La Statua del Cristo Redentore a Maratea? Si, esatto avete letto bene. Tutto il Mondo conosce quella di
Rio de Janeiro, simbolo del Brasile e del Sudamerica, in pochi invece sanno dell'esistenza di una simile in
Basilicata, fatta costruire da un imprenditore di
Biella, città piemontese. Il luogo è molto affollato, soprattutto d'Estate, sia per la splendida statua che per il panorama meraviglioso che si può ammirare dalla cima del Monte San Biagio.
La differenza principale
All'apparenza sembrano simili, ma ci sono alcune differenze, una in particolare molto evidente.
La statua brasiliana infatti è rivolta verso l'oceano, mentre quella italiana è rivolta verso le montagne e la Basilica di San Biagio, con l'intento di
proteggere Maratea e i suoi abitanti. Ma anche se sono diverse, sono comunque collegate! Infatti,
sono diventate "gemelle" nell'ottobre del 2021 quando l'Arcidiocesi di Rio de Janeiro e la città di Maratea hanno firmato un accordo di collaborazione.
La storia della statua
Nel 1953, il conte originario di Biella,
Stefano Rivetti di Val Cervo arrivò a Maratea per affari e rimase talmente affascinato dalla zona che decise di investirvi. Con l'aiuto di un finanziamento della Cassa del Mezzogiorno, commissionò agli artisti
Bruno Innocenti e Luigi Musumeci la realizzazione di una statua del Cristo Rendentore sul Monte San Biagio. Il luogo era stato precedentemente contrassegnato da una croce di ferro costruita nel 1907 come tributo alla resistenza locale contro l'invasione dei soldati francesi avvenuta cent'anni prima. La Croce venne poi sostituita nel 1965, quando al suo posto è stata edificata una struttura in cemento con protezione contro i fulmini, di realizzazione necessaria per via della costruzione in contemporanea della strada.
Le dimensioni
La statua di Maratea
è la seconda più grande dopo la collega di Rio de Janeiro, ed è stata realizzata in appena tre anni, dal 1963 al 1965. È alta 21 metri con un braccio di 19 metri e un volto di 3 metri. È realizzata in cemento armato ricoperto da un particolare miscuglio di cemento bianco e pregiato
marmo di Seravezza. Grazie alla sua particolare configurazione facciale,
sembra che la Statua guardi verso il mare, anche se in realtà non è così. Importante la presenza di una cavità interna utilizzata per i lavori di manutenzione sempre costanti.
I dettagli
La statua del Cristo Redentore è una meraviglia per chi la visita per la prima volta e anche per chi l'ha già vista. I suoi dettagli intricati testimoniano l'abilità e la maestria dei suoi creatori.
Partiamo dall'assenza del piedistallo: non una cosa comune. Una scelta spirituale, in quanto poggiando direttamente sul terreno, sottolinea l'umiltà di Cristo, a pari dei fedeli. Il mistero riguardo la direzione del volto è dovuto alla presenza della c
ombinazione tra mantello e braccio destro alzato, che ingannano coloro che osservano la statua dal mare. I tratti del viso di questa rappresentazione di Gesù differiscono dalla tradizione,
in quanto il Cristo è rappresentato con tratti più giovanili, come capelli corti e poca barba. La statua è davvero un'opera d'arte che unisce simbolismo religioso e creatività artistica, lasciando un'impressione duratura a tutti coloro che la osservano. Il senso di pace e umiltà che emana la statua è palpabile e serve a ricordare il potere e la grazia duraturi di Cristo.