Roma, 23 marzo 2025 - Vladimir Putin “non è una cattiva persona, è molto intelligente”. Lo sostiene Steve Witkoff, inviato speciale della Casa bianca per il Medio Oriente. Particolarmente in auge alla Casa Bianca, il funzionario americano sta avendo un ruolo importante anche per le trattative di pace in Ucraina.
In un’intervista a Fox, alla vigilia dei colloqui Usa-Russia in Arabia Saudita, Witkoff si è detto convinto che Putin “non voglia conquistare” tutto il Vecchio Continente. Interpellato su come si possa essere certi che lo zar non spingerà oltre i suoi confini se gli verranno concessi dei vantaggi, l’inviato di Trump ha risposto: "Semplicemente non credo che voglia conquistare tutta l’Europa. E' una situazione molto diversa da quella della Seconda guerra mondiale".

Quindi le critiche al piano del premier britannico Keir Starmer e di altri leader europei che prevede una forza internazionale a sostegno di un cessate il fuoco in Ucraina. Per Witkoff è solo “una posa, un atteggiamento", dal momento che non “c’è necessità” di un dispiegamento di forze europee per garantire la sicurezza.
Il focus dell’inviato di Trump è già su domani, quando inizieranno le trattative in Arabia Saudita da cui si attende “progressi” verso un cessate il fuoco tra Ucraina e Russia. “Penso che lunedì in Arabia Saudita vedrete dei veri progressi, in particolare per quanto riguarda un cessate il fuoco nel Mar Nero sulle navi tra i due paesi. E da lì si passerà naturalmente a un cessate il fuoco completo".
In serata, mentre è in corso l’incontro tra le delegazioni di Usa e Kiev a Riad, parla direttamente Donald Trump. Intervistato dal canale sportivo Usa Outkick ribadisce che “Non c’è qualcun altro al mondo che possa fermare (la guerra in Ucraina), tranne me”.
Il Cremlino
Parallelamente all’intervista di Witkoff, viene diffusa quella del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, al canale Vgrt. Il braccio destro dello zar non esclude ci siano stati altri contatti tra Vladimir Putin e Donald Trump oltre alle telefonate del 12 febbraio e del 18 marzo scorsi. "Vi informiamo delle conversazioni che conosciamo, ma non possiamo escludere tutto il resto", le sue parole.
Peskov cerca di smorzare le aspettative sui colloqui di domani, sottolineando che al centro dei negoziati con gli Usa (che lui si attende “difficili”) ci sarà la ripresa dell’accordo sui cereali del Mar Nero. Le trattative per porre fine al conflitto “sono solo all’inizio”, rimarca Peskov.
Che non perde l’occasione per attaccare l’Europa che invece di “eliminare” le cause della guerra, “le moltiplica”. Dice il portavoce del Cremlino: "Da una parte, l'Europa dovrebbe essere sinceramente interessata alla pace. Invece adesso parla di guerra e persegue la militarizzazione". Il riferimento al piano per la difesa comune europea è palese. “Se non si affrontano le cause, è impossibile fermare la guerra”, sostiene, mentre “l'Europa sta discutendo il potenziale dispiegamento di contingenti della Nato in Ucraina".