Giovedì 26 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

La vera storia di ‘Squid Game’. L’occupazione nella fabbrica Ssangyong e la dura battaglia tra operai e polizia

La famosa serie di Netflix, prossima alla seconda serie, è ispirata a fatti accaduti nel 2009

Roma, 27 dicembre 2024 - Dietro al racconto distopico di "Squid Game", diventato il maggior successo di Netflix, e prossimo alla seconda stagione, c'è una storia vera. Furono i disordini realmente accaduti in Corea del Sud alla Ssangyong nel 2009 a dare i tratti distintivi alla serie TV. La tanto criticata violenza, la critica sociale senza concessioni e distaccata del gioco del calamaro non è scaturito solo dalla penna di uno sceneggiatore, ma ha preso i suoi tratti da una vera battaglia, combattuta in una fabbrica tra operai e la polizia antisommossa. Con un attivista che è arrivato a trascorrere 100 giorni in cima a una ciminiera per protesta.

Anche il personaggio principale Gi-hun, un lavoratore licenziato, è liberamente ispirato ai fatti del 2009. Lee Chang-kun, un leader sindacale al momento dello sciopero alla Ssangyong, dove lavora ancora ora che si chiamata KG mobility, ha dichiarato: "Credo che il motivo per cui le persone associate alla Ssangyong Motors non siano riuscite a parlare o a esprimere facilmente i propri sentimenti dopo aver visto "Squid Game" è perché è difficile parlarne con indifferenza. Molti hanno perso la vita. Le persone hanno dovuto soffrire per troppo tempo".

Sciopero alla Ssangyong nel 2009, duri scontri tra operai e polizia
Sciopero alla Ssangyong nel 2009, duri scontri tra operai e polizia

Chang-kun ha raccontato: "Al mio ritorno in azienda, la mia priorità era di essere reintegrato. La seconda, o forse la prima, era ripristinare la mia dignità: non esattamente dignità, perché sembra troppo grandiosa, ma volevo davvero lavare via l'umiliazione. Il desiderio di cancellare quella vergogna era molto forte".

Gli incidenti iniziarono quando la Ssangyong, colosso automobilistico in difficoltà, nel maggio del 2009 annunciò che avrebbe licenziato più di 2.600 persone. Gli operai occuparono la fabbrica e proclamarono un lungo sciopero di 77 giorni, finito nel sangue. E 5 anni dopo, per protestare contro una sentenza a sfavore degli scioperanti, il leader sindacale Lee Chang-kun salì e rimase 100 giorni in cima a una delle ciminiere della fabbrica. Infatti dopo lo sciopero seguirono anni di battaglie legali che crearono tensioni anche nelle famiglie dei lavoratori, e con 30 suicidi per lo stress accumulato negli anni.