Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Mangia le vongole trovate in spiaggia e si sveglia paralizzata

Ha rischiato di morire Kim Taia, la neozelandese intossicata dai bivalvi raccolti al mare e poi cucinati: è viva grazie all'antidoto

Vongole raccolte in spiaggia (Ansa)

Vongole raccolte in spiaggia (Ansa)

Roma, 31 agosto 2022 - Mangia delle vongole raccolte in spiaggia e si risveglia paralizzata, è accaduto alla neozelandese Kim Taia, che ha raccontato la sua disavventura ai quotidiani locali. Kim è rimasta vittima della saxitossina, o SXT, una biotossina presente in alcune alghe di cui si nutrono i bivalvi come le vongole. Questa biotossina, che può arrrivare ed essere mortale per l'uomo, colpisce il sistema nervoso paralizzando i muscoli e provocando formicolio su tutto il viso. 

Taia fortunatamente ha chiesto aiuto in tempo. I dottori l'hanno salvata somministrandole un antidoto dopo 12 ore di agonia in cui, scrivono i taloid britannici, la donna si sentiva stordita e non riusciva a parlare e respirare, vittima della sindrome da molluschi bivalvi: PSP, acronimo di "Paralityc Shellfish Poisoning".

Taia due giorni prima si era recata sulla spiaggia di Little Waihi Beach in Nuova Zelanda. Là, durante una passeggiata, aveva raccolto alcune vongole. Giunta a casa la sera le aveva cucinate e mangiate. Ma la mattina seguente la brutta sorpresa, Taia si è resa conto che non stava bene, che stava perdendo la sensibilità agli arti inferiori, tanto che quando è stata ricoverata era ormai paralizzata.