Roma, 3 febbraio 2010 - "Io non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. Lo uso come antidepressivo". A parlare così è Morgan, leader dei Bluvertigo, cantautore e giudice di 'X Factor', in un'intervista choc rilasciata in esclusiva al mensile ‘Max’. Dichiarazioni che hanno scatenato un vespaio e a cui è seguita anche una smentita dell'artista e una contro-smentita della rivista. Ma soprattutto ha compromesso la partecipazione del cantautore al prossimo Festival di Sanremo.

 

Infatti il Direttore di Raiuno, Mauro Mazza, d’intesa con il Direttore Generale, Mauro Masi, dopo aver consultato il Direttore Artistico del Festival Gianmarco Mazzi, ha deciso la sua esclusione dalla 60ma kermesse dedicata della canzone italiana.

 

L'AMMISSIONE. "Ho avuto momenti di debolezza, e lo ammetto, ma sono forte della convinzione che la droga fa male, e che la vita è più bella senza droga". Con queste parole Morgan si è raccontato a Radio Gioventù, nel corso di una appassionata discussione con l’amico giornalista, direttore de 'Il Clandestino' e conduttore radiofonico di Rtl 102.5, Pierluigi Diaco, ma soprattutto con il ministro Giorgia Meloni che lo aveva aspramente criticato per le sue dichiarazioni.

 

"Sono ancora all'inizio del mio percorso di recupero dalla tossicodipendenza - racconta Morgan - ma voglio farcela, prima di tutto per mia figlia, poi per la musica che è la parte migliore di me". Alla richiesta del ministro della Gioventù di lanciare ai giovani italiani un appello forte e deciso contro la droga, il cantante ha dichiarato: "Lavorare, cantare, fare viaggi, andare in discoteca, divertirsi, fare l’amore, se si fanno senza droga, sono infinitamente più gustosi, si fanno con più gioia. E si impara il gusto della vita. Te ne accorgi se non c’è la droga nel tuo corpo".

 

Il Ministro Meloni, riferendosi al ruolo pubblico e privato del cantante, ha quindi dichiarato: "A Marco dico: facciamo il tifo per te, come per tutti coloro che si trovano nella tua situazione. A Morgan dico: oggi hai una grande opportunità, quella di passare dall’essere un cattivo maestro all’essere un esempio positivo per coloro che ti ammirano. Dipenderà dalla onestà dei tuoi comportamenti oltre che dalla saggezza delle tue parole. Spero davvero che tu possa riscattarti".

 

LE REAZIONI ALL'ESCLUSIONE DAL FESTIVAL. Il presidente della commissione per l’Infanzia, Alessandra Mussolini, in accordo con la vicepresidente Gabriella Carlucci e con Mariella Bocciardo, ha proposto che tutti i cantanti in gara al Festival di Sanremo facciano il test antidroga.


"Dopo le sue dichiarazioni - afferma Mussolini - Morgan non può partecipare al Festival di Sanremo. Chiediamo inoltre che tutti i cantanti partecipanti al Festival della canzone italiana si sottopongano ad un test anti-doping”.
“Il Festival - conclude Mussolini - è ormai un’istituzione e deve rimanere un veicolo di valori sani e trasparenti; anche la canzone italiana deve essere pulita!”.

 

Sulla stessa linea anche Dj Aniceto, membro della Consulta Nazionale degli operatori ed esperti per il Dipartimento per le politiche antidroga a Palazzo Chigi e testimonial da due stagioni di una campagna antidroga a ‘Chiambretti Night’ su Italia 1. "Sono contento per la sua esclusione. Già ieri avevo segnalato l’inopportunità di una sua presenza all’importante kermesse musicale. Ho giurato che se avessi visto Morgan al Festival di Sanremo 2010, dopo le sue esternazioni, avrei stracciato la ricevuta del pagamento al canone Rai 2010 che ho effettuato la settimana scorsa. È un segnale importante della Rai, che doveva per forza dare, visto che la televisione pubblica paga con i soldi degli italiani circa 44.000 euro a testa ad ognuno dei cantanti famosi. Ma non bisogna dare addosso solo a Morgan - poi aggiunge -. Proporrei di fare l’antidoping anche agli altri cantanti della kermesse canora. Chissà quanti si salverebbero! La musica dev’essere sempre sinonimo di vita e non di morte!".
 

"Sinceramente non conosco Morgan, ma mi pare un buon motivo per escluderlo - dice il Ministro della Difesa Ignazio La Russa ai microfoni di CNRmedia -. Ci manca solo che un cantante dica pubblicamente quanto è buona la cocaina che faccia il testimonial della cocaina allora escluderlo mi sembra il minimo".

 

"Si tratta di una decisione saggia e coraggiosa da parte della Rai. Le dichiarazioni sulla droga apparse ieri rendevano del tutto inopportuna la partecipazione del cantante a Sanremo, manifestazione come noto seguita da milioni di giovani", dice Carlo Rienzi, presidente del Codacons.

 

"Umanamente - aggiunge Rienzi - ci dispiace per l’artista, che in modo forse ingenuo non si è reso conto della gravità delle sue affermazioni, e lo invitiamo a spiegare pubblicamente ai giovani, magari proprio dai teleschermi della Rai, i rischi per la salute connessi all’assunzione di droghe, così da rettificare le gravi dichiarazioni contenute nella sua intervista e mettere la parola fine alla vicenda".

 

Il Codacons chiede infine alla Rai e all’organizzazione del Festival di rimpiazzare il posto lasciato libero da Morgan a Sanremo con uno dei cantanti inizialmente esclusi dalla commissione che ha esaminato i brani.

 

Voce fuori dal coro, invece per l'Aduc. Morgan “ha ammesso di fare ciò che fanno moltissimi italiani, tra cui anche parlamentari e dipendenti Rai - dice l’associazione dei consumatori -. I vertici della tv pubblica non mancano mai occasione di fare sfoggio di ipocrisia. Secondo i dati più aggiornati, in Europa consumano cocaina 13 milioni di persone, e l’Italia si attesta fra i maggiori consumatori del continente. Ma Morgan non è un politico, e quindi difficilmente può farla franca contro la finta indignazione di politici e dei loro sodali piazzati in aziende pubbliche sempre in cerca di rifarsi l’immagine”.


“Ecco - conclude l’Aduc - cosa è diventata la guerra alla droga in un Paese devastato da consumo, ricchissime organizzazioni criminali dedite al mercato nero creato dal proibizionismo, e da una partitocrazia che ha occupato tutto l’occupabile: un continuo esercizio di ipocrisia e censura. Ma davvero si è convinti di non coprirsi di ridicolo con queste operazioni da polizia morale iraniana?”.

 

Decisamente conto la decisione della Rai, invece, Claudia Mori. "Penso che l’esclusione di Morgan dal Festival di Sanremo sia sbagliata", ha detto la giurata dell’ultima edizione di 'X Factor' a fianco dello stesso Morgan e di Mara Maionchi.

 

"E’ chiaro che drogarsi è una delle cose più brutte e sbagliate, ma lo sanno anche i ragazzi e gli stessi che si drogano che la droga fa male - prosegue la produttrice e moglie di Adriano Celentano -. Non mi piace tutta questa alzata di scudi che dà molto l’idea dell’ipocrisia, e poi non serve fatta in questa maniera. Non c’è dietro un ragionamento. Potrebbe essere una delle rare occasioni per fare un ragionamento più profondo sul perché tanta gente e tanti ragazzi si drogano. Ci sarà un problema, bisogna curare il motivo per cui avvengono certe cose e non solo la malattia".

 

"L’esclusione - ha spiegato - non fa altro che, ipocritamente, far sentire dalla parte giusta e allinearsi con il regime politico e questo allinearsi col regime politico non mi piace". Claudia Mori ha poi ribadito che, a suo giudizio, quello di Morgan è una sorta di "grido di dolore e di aiuto, e che aiuto gli si dà cacciandolo, sbattendolo in mezzo ad una strada? ‘’Quando una persona è in difficolta’ credo che la si dovrebbe aiutare - ha concluso Claudia Mori -. L’emarginazione non serve ed è sbagliata. Questo è ciò che penso".