Bruxelles, 19 febbraio 2024 – Ursula von der Leyen in campo per un secondo mandato alla Commissione europea: questo l’annuncio dato questa mattina al congresso della Cdu, il suo partito in Germania, dal leader Friedrich Merz. La palla passa ora al Partito popolare europeo, che dovrà nominare ufficialmente von der Leyen come ‘spitzenkandidat’ tra il 6 e il 7 marzo al congresso in programma a Bucarest, in vista delle elezioni europee del prossimo giugno.
"Sono entrata in carica nel 2019 perché credo fermamente nell'Europa, per me è casa – ha dichiarato la presidente in carica – In questi cinque anni non solo è cresciuta la mia passione per l'Europa, ma anche la mia esperienza su quanto può realizzare per i suoi cittadini”. "Dobbiamo difenderci dalle divisioni interne ed esterne. Sono certa che abbiamo la forza per farlo, e questo è il compito che mi sono prefissata” – ha continuato von der Leyen, che fa poi i nomi di tali “avversari”: “Putin e i suoi amici, sia che si tratti di AfD, di Marine Le Pen, di Wilders, o di altre forze estreme che ostacolano la democrazia in Europa. Loro vogliono distruggere l'Europa”.
Ma cosa prevederà l’agenda di von der Leyen per il 2024-2029? Innanzitutto un rafforzamento della democrazia: “Vogliamo affrontare tutte le sfide che ci circondano ma in modo che le persone sappiano che per loro nell'Ue ci sono protezione e sicurezza”, ha spiegato la presidente. Gli altri grandi punti sono economia e difesa: “Uno dei temi principali è la competitività della nostra economia, ma l'altro tema è la sicurezza, in un senso più ampio, e il titolo omnicomprensivo è difendere la democrazia e i nostri valori”.
In questo senso, Ursula von der Leyen ha proposto la creazione di una nuova figura nel ‘governo europeo’, nel caso continuasse a presiederlo dopo le elezioni di giugno, ovvero quella del commissario alla difesa. Una proposta che ha raccolto l’entusiasmo del ministro degli esteri Antonio Tajani: “È una proposta positiva – ha dichiarato a margine del Consiglio Esteri – Se l'Ue vuole garantire una vera politica estera europea, non può che seguire il percorso di un esercito comune”, ha poi aggiunto. Il leader di Forza Italia ha poi annunciato che il partito voterà a favore della ricandidatura della presidente al congresso Ppe di Bucarest.
“Una decisione consapevole e ponderata”, come l’ha dichiarata von der Leyen stessa, che si avvia quindi verso un secondo mandato, seguendo gli ex presidenti Jacques Delors (1985-1995) e José Manuel Barroso (2004-2014). Decisione diversa rispetto al suo immediato predecessore, Jean-Claude Junker, fermatosi dopo un mandato.
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