Roma, 22 dicembre 2024 – "Lascia che il mio piccolo orsacchiotto voli di nuovo intorno al mondo... André non aveva fatto niente a nessuno". Si legge nello struggente post lasciato su Facebook dalla mamma di André, 9 anni, la più giovane delle 5 vittime dell’attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo. “Perché tu? Ora sei con la nonna e il nonno in paradiso. Gli sei mancato moltissimo... tanto quanto manchi a noi qui adesso. Sei stato con noi sulla terra solo 9 anni. Perché tu, perché, non capisco. Vivrai sempre nei nostri cuori. Te lo prometto”, conclude il post, che è stato immediatamente condiviso da centinaia di persone.
Lacrime e fiori per il piccolo André
La famiglia di André si era trasferita di recente, come ricostruisce oggi Bild. La notizia della morte del bambino piccolo si è diffusa venerdì notte nella sua città natale, Floß, nell'Alto Palatinato (Baviera). Fino a qualche mese fa il piccolo andava ancora a scuola lì e faceva il chierichetto in chiesa. Poi sua madre si è trasferita dal suo partner in Bassa Sassonia, dove André è stato coinvolto nei vigili del fuoco per bambini. Al dolore della città natale di André si unisce tutta la Germania: da due giorni una processione di gente depone fiori e peluche sul luogo della strage per ricordare quelle cinque vite così tragicamente spezzate.
Le 4 donne morte, una aveva appena compiuto gli anni
Le altre quattro vittime di Magdeburgo erano tutte donne, tre di loro, di 45, 67 e 75 anni, provenivano dalla Sassonia-Anhalt. Un’altra, che aveva compiuto 52 anni la settimana scorsa, arrivava dal distretto di Burgenland. Pesante anche il bilancio dei feriti: oltre 200, di cui 41 in maniera molto grave. Sono ricoverati tutti a Magdeburgo e nei vicini ospedali di Halle e Lipsia, dove sono stati trasportati in elicottero.
L’infermiera: bilancio vittime destinato ad aumentare
In un’intervista al quotidiano Bild, un'infermiera del pronto soccorso di Magdeburgo ha parlato della gravità dei casi: “Credo che alcuni dei feriti gravi moriranno. C'è sangue ovunque sul pavimento, la gente urla, vengono somministrati molti antidolorifici. Tutte le otto stanze sono occupate, comprese le due stanze shock e la stanza dei gessi. Tre persone, due donne e un uomo, hanno il collo rotto e non possono più muovere la testa. Due persone sono attualmente nella sala shock e i medici stanno lottando per la loro vita” ha raccontato l’infermiera a Bild.
Negli ospedali è stato subito attivato un servizio di supporto psicologico per i feriti e per i loro familiari. Molti i gesti di solidarietà registrati dopo l'attentato, a partire dalle donazioni di sangue, fondamentali per i feriti, tanto che l'ospedale universitario, in collaborazione con la Croce Rossa tedesca, ha deciso di organizzare una sessione straordinaria di donazione del sangue anche lunedì.