Il cessate il fuoco "apre una nuova fase" del sostegno italiano a Gaza. L’obiettivo, nel medio-lungo periodo, è la ricostruzione, ma nell’immediato bisogna fare i conti con una gravissima emergenza sanitaria che il lungo conflitto tra Hamas e Israele ha lasciato. È una sfida che il governo raccoglierà, ha sottolineato Antonio Tajani, riunendo alla Farnesina gli attori di sistema nazionali e internazionali chiamati a gestire questo dossier.
Una delle prime iniziative simbolo di questa nuova fase sarà improntata all’accoglienza di 21 bambini malati di cancro provenienti dalla Striscia, piccoli che hanno bisogno di strutture e cure adeguate. Nelle prossime settimane, inoltre, proprio il ministro degli Esteri sarà al porto israeliano di Ashdod all’arrivo della nave che porterà i 15 camion donati al Programma alimentare mondiale e 15 tonnellate di nuovi aiuti sanitari di emergenza.
L’Italia ha già fornito un contributo umanitario importante alla popolazione civile con ‘Food for Gaza’, ma i tempi sono maturi per implementare questa iniziativa. "Il focus è la ricostruzione, a Gaza e in tutta la regione" e Roma guarda "ad alcuni settori prioritari come sanità, istruzione, acqua, elettricità, rimozione dei detriti, salute, agricoltura", ha spiegato Tajani alla riunione alla Farnesina a cui hanno partecipato il ministro dell’Università Annamaria Bernini, rappresentanti delle Regioni, dei Comuni, la Fao, il Pam e la Croce Rossa.