Roma, 24 novembre 2024 – La morte del rabbino Tzvi Kogan, 28 anni, trovato cadavere negli Emirati, tre giorni dopo la sua scomparsa (giovedì ad Abu Dhabi) getta benzina sul fuoco dell’antisemitismo, con il ministro della Difesa Katz che parla di “crimine terroristico antisemita codardo e spregevole” e promette che non rimarrà impunito. Le autorità israeliane hanno rinnovato l'avvertimento agli israeliani di evitare tutti i viaggi non essenziali nel Paese del Golfo e hanno consigliato ai cittadini già presenti di prendere ulteriori precauzioni.
Chi era
Ventotto anni, Tzvi Kogan aveva doppia cittadinanza israeliana e moldava ed era sposato da sei mesi. Era un emissario di Chabad Lubavitch, un movimento chassidico ultra-ortodosso con un impegno missionario globale volto a rafforzare l'identità ebraica e ad avvicinare gli ebrei alla loro fede. Viveva ad Abu Dhabi dal 2020, da quando Israele ha normalizzato i legami con gli Emirati Arabi Uniti. Gestiva un supermercato kosher. Era parente del rabbino Gavriel Holtzberg, assassinato insieme alla moglie in un attacco terroristico alla Nariman Chabad House di Mumbai nel 2008, secondo quanto riferisce Channel 12 news.
Il rapimento
Kogan è scomparso giovedì scorso ad Abu Dhabi, come riportato da Jerusalem Post. La sua auto è stata scoperta in una città a circa un'ora e mezza da Dubai, come ha riferito Ynet. Le autorità sospettano che sia stato rapito da tre cittadini uzbeki che sono poi fuggiti in Turchia. Le autorità degli Emirati hanno osservato un'estrema discrezione riguardo a questo omicidio sul quale non hanno commentato. Ieri avevano dichiarato di aver "avviato immediatamente le operazioni di ricerca" per trovare il religioso.
La pista iraniana
Secondo le informazioni in possesso di Israele, come riportato da Jerusalem Post, Kogan potrebbe essere stato sotto sorveglianza iraniana. Nell'annuncio del ritrovamento Israele ha denunciato un "atto atroce di terrorismo antisemita" che ha suscitato forte indignazione nel Paese. Il corpo di Tzvi Kogan, scomparso è stato trovato senza vita dalle autorità emiratine, hanno riferito l'ufficio del Primo Ministro e il Ministero degli Affari Esteri israeliano. "Lo Stato di Israele utilizzerà tutti i mezzi a sua disposizione per garantire che sia fatta giustizia e che i responsabili della sua morte rispondano le loro azioni", hanno affermato in una dichiarazione congiunta.
L’indagine del Mossad
Il Mossad, il servizio di intelligence straniero israeliano, ha aperto un'indagine, e il primo ministro Benjamin Netanyahu, ha già evocato la pista "terroristica", senza fornire però alcun dettaglio. Gli Emirati Arabi Uniti sono uno dei Paesi arabi che hanno normalizzato le relazioni con Israele grazie agli Accordi di Abraham del 2020, promossi da Donald Trump durante il suo primo mandato alla Casa Bianca. Il Ministero degli Affari Esteri moldavo ha dichiarato di essere in contatto con le autorità degli Emirati "per chiarire le circostanze di questo caso", riferendosi alla scomparsa, quando ancora non era arrivata la notizia della morte del rabbino.