Martedì 12 Novembre 2024

Scoperto il virus Wetland: trasmesso dalle zecche, attacca il cervello e può causare danni neurologici

Rilevato e studiato per la prima volta in Cina, su un uomo 61enne punto da un parassita in Mongolia. Finora identificati altri 17 casi, tutti i paziente sono stati curati

Il virus Wetland può essere trasmesso da cinque specie di zecche (immagine d'archivio)

Il virus Wetland può essere trasmesso da cinque specie di zecche (immagine d'archivio)

Roma, 12 settembre 2024 – Un virus che si trasmette attraverso le zecche e attacca il cervello, causando potenzialmente danni a livello neurologico: è Wetland (Welv), scoperto in Cina, dove è stato rilevato in un paziente 61enne. L’uomo soffriva di febbre, mal di testa e attacchi di vomito e ha riportato di essere stato punto da un zecca in una grande zona umida della Mongolia

Approfondisci:

Zecche in Italia, le malattie trasmesse all’uomo. L’esperto: “Il virus Wetland? Non lo abbiamo mai cercato”

Zecche in Italia, le malattie trasmesse all’uomo. L’esperto: “Il virus Wetland? Non lo abbiamo mai cercato”

Il caso risale al giugno del 2019, ma è stato recentemente analizzato sul New England Journal of Medicine del Beijing Institute of Microbiology and Epidemiology. Il virus Wetland fa parte del gruppo di virus trasmessi specificatamente dalle zecche: i ricercatori hanno raccolto e analizzato quasi 14.600 zecche e lo hanno trovato in 5 diverse specie. Sotto la lente soprattutto 'Haemaphysalis concinna' che vive prevalentemente in Cina, Russia ed Europa centrale, ed è risultata positiva al nuovo virus nella maggior parte dei casi.

Dopo i test sui parassiti, i ricercatori hanno analizzato vari campioni di sangue: l'infezione acuta da Welv è stata identificata in 17 pazienti provenienti dalla Mongolia interna e dalle province cinesi Heilongjiang, Jilin e Liaoning. “Questi pazienti presentavano sintomi aspecifici tra cui febbre, vertigini, mal di testa, malessere, mialgia, artrite e dolore alla schiena e meno frequentemente macchie cutanee e ingrossamento dei linfonodi localizzato. Un paziente presentava sintomi neurologici” riporta lo studio. Tutti i pazienti sono guariti dopo aver ricevuto antivirali, antibiotici o immunoglobuline, senza riportare effetti a lungo termine.