Tel Aviv, 30 ottobre 2023 – “Hai fallito, politicamente e militarmente. Non sono morti abbastanza israeliani? Facci tornare dalle nostre famiglie, ora!”. Con questa parole si rivolge al premier Benjamin Netanyahu una delle tre israeliane donne ostaggio di Hamas comparse in un video condiviso oggi dai miliziani. Un appello che va però preso con le dovute precauzioni, in quanto è altamente probabile che la donna sia obbligata – sotto costrizione fisica o psicologica – a ripetere un discorso scritto da altri.
Nel filmato, della durata di un minuto e sedici secondi, la donna chiede al governo israeliano di accettare l’accordo proposto ieri da Hamas, che prevederebbe la liberazione degli ostaggi in cambio della scarcerazione di tutti i prigionieri palestinesi detenuti in Israele. “Appena due giorni fa si parlava di cessate il fuoco e del rilascio di tutti – spiega l’ostaggio – ma Netanyahu ha fatto marcia indietro”. La donna sostiene che a pagare per la negligenza politica e militare del governo siano gli oltre 200 ostaggi di Hamas.
Il video è stato pubblicato dai principali media online del paese, ma al momento non è stato trasmesso in televisione. “Si tratta di una guerra psicologica, non è opportuno rilanciarla”, ha commentato un giornalista di KAN, l’emittente statale di Israele. Simili le parole dell’ufficio di Netanyahu, che ha etichettato il filmato come “crudele propaganda psicologica di Hamas-Isis”. Il premier si è poi rivolto direttamente alle tre donne – Yelena Tropanov, Danielle Aloni e Rimon Kirsht – dichiarando di star facendo “tutto il possibile” per riportare a casa gli ostaggi.