In Basilicata nasce ArcheoXcape: è la prima escape room sulla cultura classica in Europa
Conciliare divertimento e cultura? A Baragiano si può. Il progetto ambizioso si estende su un'area di 600 metri quadri nell'Archeoparco del Basileus
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L'interno di una stanza di ArcheoXcape, la nuova escape room didattica in Basilicata
È Baragiano, comune di 2 479 abitanti in provincia di Potenza, a ospitare la prima escape room didattica d'Europa. Non solo: ArcheoXcape, questo il nome dell'iniziativa, è anche la più grande dedicata alla cultura classica. Si tratta del progetto ambizioso e unico di conciliare divertimento e cultura per valorizzare mito e arte tramite un'esperienza interattiva e multimediale. Il progetto, ideato dal sindaco Giuseppe Galizia e realizzato dall’azienda torinese Wesen, trasporta i partecipanti in un’avventura senza tempo dove mito, arte, storia e filosofia greca si apprendono tramite il gioco. Collocata all'interno del circuito dell’Archeoparco del Basileus di Baragiano, ArcheoXcape è stato inaugurato in questi giorni e si sviluppa su un'area di 600 metri quadrati: è questo l'ulteriore dettaglio che rende il progetto unico.
L'escape room è articolata in quattro “dimore” tematiche - Tempo, Vita, Arte e Anima - e composta da dodici stanze, che ricompongono, negli arredi e nella loro articolazione, i volumi di una grande casa, quella di Tibaldo Bonelli, personaggio di fantasia, archeologo e collezionista oltre che compagno dei partecipanti. Il progetto è organizzato su quattro linee di gioco, con la possibilità di gestire in contemporanea una cinquantina di persone. L'idea è stata messa a punto per diventare anche polo di attrazione a Baragiano, soprattutto per le scolaresche. In questo modo, secondo gli organizzatori, si produrrebbe un indotto crescente per la comunità locale e si creerebbero nuove opportunità di lavoro per i giovani che diversamente tendono ad allontanarsi dal paese a volte perfino dalla regione.
Ma come funziona un’escape room didattica? L’orizzonte è stimolare i partecipanti per l’acquisizione di nuove competenze e per apprendere nuovi concetti: fare didattica attraverso un’escape room significa offrire agli studenti la possibilità di prendere parte ad un percorso di apprendimento immersivo.
Come funziona l’Escape Room di Baragiano
A Baragiano le lancette del tempo torneranno fino all’Antica Grecia. Ed è probabilmente proprio a questa epoca storica che si ispirano i primi giochi di fuga: chi si ricorda il labirinto del Minotauro può immaginarselo come una forma primordiale di escape room. Le prime escape room online sono del 2000 mentre il passaggio dal mondo virtuale a quello reale avviene nel 2007 quando il giapponese Takao Kato ha pensato a una escape room fisica. Da quel momento l’idea si diffonde in tutto il paese. Ogni stanza di ArcheoXcape invita i partecipanti a esplorare temi diversi: le stanze del Tempo si compongono di cucina, dispensa e sala da pranzo che rappresentano le relazioni tra tempo e numeri, dove la sfida è disinnescare una "bomba" temporale utilizzando chiavi delle teorie pitagoriche.
Nelle stanze della Vita, ovvero il magazzino, la stanza della divinazione e l’“extramondo”, si riflettono i temi dell'amore, della speranza e della mortalità, con riferimenti agli eroi classici e alle pratiche di divinazione. Le stanze dell’Arte sono la biblioteca, la sala delle sculture e quella della musica che ospitano enigmi dedicati alle grandi opere d’arte e alla musica greca antica, dove i partecipanti devono scoprire i segreti nascosti tra testi e armonie. Infine nelle stanze dell’Anima, la camera da letto, il bagno e la cantina, i visitatori si immergono nel mondo dei miti dell’amore e della forza interiore, con spazi ispirati a figure mitiche come Amore e Psiche e Dionisio.
Le reazioni
Il sindaco di Baragiano ha commentato l'iniziativa: “Si tratta di un progetto che parte dalla volontà di rispondere all’esigenza di un approccio più moderno alla conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio - ha spiegato Giuseppe Fernando Galizia, sindaco di Baragiano - abbiamo, infatti, puntato sull’applicazione di elementi ludici a un contesto non strettamente legato al gioco, una strategia unica nel suo genere, che riteniamo vincente nella formazione, oltreché nella promozione territoriale e culturale, tanto che intendiamo far validare questo metodo didattico dall’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa del ministero dell’Istruzione”.
Per il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, “questo connubio tra tecnologia e storia va ad arricchire l’offerta dell’Archeoparco di Baragiano che ha potenzialità importanti dal punto di vista culturale e turistico. L’interattività e l’approccio immersivo dell’excape room didattica garantiscono il giusto appeal per attrarre visitatori in un viaggio esperienziale che trasmette conoscenza attraverso il gioco. Un modo innovativo e vincente per divulgare la storia e promuovere il nostro territorio”.
“Attraverso il gioco, l’apprendimento viene trasformato in un’avventura appassionante. A Baragiano il campo d’azione è la cultura greca, quindi arte, matematica, storia, mito, filosofia ... tutto ha trovato il suo posto all'interno dell’universo di Tibaldo Bonelli, l'archeologo che avrebbe potuto scoprire i tesori di Baragiano se mai fosse esistito – racconta Marta Colangelo fondatore di Wesen – le potenzialità sono infinite, per qualunque argomento e territorio può essere costruito un percorso di gioco e apprendimento, un metodo che rappresenta anche un’efficace leva di marketing territoriale e culturale”.