Roma, 13 gennaio 2024 – Nuovo raid aereo degli Stati Uniti contro un altro sito controllato dagli Houthi nello Yemen, che secondo quanto riferito, metteva a rischio il transito delle navi mercantili nel Mar Rosso. L'attacco è stato effettuato dalla nave da guerra statunitense Uss Carney utilizzando missili Tomahawk, ha affermato il Comando Centrale degli Stati Uniti. Si è trattato di "un'azione progettata per ridurre la capacità degli Houthi di attaccare navi marittime – spiega il Centcom in una nota – comprese le navi commerciali".
Se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Qn clicca qui
Le ultime news in diretta
"Siamo sulla strada della vittoria e non ci fermeremo finché non avremo raggiunto la vittoria. Non faremo compromessi e non ci fermeremo", ha ribadito oggi il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una conferenza stampa alla vigilia del centesimo giorno di guerra contro Hamas.
Un nuovo attacco oggi ha colpito una città portuale dello Yemen, Hodeida, controllata dagli Houthi. "È stato colpito il sito da cui è stato lanciato un razzo degli Houthi, alla periferia di Hodeida", hanno riferito io ribelli yemeniti, aggiungendo che non è chiaro se l'attacco provenisse dal mare o dall'aria.
Secondo il Wall Street Journal Israele ha informato il Cairo che sta programmando il lancio di un'operazione militare per prendere il controllo della frontiera tra Gaza e l'Egitto stesso. Sia fonti israeliane che egiziane hanno confermato che Tel Aviv prenderebbe il controllo del valico di frontiera di Rafah e schiererebbe forze lungo il cosiddetto 'Corridoio Filadelfia' che separa l'Egi
tto da Gaza.
I ribelli yemeniti Houthi hanno diffuso un video che simula un attacco contro una comunità israeliana, simile a quelli condotti da Hamas il 7 ottobre. Nel video, diffuso su X dall'emittente pubblica israeliana Kan, il commando dei miliziani filo-iraniani entrano in un edificio dopo aver preso d'assalto il finto villaggio. Uno spara a un poster del primo ministro Benyamin Netanyahu. Due finti ortodossi vengono presi in ostaggio prima di far saltare in aria il modello.
Dopo l'attacco a Israele del 7 ottobre la Cia avrebbe creato una task force per raccogliere informazioni di intelligence utili a localizzare i leader di Hamas a Gaza e gli ostaggi israeliani. La notizia riportata dal New York Times arriverebbe direttamente da fonti dell'amministrazione Biden.
"Non è arrivata nessuna pressione da parte statunitense, siamo stati informati dagli Stati Uniti con largo anticipo - ribadisce il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante un evento di Forza Italia a Bologna - Non c'è stato nessun diniego e abbiamo sempre dato il nostro sostegno politico alla difesa della libera circolazione mercantile del Mar Rosso". La risposta giunge dopo le voci riguardo alla presunta pressione internazionale per far coinvolgere l'Italia nel conflitto in Yemen. Infatti, per prendere parte a una missione internazionale, serve un voto del Parlamento: "Noi non potevamo neanche volendo partecipare ad una missione militare decisa in tempi molto rapidi da Usa e Gb", ha spiegato il ministro, pur sottolineando che si tratti di un'"azione assolutamente legittima", poiché "basata anche sua una decisione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu". Tajani ha infine auspicato un allargamento dei compiti dell'operazione Atalanta nel mar Rosso, che vede anche la partecipazione dell'Italia: "Oggi sono legati soprattutto alla lotta alla pirateria, ma si possono allargare alla Difesa di altro tipo"
Il vicesegretario del gruppo, Nasreddin Amer, ha dichiarato che i raid aerei effettuati nella notte da parte degli Stati Uniti non hanno causato nessun morto, né perdite materiali, ma la risposta sarà "forte ed efficace", ha ammonito.
Il ministero della Sanità di Hamas riporta almeno 60 morti nei raid lanciati dall'esercito israeliano nella scorsa notte. Secondo un corrispondente dell'Afp, pesanti bombardamenti avrebbero avuto luogo nella parte meridionale della Striscia, seguiti anche da una serie di attacchi nelle prime ore della mattina. Il tutto ha causato l'interruzione dei servizi di telecomunicazione.
Gli attacchi statunitensi nello Yemen, incluso quello della notte scorsa contro una base militare a Sanaa, non hanno avuto un impatto significativo sulle capacità degli Houthi di continuare a impedire alle navi commerciali di passare attraverso il Mar Rosso e il Mar Arabico: lo ha affermato il portavoce degli Houthi, Mohammed Abdulsalam, come riportano i media internazionali. Un funzionario degli Houthi, Nasruldeen Amer, ha affermato ad Al Jazeera che non ci sono stati feriti nell'ultimo attacco e ha promesso una "risposta forte ed efficace": "Non ci sono stati feriti, né perdite materiali né umane", ha detto.
I raid aerei degli Stati Uniti hanno colpito Sana'a, la capitale dello Yemen. E' quanto sostiene la televisione al-Masirah gestita dagli Houthi. "Il nemico anglo-americano sta prendendo di mira la capitale Sana'a con una serie di attacchi aerei", ha annunciato questa mattina. Gli Houthi hanno aggiunto che è stata colpita la base dell'aeronautica Al-Dailami a Sana'a
L'esercito americano ha colpito un altro sito controllato dagli Houthi nello Yemen, ritenuto una minaccia per le navi commerciali nel Mar Rosso. Lo hanno rivelato fonti dell'amministrazione statunitense prima dell'ufficializzazione della nuova azione militare dopo quella di venerdì, che ha colpito 28 località e più di 60 obiettivi. Secondo due funzionari, gli Stati Uniti hanno stabilito che una installazione radar rappresentava ancora una minaccia per il traffico marittimo.