
Mark Zuckerberg e la moglie Priscilla Chan al pranzo in onore del presidente Trump, appena insediato (Afp via Ansa)
Washington, 3 aprile 2025 – Non stupisce tanto il prezzo dell’ultimo affare immobiliare di Mark Zuckerberg, quanto la location. Il Ceo di Meta ha comprata una villa a Washington, ‘capitale’ politica degli States che ospita la Casa Bianca. E’ lui infatti il misterioso acquirente di una residenza da 1.400 metri quadrati (costo 23 milioni di dollari) nel quartiere super lusso Woodland Normanstone, vicino alla Cattedrale e alla casa del vice presidente JD Vance.
La notizia della compravendita – la terza più costosa nella storia della città – era circolata già i primi di marzo. Ma i dettagli erano avvolti dal segreto. Compresa l’identità del buyer. A fare lo scoop ieri è stato Politico che ha raccontato come lunedì scorso nei dintorni della villa ci fosse un certo movimento. Contemporaneamente i siti di tracciamento dei voli registravano l’atterraggio del jet privato di Zuckerberg all’aeroporto di Dulles. Due più due in genere fa quattro. Un portavoce di Meta ha poi confermato a Politico che “Mark e Priscilla hanno acquistato una casa a (Washington) D.C”.
Dalla Silicon Valley – dove c’è il quartier generale di Meta e dove abitano gli Zuckerberg – al Maryland ci sono parecchie ore di volo. A prima vista niente in particolare porta gli affari del Ceo, a Washington. E’ vero che l’ad di Meta possiede già immobili a Lake Tahoe e Hawaii – per citarne due – oltre che a Palo Alto, in California. Ma l’investimento a Washington sembra frutto di un altro tipo di logica.
I professionisti del settore immobiliare raccontano dell'improvviso aumento delle transazioni di fascia alta a Washington – riporta sempre Politico – . Dicono che il nuovo interesse per la città da parte di Ceo e gli investitori riflette la cultura della seconda amministrazione Trump che preferisce gli incontri di persona. Del resto anche Meta non nasconde che il ‘pied à terre’ “consentirà a Mark di trascorrere più tempo a Washington mentre Meta continua a lavorare su questioni politiche relative alla leadership tecnologica americana”. Insomma, per bussare alla porta di Trump e garantirsi un posto al sole, serve esserci.
Hotel o resort in affitto non sono apparse le migliori soluzione a Zuckerberg: una casa privata è più sicura, comoda e tutto sommato più conveniente.