Giovedì 19 Dicembre 2024
MARTA OTTAVIANI
Esteri

Vento xenofobo, l’estrema destra vola in Austria

L'Europa affronta una crescente minaccia dell'estrema destra, evidenziata dalle recenti elezioni in Austria e dalla diffusione di ideologie xenofobe. I leader europei esprimono preoccupazione per il rischio di razzismo e xenofobia, mentre si teme un ulteriore avanzamento dell'ultra destra nelle prossime elezioni in Germania.

La leadership del Partito della Libertà austriaco festeggia la vittoria alle elezioni parlamentari (Ansa)

La leadership del Partito della Libertà austriaco festeggia la vittoria alle elezioni parlamentari (Ansa)

Roma, 30 settembre 2024 – L’Italia è ancora sotto choc per i cartelli antisemiti contro la Senatrice Liliana Segre. A Marzabotto, il Presidente Federale della Germania, Frank-Walter Steinmeier, insieme con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, hanno pronunciato parole potenti, mettendo in guardia sul rischio del ritorno della xenofobia e del razzismo. Eppure, una parte consistente di Europa non li ascolta. Dopo i lander tedeschi della Turingia, Sassonia e Brandeburgo, anche le elezioni parlamentari in Austria ieri hanno fatto registrare un exploit dell’estrema destra. Il Partito della Libertà (FPÖ) è la prima formazione politica del Paese, con il 29,1% dei voti.

Tecnicamente, non ha i numeri per governare, ma il suo leader, Herbert Kickl, ha dichiarato di essere pronto a parlare con tutti per dare vita all’esecutivo. Si tratta di una brutta notizia per l’Austria e per la Ue. Kickl è un noto estimatore del premier ungherese, Victor Orban, di cui condivide le posizioni sui migranti e l’atteggiamento indulgente nei confronti della Russia di Putin. Il cammino per questa Europa, che deve trovare il suo posto in un mondo multipolare sempre più complesso, è tutto in salita.

Quella che, nelle speranze di molti, dovrebbe trasformarsi in una Ue più compatta e in grado di esprimere una propria politica estera e di difesa, si sta rinchiudendo nei confini dei singoli Stati, in preda a movimenti sovranisti che, nel caso dell’Austria e della Germania, fanno leva su razzismo, disinformazione, e paura dello straniero. Bruxelles non ha saputo comunicare quanto fatto in questi anni per il benessere di chi vive sul suo territorio. Ma non è l’unica causa.

Una riflessione su come sia stato possibile arrivare a questo livello va fatta e diventerà ancora più urgente se, come temono in molti, la prossima grande affermazione dell’ultra destra sarà in occasione delle elezioni federali in Germania il prossimo anno.