Roma, 29 marzo 2019 - Svolta nella crisi venezuelana. Il governo chavista del presidente Maduro ha ammesso la disastrosa crisi umanitaria e ha raggiunto un accordo con la Croce Rossa Internazionale, la chiesa venezuelana e _ indirettamente _ l'opposizione per lasciare entrare aiuti umanitari - aiuti sanitari - nel Paese. L'accordo viene reso pubblico in una conferenza stampa iniziata alle 17.20 ora italiana a Caracas e alla quale partecipano il presidente della Croce Rossa Internazionale, Francesco Rocca e il cardinale Balthazar Porras.
URGENT - today at 11.30am at the @CruzRojaVe hq (Av. Andres Bello #4, Caracas) we @ifrc will hold a press conference on our humanitarian activities in #Venezuela. We will make an important announcement. #StayTuned pic.twitter.com/O7cG9lCZUE
— Francesco Rocca (@Francescorocca) March 29, 2019
La Croce Rossa Internazionale, tramite la Croce Rossa venezuelana - diretta da un uomo di Maduro - conta di assistere 650 mila persone, aiutare gli ospedali, garantire loro gruppi elettrogeni per avere l'elettricità. Tra gli aiuti anche aiuti umanitari di carattere sanitario: per esembio cibo per neonati.
"Siamo pronti per lavorare insieme alla Croce Rossa venezuelana _ ha detto Rocca _ per sviluppare un piano d'azione per portare gli aiuti dove è più necessario. Saranno i tecnici a definire il piano, ascoltando tutte le parti sociali. Siamo pronti ad accettare tutte le donazioni, siamo aperti a tutti e saremo trasparenti nella distribuzione. Siamo anche pronti ad usare materiale a disposizione di Colombia e Brasile se corrisponderà ai nostri criteri".
"La prima sensazione che ho _ ha detto Rocca _ è che bisogna lavorare sugli impianti elettrici negli ospedali: è una priorità, se le persone non possono sottoporsi a dialisi e non si possono eseguire interventi. Siamo anche pronti a sostenere l'acquisto di apparecchiature per effettuare esami necessari, come la Tac o la risonanza magnetica". "E' un'operazione molto simile _ ha detto _ a quella che è stata portata avanti in Siria, come numero di persone assistite".
Il capo della Croce Rossa internazionale ha annunciato gli aiuti per 650 mila persone potrebbero giungere entro due settimane e ha detto che la sua organizzazione agirà secondo i propri principi di "imparzialità, neutralità e indipendenza"
Per non perdere totalmente la faccia il regime di Maduro ha ottenuto che legalmente l'operazione non sarà definita un "canale umanitrario" ma "attività di aiuto umanitario". Dettagli. La sostanza è che per la popolazione venezuelana si apre una possibile di avere almeno una parte degli aiuti dei quali ha disperatamente bisogno.
La crisi è infatti globale. "Si stima che sette milioni di persone, ovvero circa il 24% della popolazione totale che attualmente vive nel paese, abbiano urgenti esigenze prioritarie di assistenza e protezione", afferma un recente rapporto delle Nazioni Unite. Più del 94 per cento della popolazione viveva in povertà nel 2018, di cui il 60 per cento viveva in condizioni di estrema povertà
L'apertura è stata confermata anche dal presidente nominato dal Parlamento, Guaidò. "Oggi - ha detto in un tweet - vi annuncio che gli aiutiumanitari sono una realtà, nei prossimi giorni riceveremo importantesostegno medico per far fronte a questa tragedia. Il regime riconosceil proprio fallimento riconoscendo un'emergenza umanitaria che essostesso ha provocato". Juan Guaidò, presidente ad interim del Venezuela, annuncia l'imminente ingresso degli aiuti umanitari nelpaese. "Siamo molto vicini ad ottenere quello che cerchiamo, la fine dell'usurpazione".
Hoy les anuncio que la #AyudaHumanitaria es un hecho y que en los próximos días estaremos recibiendo importantes apoyos médicos para contener esta tragedia. Esto es resultado de nuestra presión e insistencia. La lucha por el bien de todos da frutos. #VzlaExigeAyudaHumanitaria pic.twitter.com/5hAyVpCcgQ
— Juan Guaidó (@jguaido) March 29, 2019