locali da asporto con prelibatezze gastronomiche del posto, da consumare nella sala comune a disposizione degli ospiti, con vetrate che si affacciano sulla piscina.