Roma, 5 giugno 2023 - Dalle mine sul tragitto alle sparatorie, ormai la tensione tra Wagner ed esercito regolare russo è esplosa in scontro quasi aperto. L'ultimo episodio ha visto i mercenari di Yevgeny Prigozhin bersagliati da colpi di fucile esplosi al loro indirizzo dalla 72/a Brigata fucilieri motorizzata. Per tutta risposta le truppe paramilitari hanno catturato il tenente colonnello che guidava i fucilieri. Il fatto è avvenuto il 17 maggio nella regione di Semigorye, vicino a Bakhmut, ed è stato reso noto solo oggi. Ma che le cose non funzionassero più tra soldati russi e mercenari era già stato chiarito da un altro episodio, denunciato dallo stesso Prigozhin: i militari regolari russi avrebbero anche minato la strada che i Wagner utilizzavano per ritirarsi da Bakhmut, venerdì scorso.
Il fatto del 17 maggio è stato descritto sul canale Telegram del servizio stampa del capo della compagnia privata: i Wagner, dopo l'attacco dei russi, avrebbero risposto al fuoco e catturato il loro comandante, il tenente colonnello Roman Venevitin. Lo stesso Venevitin in video ha confessato di aver ordinato ai suoi uomini di sparare contro i mercenari per "antipatia personale" e di averlo fatto da ubriaco. Il Cremlino non ha ancora commentato l'episodio.
E qualcuno pensa che siano tutti segnali del possibile crollo della Russia, avviata a una guerra civile. Primo tra tutti consigliere del ministero dell'Interno ucraino, Anton Gerashenko, che su Telegram ha previsto il collasso del governo di Putin: "Sono tempi straordinari quelli in cui viviamo. Stiamo assistendo con i nostri occhi a come il governo russo stia iniziando a crollare. Non silenziosamente, ma con un forte fragore della sua massiccia carcassa arrugginita. Sarà una guerra civile". Gerashenko ha spiegato: "Con aerei e missili e sotto la guida di due idioti, l'esercito russo non è in grado di tenere testa ai volontari della Rdk (il Corpo dei Volontari russi, ndr) e della Legione Libertà della Russia. In aiuto al (ministro della Difesa russo Serghei) Shoigu e (al capo dello Stato Maggiore dell'Esercito, il generale Valery) Gerasimov, come Cip e Ciop, arrivano (il fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny) Prigozhin e (il comandante ceceno Ramzan) Kadyrov, pronti a spostare le loro bande nella regione di Belgorod".
Concludendo con un quadro ancora più inquietante: Mosca potrebbe finire in mano a i Wagner e ai militari di Kadyrov. "Da qualche parte siede un triste (nazionalista russo Igor 'Strelkov') Girkin il pistolero e immagina come i 'wagnerianì marcino in colonna verso la regione di Belgorod, ignorando gli ordini del ministero della Difesa della Federazione Russa.... Lungo la strada si impadroniscono dei depositi di munizioni. Dopo aver raso al suolo la regione di Belgorod, i prigozhiniani e/o i kadyroviti decideranno che è giunto il momento di difendere Mosca dagli attacchi dei droni e partiranno alla volta della capitale. A cosa può portare tutto ciò? Non lo sappiamo, ma lo osserveremo con curiosità".