In Basilicata nasce ArcheoXcape: è la prima escape room sulla cultura classica in Europa

Conciliare divertimento e cultura? A Baragiano si può. Il progetto ambizioso si estende su un'area di 600 metri quadri nell'Archeoparco del Basileus

di MARIAROSA MAIOLI
11 dicembre 2024
L'interno di una stanza di ArcheoXcape, la nuova escape room didattica in Basilicata

L'interno di una stanza di ArcheoXcape, la nuova escape room didattica in Basilicata

È Baragiano, comune di 2 479 abitanti in provincia di Potenza, a ospitare la prima escape room didattica d'Europa. Non solo: ArcheoXcape, questo il nome dell'iniziativa, è anche la più grande dedicata alla cultura classica. Si tratta del progetto ambizioso e unico di conciliare divertimento e cultura per valorizzare mito e arte tramite un'esperienza interattiva e multimediale. Il progetto, ideato dal sindaco Giuseppe Galizia e realizzato dall’azienda torinese Wesen, trasporta i partecipanti in un’avventura senza tempo dove mito, arte, storia e filosofia greca si apprendono tramite il gioco. Collocata all'interno del circuito dell’Archeoparco del Basileus di Baragiano, ArcheoXcape è stato inaugurato in questi giorni e si sviluppa su un'area di 600 metri quadrati: è questo l'ulteriore dettaglio che rende il progetto unico.

L'escape room è articolata in quattro “dimore” tematiche - Tempo, Vita, Arte e Anima - e composta da dodici stanze, che ricompongono, negli arredi e nella loro articolazione, i volumi di una grande casa, quella di Tibaldo Bonelli, personaggio di fantasia, archeologo e collezionista oltre che compagno dei partecipanti. Il progetto è organizzato su quattro linee di gioco, con la possibilità di gestire in contemporanea una cinquantina di persone. L'idea è stata messa a punto per diventare anche polo di attrazione a Baragiano, soprattutto per le scolaresche. In questo modo, secondo gli organizzatori, si produrrebbe un indotto crescente per la comunità locale e si creerebbero nuove opportunità di lavoro per i giovani che diversamente tendono ad allontanarsi dal paese a volte perfino dalla regione.

Ma come funziona un’escape room didattica? L’orizzonte è stimolare i partecipanti per l’acquisizione di nuove competenze e per apprendere nuovi concetti: fare didattica attraverso un’escape room significa offrire agli studenti la possibilità di prendere parte ad un percorso di apprendimento immersivo.

Come funziona l’Escape Room di Baragiano

A Baragiano le lancette del tempo torneranno fino all’Antica Grecia. Ed è probabilmente proprio a questa epoca storica che si ispirano i primi giochi di fuga: chi si ricorda il labirinto del Minotauro può immaginarselo come una forma primordiale di escape room. Le prime escape room online sono del 2000 mentre il passaggio dal mondo virtuale a quello reale avviene nel 2007 quando il giapponese Takao Kato ha pensato a una escape room fisica. Da quel momento l’idea si diffonde in tutto il paese. Ogni stanza di ArcheoXcape invita i partecipanti a esplorare temi diversi: le stanze del Tempo si compongono di cucina, dispensa e sala da pranzo che rappresentano le relazioni tra tempo e numeri, dove la sfida è disinnescare una "bomba" temporale utilizzando chiavi delle teorie pitagoriche.

Nelle stanze della Vita, ovvero il magazzino, la stanza della divinazione e l’“extramondo”, si riflettono i temi dell'amore, della speranza e della mortalità, con riferimenti agli eroi classici e alle pratiche di divinazione. Le stanze dell’Arte sono la biblioteca, la sala delle sculture e quella della musica che ospitano enigmi dedicati alle grandi opere d’arte e alla musica greca antica, dove i partecipanti devono scoprire i segreti nascosti tra testi e armonie. Infine nelle stanze dell’Anima, la camera da letto, il bagno e la cantina, i visitatori si immergono nel mondo dei miti dell’amore e della forza interiore, con spazi ispirati a figure mitiche come Amore e Psiche e Dionisio.

Le reazioni

Il sindaco di Baragiano ha commentato l'iniziativa: “Si tratta di un progetto che parte dalla volontà di rispondere all’esigenza di un approccio più moderno alla conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio - ha spiegato Giuseppe Fernando Galizia, sindaco di Baragiano - abbiamo, infatti, puntato sull’applicazione di elementi ludici a un contesto non strettamente legato al gioco, una strategia unica nel suo genere, che riteniamo vincente nella formazione, oltreché nella promozione territoriale e culturale, tanto che intendiamo far validare questo metodo didattico dall’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa del ministero dell’Istruzione”.

Per il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, “questo connubio tra tecnologia e storia va ad arricchire l’offerta dell’Archeoparco di Baragiano che ha potenzialità importanti dal punto di vista culturale e turistico. L’interattività e l’approccio immersivo dell’excape room didattica garantiscono il giusto appeal per attrarre visitatori in un viaggio esperienziale che trasmette conoscenza attraverso il gioco. Un modo innovativo e vincente per divulgare la storia e promuovere il nostro territorio”.

“Attraverso il gioco, l’apprendimento viene trasformato in un’avventura appassionante. A Baragiano il campo d’azione è la cultura greca, quindi arte, matematica, storia, mito, filosofia ... tutto ha trovato il suo posto all'interno dell’universo di Tibaldo Bonelli, l'archeologo che avrebbe potuto scoprire i tesori di Baragiano se mai fosse esistito – racconta Marta Colangelo fondatore di Wesen – le potenzialità sono infinite, per qualunque argomento e territorio può essere costruito un percorso di gioco e apprendimento, un metodo che rappresenta anche un’efficace leva di marketing territoriale e culturale”.