Venerdì 10 Gennaio 2025
ALESSANDRO D’AMATO
Esteri

Zelensky vieta negoziati di pace con Putin: decreto blocca trattative tra Russia e Ucraina

Il decreto di Zelensky impedisce negoziati con Putin, ostacolando il cessate il fuoco proposto da Trump.

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, 46 anni, alla cerimonia della rinascita di Notre Dame, sabato sera, a Parigi

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, 46 anni, alla cerimonia della rinascita di Notre Dame, sabato sera, a Parigi

È Kiev che impedisce i negoziati di pace tra Russia e Ucraina. E lo dimostra il decreto di Volodymyr Zelensky in cui si vietano le trattative con Vladimir Putin. Una legge che il presidente dell’Ucraina ha ratificato il 4 ottobre 2022 dopo la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale. Nel testo viene affermata "l’impossibilità di intrattenere negoziati con il presidente della Federazione Russa". E secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov per questo è impossibile rispondere all’invito a un cessate il fuoco immediato del neo-presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

LE CONDIZIONI DI PUTINLa dichiarazione di Peskov è un modo per rilanciare la palla dell’iniziativa per la tregua e per la pace nel campo avverso. Anche perché il Cremlino l’ha accompagnata ricordando che gli eventuali negoziati dovranno tenere conto delle "realtà che emergono dal terreno". Ovvero delle conquiste dell’Operazione Speciale lanciata da Putin nel febbraio 2022 e che oggi vede l’esercito di Mosca aver conquistato territori nelle quattro regioni parzialmente occupate. La posizione dello Zar per ora non cambia: vuole il ritiro degli ucraini e la rinuncia ufficiale a entrare nella Nato. "Leggiamo con attenzione la dichiarazione del presidente eletto degli Stati Uniti, rilasciata dopo un incontro a Parigi con Macron e Zelensky", ha detto Peskov.

I NEGOZIATI"Il presidente Putin ha ripetutamente affermato che la Russia è aperta ai negoziati sull’Ucraina e accoglie con favore le iniziative di pace provenienti principalmente dai Paesi del Sud del mondo", ha ricordato che "è l’Ucraina che ha rifiutato e continua a rifiutare i negoziati. Le condizioni per la cessazione immediata delle ostilità sono state stabilite dal presidente Putin nel giugno di quest’anno nel suo discorso al ministero degli Esteri russo". Dopo l’incontro con Trump invece Zelensky ha scritto un lungo post su X in cui ha detto di "conoscere bene Vladimir: è dipendente dalla guerra". Secondo il presidente ucraino le uniche cose che teme Putin "sono l’America e l’unità globale", perché "ha iniziato la sua carriera con una guerra brutale contro la Cecenia e ha costantemente alimentato altre guerre. Può essere fermato solo dalla forza".

IL PRESIDENTETrump invece ha parlato sul suo social Truth, sollecitando la fine della "follia" della guerra e ricordando che la Russia "600mila soldati morti o feriti in una guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare e che potrebbe andare avanti all’infinito. Allo stesso modo, Zelensky e l’Ucraina vorrebbero fare un accordo e fermare la follia. Hanno perso in modo ridicolo 400.000 soldati e molti più civili". Poi l’invito: "Dovrebbe esserci un cessate il fuoco immediato e dovrebbero iniziare i negoziati. Troppe vite sono state sprecate inutilmente, troppe famiglie sono state distrutte e, se continua così, può diventare qualcosa di molto più grande e di molto peggiore. Conosco bene Vladimir. È il momento di agire. La Cina può aiutare. Il mondo sta aspettando!". Gli Stati Uniti hanno intanto annunciato un nuovo pacchetto di assistenza alla sicurezza per l’Ucraina da 988 milioni di dollari prima del suo insediamento. In un’intervista ad Abc il tycoon ha fatto sapere che "è possibile" che la sua amministrazione riduca gli aiuti all’Ucraina.