Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Wagner, Prigozhin attacca il Cremlino: “Non c’era motivo di invadere l’Ucraina, potevamo trattare con Zelensky”

Il capo di Wagner è in aperto scontro con i vertici militari russi, in particolare con il ministro della Difesa Shoigu. Ma così smentisce anche il presidente Putin. Crosetto: "Prigozhin ha squarciato velo di omertà russo"

Roma, 23 giugno 2023 - L'esercito russo è come una bolla d'aria esplosa in nulla con l'invasione dell'Ucraina, operazione militare che non aveva una giustificazione reale. Ormai è guerra aperta tra le fila russe con il fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, che attacca quasi regolarmente l'Armata di Mosca e il suo acerrimo rivale, il generale e ministro della Difesa Sergei Shoigu. Affermazioni sempre più pesanti, e che questa volta sembrano andare contro anche all'amico e benefattore Vladimir Putin, che solo pochi giorni fa invece aveva parlato di fallimento della controffensiva di Kiev e di perdite quasi "catastrofiche" per il nemico.

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Soldati ucraini del 42th Battaglione, 57esima Brigata nel Donetsk
Soldati ucraini del 42th Battaglione, 57esima Brigata nel Donetsk

“Mosca mentì su intenzioni di Kiev”

Prigozhin invece ha negato tutto, affermando il contrario, e per la prima volta mettendo in dubbio le principali motivazioni portate da Mosca a livello internazionale per giustificare la guerra in Ucraina. Per lo chef di Putin in realtà sarebbe stato possibile negoziare con Volodymyr Zelensky ed evitare il conflitto, ma i vertici del Cremlino non vollero, ingannando così il proprio popolo. Secondo Prigozhin soprattutto Mosca mentì quando accusò Kiev di progettare un'offensiva sui territori controllati dalla Russia nell'Ucraina orientale. "Non è successo nulla di straordinario alla vigilia del 24 febbraio" 2022 (Giorno dell’invasione, ndr), ha detto il capo di Wagner, e ha aggiunto "il ministero della Difesa sta cercando di ingannare l'opinione pubblica e il presidente, raccontando la storia che ci sono stati livelli folli di aggressione da parte ucraina e che ci avrebbero attaccato insieme all'intero blocco della Nato". Ma la realtà è differente infatti "Kiev non ha bombardato il Donbass per 8 anni, solo le posizioni russe. E l'operazione speciale è stata avviata per un motivo completamente diverso''.

La strategia di Prigozhin

Questo ennesimo sfogo, attacco, o piano ben studiato per chissà quali fini politici di Pigozhin, è stato pubblicato su Telegram e riproposto in più video dal consigliere del ministero dell'Interno ucraino, Anton Gerashchenko. Il consigliere ucraino ha fatto notare che il leader di Wagner nel video ha affermato di aver iniziato ad addestrare i mercenari già alla fine di febbraio del 2022 perché il "secondo esercito del mondo" stava subendo "vergognose sconfitte". Che ci siano lotte intestine nell'entourage del presidente russo lo sostengono vari analisti, e le continue uscite di Prigozhin lo confermerebbero. Secondo Nigel Gould-Davies, senior fellow per la Russia e l'Eurasia presso l'International Institute for Strategic Studies e redattore del suo Strategic Survey, Putin nonostante ciò non sembra stia perdendo di influenza, anche se "ci sono crescenti segni di profonda disfunzione, ansia, preoccupazione per la guerra e problemi reali nello schierare le risorse necessarie per combatterla efficacemente".

“Shoigu e Putin ingannano russi su controffensiva”

Secondo il capo del gruppo paramilitare il ministro Shoigu e il presidente Putin "Stanno ingannando il popolo russo" anche adesso, sull'andamento della controffensiva ucraina: "enormi aree sono state consegnate al nemico" con le truppe ucraine che stanno per attraversare il fiume Dnipro, sulla linea del fronte. "Un giorno la Russia si sveglierà e scoprirà che anche la Crimea è stata consegnata a Kiev", ha aggiunto Prigozhin. Soprattutto l'esercito russo sarebbe 'scoppiato' nell'Ucraina meridionale e orientale. "L'Armata si sta ritirando nelle aree di Zaporizhzhia e Kherson, le forze armate ucraine stanno spingendo", aveva detto Prigozhin in un'intervista sempre su Telegram. "Lo stesso sta accadendo a Bakhmut, il nemico penetrerà sempre più in profondità nella nostra difesa".

“Shoigu e Gerasimov colpevoli di genocidio”

Prigozhin aveva anche pensato a denunciare al Comitato investigativo della Federazione Shoigu e il capo di Stato maggiore, Valeri Gerasimov, per "genocidio del popolo russo". Infatti secondo il leader di Wagner Shoigu e Gerasimov "devono essere ritenuti responsabili del genocidio del popolo russo, dell'assassinio di decine di migliaia di cittadini russi e del trasferimento dei territori russi al nemico".

Wagner non firmerà mai il contratto con la Difesa

Tra i motivi della 'ribellione' di Prigozhin c'è anche la richiesta del ministero della Difesa russo fatta alle formazioni paramilitari di firmare un contratto che le leghi all'esercito regolare. Oltre 20 gruppi di volontari privati che combattono in Ucraina hanno aderito e si sono messi alle dipendenze del ministero della Difesa, ma non Wagner, infatti Prigozhin già una settimana fa aveva respinto la richiesta affermando che "nessuno dei combattenti di Wagner è pronto a seguire la strada della vergogna".

Gerashchenko: “Putin cosa farà?”

Anton Gerashchenko quindi si chiede perché Putin tace di fronte alle frasi provocatorie di Prigozhin? E la risposta è che il presidente russo stia valutando il suo interesse e presto ci saranno nuove nomine o misteriosi "incidenti", facendo riferimento ai tanti esponenti russi e vip 'scomodi' morti di recente in strani incidenti. "Come diceva Cecov: 'se nel primo atto c'è una pistola appesa al muro, all'ultimo atto deve servire per sparare', e sembra che uno 'sparo' arriverà presto", ha concluso Geraschchenko.

Crosetto: "Prigozhin ha squarciato velo di omertà"

Il ministro della difesa Guido Crosetto ha commentato con la stampa le rivelazioni di Yevgeny Prigozhin dopo l'incontro con il suo omologo Lloyd Austin al Pentagono. Secondo Crosetto il capo della Wagner "ha aperto una ferita nella narrativa russa, ha squarciato un velo di omertà e di disinformazione". Aggiungendo: "È un elemento di rottura in quello che finora sembrava un monolite russo".