Roma, 20 febbraio 2024 - L'account 'X' di Yulia Navalnaya è stato sospeso per la violazione delle regole del social e dopo meno di un'ora è stato riattivato. Aprendolo si leggeva: "Account sospeso, sospendiamo gli account che violano le Regole di X". Ora il primo post è quello della madre di Alexei Navalny con l'appello a Putin perché il corpo dell'oppositore venga consegnato alla famiglia.
Dopo la riattivazione è arrivata la spiegazione di X, che in una nota ha parlato di un errore che, appena scoperto, è stato corretto. "Il meccanismo di difesa contro la manipolazione e lo spam della nostra piattaforma ha erroneamente segnalato che yulia_navalnaya violava le nostre regole. Abbiamo immediatamente ripristinato l'account appena ci siamo resi conto dell'errore".
Il post in cui definisce “assassino” Putin
La causa del blocco temporaneo in realtà potrebbe essere ricercato nel penultimo post della vedova del dissidente, in cui la Navalnaya ha risposto in maniera dura alle parole del portavoce del Cremlino. Dmitry Peskov aveva definito le accuse della donna, di un coinvolgimento del presidente russo Vladimir Putin nella morte del marito, "assolutamente infondate" e rozze.
Quindi la Navalnaya aveva risposto ''non mi interessa come commenta le mie parole l'addetto stampa dell'assassino''. E ribadito la richiesta già fatta da lei e dalla madre di Navalny: "Restituite il corpo di Alexei e lasciate che sia sepolto con dignità, non impedite alla gente di salutarlo". E a detta di X qualcuno ha segnalato come spam.
L’appello a Putin della madre di Navalny
Oggi la mamma di Aleksey, Lyudmila Navalnaya, fuori dalla prigione dove l'oppositore è deceduto in Siberia ha registrato un video in cui ha lanciato un appello al presidente russo Vladimir Putin: "È il quinto giorno che non riesco a vederlo. Non mi daranno il suo corpo e non mi diranno nemmeno dov’è. Parlo a te, Vladimir Putin. La soluzione di questa questione dipende esclusivamente da te. Fammi vedere finalmente mio figlio. Ti chiedo di consegnarmi immediatamente il corpo di Aleksey in modo che possa seppellirlo".
Musk e Putin
Continua così l'atteggiamento ambiguo di Elon Musk verso Vladimir Putin. Il miliardario all'inizio della guerra in Ucraina ha fornito il sistema di comunicazione satellitare Starlink a Kiev, per poi però oscurarlo sulla Crimea con la scusa di "evitare la Terza guerra mondiale", infine di recente essere accusato di averlo ceduto anche a Mosca, accusa respinta. Inoltre Musk sembra aver fatto sua la soluzione di Mosca per la pace: la guerra va avanti perché l'Occidente aiuta Kiev. Infatti secondo il miliardario l'Ucraina potrebbe cedere dei territori alla Russia per far finire la guerra, ed è contrario al nuovo disegno di legge del Senato Usa per fornire ulteriori 60 miliardi di dollari in aiuti. "Questa spesa non aiuta l'Ucraina. Prolungare la guerra non li aiuta", aveva spiegato. In passato poi sullo stesso tema aveva attaccato direttamente il presidente Volodymyr Zelenskyj, rappresentato molto teso in un fotomontaggio, scrivendo: "Quando sono passati cinque minuti da quando avete chiesto miliardi di dollari in aiuti".
Infine il 12 febbraio, durante uno "spazio" organizzato sul suo social network X, il miliardario americano ha affermato che non c'è "nessuna possibilità" che il presidente Putin perda la guerra. Lo stesso Putin, durante l'intervista con il giornalista Tucker Carlson, ex volto trumpiano di Fox News, ha definito Musk come una "persona eccezionale" e un uomo d'affari la cui azienda SpaceX è diventata un attore importante nel settore del trasporto spaziale.