Il 3 giugno è la Giornata mondiale della bicicletta: gli itinerari più belli su e giù per l’Italia

Dalle salite dolomitiche alle pedalate lungolago, oppure sulla ciclovia della musica ricordando Puccini. Le nostre proposte per un World Bicycle Day 2024 in sella

di MONICA GUERCI
3 giugno 2024

In Val d’Ega, nel cuore delle Dolomiti: dalla Latemar Ronda alla Rosadira Bike

Quand’è e qual è lo scopo della Giornata mondiale della bicicletta? Ricorre il 3 giugno, ufficialmente è stata istituita con voto unanime dell’assemblea delle Nazioni Unite il 12 aprile 2018, riconoscendo i benefici sociali e ambientali di questo mezzo di trasporto “economico, affidabile ed ecologico”.

La Giornata mondiale della bicicletta di lunedì 3 giugno 2024 è l’occasione giusta per ribadire sulla potenzialità di questo mezzo di trasporto economico e accessibile nella promozione della mobilità lenta e sostenibile, della salute, della connessione sociale. Pedalare fa bene all’ambiente e a tutte le età, un’attività regolare di moderata intensità, come può essere il camminare o appunto andare in bicicletta, ha un impatto positivo sul fisico e la salute: si riduce il rischio di malattie cardiache, ictus, il diabete. La bicicletta è anche un mezzo capace facilitare l’inclusione sociale e una cultura di pace. Perché è usata da tutti e alla portata di tutti. Ecco le iniziative per diffondere la cultura del ciclismo nella società a livello nazionale ed europeo e alcuni itinerari su due ruote lungo l’Italia per non perdere l’occasione di salire in sella.  

La Dichiarazione europea e il Manifesto del Mase con L’Eroica Montalcino

L'Eroica di Montalcino
L'Eroica di Montalcino

La bicicletta è il mezzo di locomozione più sostenibile. A dirlo arriva la recentissima Dichiarazione europea sulla mobilità in bicicletta, siglata ad aprile 2024, che con otto principi fondamentali e 36 impegni, descrive il ciclismo come una delle “forme di trasporto e attività ricreative più sostenibili, accessibili e inclusive, a basso costo e salutari, e la sua importanza fondamentale per la società e l’economia europee”. E da qualche giorno c’è anche il Manifesto del ciclismo sostenibile elaborato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) con l’Eroica Montalcino, la ciclostorica su strade bianche, che si corre ogni anno sui percorsi dell'incantevole zona a sud di Siena tra la Val d'Arbia, le Crete Senesi e la Val D'Orcia, dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 2004. Insieme all’Eroica 2024 che si è conclusa il 26 maggio, il dicastero ha stilato un manifesto in dieci punti per incentivare l’uso della bicicletta. “La bicicletta è l’esempio di economia circolare per eccellenza – si legge in testa al decalogo - e i ciclisti che pedalano per il mondo sono portatori di storie, coraggio, amore e sensibilità per l’ambiente”. “Usa la bici come stile di vita”, l’invito al punto 9. Dalla collaborazione tra Mase e L’Eroica, con quest’ultima in qualità di consulente tecnico e storico, è stato redatto inoltre uno studio sui “percorsi ritrovati”: strade rurali e bianche, viabilità dimenticata che connette ai Parchi nazionali e geominerari italiani. Oltre duecento le ciclovie mappate, che permettono di avvicinarsi alle aree protette italiane, andando alla scoperta di territori meno noti al grande pubblico.

Dalla Latemar Ronda alla Rosadira Bike

Tour in bici, Fanes - Foto di Alex Moling
Tour in bici, Fanes - Foto di Alex Moling

Paradiso degli escursionisti, la Val d’Ega (BZ), nel cuore delle Dolomiti, è un sogno anche per chi la montagna vuole conquistarla in bicicletta. In occasione della Giornata mondiale della bicicletta, l’appuntamento è con il Rosadira Bike, festival dolomitico della mountain bike che unisce il piacere delle due ruote alla meraviglia continua di un paesaggio senza eguali delle Dolomiti, dal 6 al 9 giugno 2024. Con tour guidati tra Catinaccio e Latemar, corsi e workshop, fino agli eventi (come il concerto al Lago di Carezza con Harpiano Trio il 7 giugno e l’evento “Rosegarden On Fire Night” alla Malga Franzin, con specialità culinarie, musica con The Hot Hat Blues Band e un suggestivo spettacolo di fuoco al tramonto l’8 giugno), e alle attività per bambini: la quattro giorni propone programmi che invitano a pedalare, confrontarsi, testare, osare in angoli di terra che sembrano magici.

Percorsi in bici in Val D'Ega, assistenza e servizi dedicati
Percorsi in bici in Val D'Ega, assistenza e servizi dedicati

Se le esperienze da vivere in mountain bike sono pressoché infinite, vale comunque la pena di offrire qualche consiglio, puntando l’obiettivo su opportunità imperdibili per gli amanti delle due ruote, che qui trovano assistenza diffusa e abbondanza di strutture dedicate, come noleggi, scuole, guide MTB, bikehotel, MTB tour guidati e bike park. Considerato il non plus ultra dei tour in mountain-bike tra le cime del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, la Latemar Ronda permette di pedalare attorno al maestoso massiccio roccioso del Latemar, scoprendo la montagna da ogni suo lato. Se in senso antiorario il percorso di 40 km per 1.550 metri di dislivello con partenza e traguardo a Obereggen, dopo aver conquistato ben due passi, risulta in effetti adatto soprattutto a gambe allenate e fiato preparato, in senso orario l’itinerario si presta anche alla scampagnata in famiglia, magari con e-bike, per ridurre al minimo la fatica, usufruendo anche degli impianti. In ogni caso, i rifugi disseminati lungo la strada garantiscono ristoro, specialità culinarie e viste da cartolina. Un altro itinerario su due ruote è il Giro dei masi, tra Carezza, Collepietra e Nova Levante (358) o sperimentare il Malga Laab tour a Nova Ponente, due tracciati adatti a tutti i livelli di MTB. Snodati per la maggior parte su sentieri forestali e stradine asfaltate senza grandi passaggi impegnativi, offrono una vista mozzafiato sulle vicine montagne dolomitiche come il Catinaccio, lo Sciliar e il Latemar. Se su App Store di Itunes e Android Market è possibile scaricare Val d’Ega APP, scrigno tecnologico di percorsi spettacolari per escursionisti, alpinisti e ciclisti di ogni livello, la Mountain Bike Card dà la possibilità ai biker di viaggiare sulla cabinovia Nova Levante, sulla funivia Tires, sulla cabinovia König Laurin I, sulla seggiovia Tschein, sulla cabinovia Predazzo e sulla seggiovia Gardonè e di compiere la Latemar Ronda con un unico biglietto giornaliero. Info: Val d’Ega Turismo.

La passione per la bici del resort a San Vigilio di Marebbe

Tour in bici a San Vigilio di Marebbe (BZ)
Tour in bici a San Vigilio di Marebbe (BZ)

Fresco di restyling l’Excelsior Dolomites Life Resort di San Vigilio di Marebbe (BZ), che è membro del gruppo Mountain Bike Holidays nella categoria “Elite”, dal 29 giugno torna in sella alle Dolomiti con un programma unico di tour guidati per gli appassionati delle pedalate. Dalle facili escursioni fino alle discese estreme, tutti (principianti, famiglie e pro), possono approfittare di offerte su misura ed escursioni guidate sotto l’occhio attento del proprietario Werner Call (appassionato ciclista) e delle guide certificate della Bike School San Vigilio. Di ritorno dalla giornata su due ruote, niente di meglio di una immersione nel relax tra 2500 mq di centro benessere; di un rigenerante massaggio e di un menu su misura di sportivo. Ci si può anche concedere un massaggio defaticante o un trattamento del programma “Schiena in perfetta forma” (primo e unico resort della regione professionista del benessere della schiena) nel centro benessere Castello di Dolasilla. 

L’Emilia che non ti aspetti su due ruote

L’Emilia Romagna è la terza regione italiana, dopo Veneto e Lombardia, amata dai cicloturisti. Andare alla scoperta di questa regione pedalando è possibile per ogni livello di allenamento. I percorsi per le due ruote e i servizi per i bike lover sono tanti sulle ciclabili che si snodano intorno alle montagne dell’Appennino Tosco Emiliano, fino alle strade di pianura che seguono il corso del fiume Po, agli itinerari delle città d’arte. Con Visit Emilia, la Terra dello Slow Mix, nel territorio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, ogni meta è personalizzabile e a misura di pedali, grazie alle iniziative del progetto Emilia Bike Experience che mette in rete le proposte cicloturistiche di tutto il territorio emiliano. Un mix di esperienze adatte a tutti, grandi e piccoli, da vivere in ogni stagione dell’anno. Chi predilige un itinerario che si immerge nella natura, deve seguire le Ciclovie dei Parchi e Castelli del Ducato, che uniscono 150 km, toccando le aree protette e gli splendidi castelli e borghi emiliani. Tra queste, la Ciclovia dello Stirone nel Parco regionale dello Stirone e del Piacenzano, che si snoda per 42 km seguendo l’omonimo torrente, con tappe nel borgo medievale di Vigoleno, Fidenza e le architetture liberty di Salsomaggiore Terme. La Ciclovia del Taro, nel Parco fluviale regionale del Taro, si sviluppa da Collecchio fino alla Corte di Giarola, per raggiungere il centro monastico di Oppiano, punto di sosta dei pellegrini che si muovevano a piedi lungo la storica Via Francigena. A pochi km da Parma si entra nella vegetazione del Parco regionale Boschi di Carrega fra querceti, castagneti, conifere, popolati da caprioli, picchi e tanti animali del bosco. Su due ruote tra le vette dell’Appennino emiliano.

Pedalare sulle colline e le montagne dell’Appennino

L’itinerario dell’Alta Val Parma in MTB è un sistema di 8 percorsi, tra il Parco Regionale dei Cento Laghi e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, con diversi livelli di difficoltà,  permette di scoprire il territorio scegliendo punti di partenza e tappe che toccano Calestano, Corniglio, Langhirano, Lesignano de’ Bagni, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Palanzano e Tizzano Val Parma. L’Appennino Reggiano Bike, invece, mette insieme 40 percorsi (785 kilometri, 37 percorsi di vari livelli, 15 percorsi di alta montagna) che si snodano tra i castelli delle terre di Matilde di Canossa, borghi storici, i paesaggi della celebre Pietra di Bismantova e dei Gessi Triassici, le vette del Monte Cusna e dei Laghi del Ventasso. 

Ciclovie panoramiche

I cicloturisti amano molto anche l’Albinea Bike, 4 anelli da seguire sulle colline reggiane di Albinea. E le panoramiche Ciclovie della Val Trebbia, che in particolare intorno al comune di Travo, offrono tappe irrinunciabili come le due cime che dominano la vallata: la Pietra Perduca e la Pietra Parcellara. Tra gli splendidi paesaggi della Val Nure si snodano, inoltre, gli itinerari del comprensorio outdoor Alta Val Nure Trail Valley: più di 560 km di sentieri percorribili a piedi, in mountain bike e a cavallo, attraversando paesaggi con soste nei rifugi, ristoranti e trattorie a base di prodotti di  Denominazione Comunale di Origine locali come tortelli con la coda di Vigolzone, la bortellina bettolese, la torta di patate di Farini, la torta di fichi di Albarola, ma anche la polenta e tante prelibatezze, come i Salumi Piacentini accompagnati dai Vini dei Colli Piacentini DOP.

L’Ingorda da Parma a Busseto

Parma Tour in bicicletta
Parma Tour in bicicletta

I buongustai non possono perdere i percorsi e gli assaggi della Food Valley Bike, la ciclovia che collega Parma, Città Creativa della Gastronomia UNESCO, a Busseto, per 80 km, con tappe nei luoghi di produzione dei prodotti tipici emiliani, dalla Spalla Cruda di Palasone al Culatello di Zibello DOP. Un viaggio che segue le piste ciclabili e i tracciati paralleli al Grande Fiume e attraversa i luoghi di Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi, dal Po alla Via Emilia. Scaricando l’app sul sito foodvalleybike si ottengono le indicazioni utili su tutti i siti di interesse gastronomico, ambientale e culturale, sulle attività artigianali e commerciali, i servizi per il noleggio bike, le strutture ricettive. Lungo la Food Valley Bike, l’1 giugno 2024 si svolge l’Ingorda, la pedalata assistita del buon cibo, 9 tappe gastronomiche con partenza dalla città di Parma e soste allestite lungo la ciclovia.

L’Oscar del Turismo

Ogni anno, da 9 anni, l’Oscar italiano del Cicloturismo, viene conferito alle ciclovie delle Regioni che promuovono le vacanze in bicicletta e il turismo lento. Sono le stesse Regioni a inviare al comitato organizzatore del premio le candidature delle green ways sul loro territorio. Il premio punta a incoraggiare le amministrazioni locali a valorizzare le loro eccellenti infrastrutture ciclabili e a promuovere gli investimenti nel turismo a due ruote, creando nuovi flussi turistici durante tutto l’anno. Questo tipo di turismo contribuisce al miglioramento della qualità della vita, alla conservazione del patrimonio naturale e culturale e allo sviluppo economico, sociale e turistico, generando anche nuove opportunità di lavoro. Nato nel 2015, tra i vincitori dell’Oscar negli anni ci sono l’Umbria nel 2015 con la ciclovia Assisi-Spoleto-Norcia, il Friuli Venezia Giulia nel 2016 con L’Alpe Adria, il Veneto nel 2017 con La Ciclovia dell’Amicizia, la Lombardia nel 2018 con La Ciclovia del Fiume Oglio, l’Abruzzo nel 2020 con Bike to Coast, la Calabria e la Provincia Autonoma di Trento nel 2021 con rispettivamente La Ciclovia dei parchi e Green Road dell’Acqua, l’Emilia Romagna nel 2022 con il Grand Tour della Valle del Savio, e la Toscana nel 2023 con la Ciclopedonale Puccini. Quest’anno tra le regioni che hanno presentato le proprie piste ciclabili troviamo Lazio, Veneto, Liguria, Basilicata, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e la Provincia Autonoma di Trento, premiata più volte per il suo impegno nel promuovere un tipo di turismo sempre più popolare. Il 1° giugno la proclamazione della ciclabile vincitrice dell’Oscar 2024.

La Ciclopedonale Puccini: l’Oscar 2023

L’evento di premiazione dell’Oscar italiano del Cicloturismo 2024 si svolgerà in una tre giorni tra Lucca e Viareggio, le terre di Giacomo Puccini, di cui quest’anno si celebra il centenario della morte. Da qui parte anche la Ciclopedonale Puccini, vincitrice dell’Oscar italiano del cicloturismo dell’anno scorso, percorso che si snoda tra Lucca e la Versilia e racconta la vita e i luoghi del compositore. Per questo è una ciclovia “musicata” dotata di una segnaletica dedicata che consente di ascoltare, tramite QR code, le sinfonie suggerite in alcuni punti selezionati. Si estende per 58 km da Lucca a Torre del Lago, un percorso pianeggiante e adatto a tutti, dotato di servizi di noleggio bici, punti di assistenza e di ricarica per le e-bike, fontanelle d’acqua, punti ristoro, guide per tour guidato, ecc. Ottima l’intermodalità con le stazioni ferroviarie con la possibilità di percorrere tratti in bici e ritornare in treno. La ciclovia corre sull’argine sinistro del fiume Serchio, con i rilievi preappenninici sulla sinistra e vigne, oliveti e boschi sulla destra, arrivando presso la riserva naturale dell’Oasi Lipu. Vale uno stop la visita al museo allestito nella Villa Puccini, l’abitazione in cui il compositore trascorse molti anni della sua vita.