Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

La vendetta dei parà ucraini: annientata la 155a Brigata di Fanteria Navale russa responsabile di crimini di guerra

Con un’imboscata nel Kursk le forze ucraine hanno distrutto la brigata a cui davano la caccia fin dall’inizio della guerra. I Berretti Neri russi erano responsabili di parte delle violenze sui civili a Bucha e in altri villaggio, inoltre avevano più volte ucciso i prigionieri

Roma, 23 ottobre 2024 - La vendetta ucraina si è compiuta, ed stata una pioggia di post sui social per celebrare l'annientamento della 155esima Brigata delle Guardie Separate di Fanteria Navale russa, responsabile di crimini di guerra su militari e civili. I Berretti Neri di Mosca erano i primi della lista per le forze ucraine, praticamente dall'inizio della guerra l'esercito di Kiev ha dato la caccia a questi 'marine' russi che non avevano mai mostrato pietà per i nemici, neanche se inerti civili.

La 155a Brigata di Fanteria Navale russa responsabile di crimini di guerra
La 155a Brigata di Fanteria Navale russa responsabile di crimini di guerra

Crimini di guerra

La 155a Brigata fin dall'inizio dell'Operazione speciale si era macchiata di diversi crimini di guerra in tutte le zone dove era stata schierata. Nell'aprile 2022 la brigata partecipa all'occupazione degli insediamenti vicino a Kiev, in particolare nella città di Ivankiv, nel villaggio di Rozvazhiv e nell'inferno di Bucha, città tristemente famosa per le violenze subite dai civili, lasciati senza vita in strada dalle forze russe in fuga. Nell'agosto 2024 i soldati della 155esima avevano decapitato quattro ucraini ed esposto le loro teste mozzate sui pali, come usa tra i terroristi islamici. L'ultima atrocità pochi giorni fa, ottobre 2024, nel Kursk: la Brigata ha catturato una squadra di operatori di droni ucraini mentre stavano avanzando verso una serie di villaggi russi. I prigionieri sono stati fatti spogliare e mettere a faccia in giù in terra, infine uccisi con un colpo in testa. Questi crimini sono stati denunciati a più riprese, anche con immagini e video, sui social.

L’imboscata dei parà ucraini

Le unità ucraine avevano giurato di eliminare la Brigata, e nel Kursk ne hanno avuto l'occasione, infliggendo così pesantissime perdite agli odiati nemici, si parla di 2.400 soldati su 3.000, ma altre testimonianze affermano che nessuno si è salvato. Nell'occasione i soldati dell'82esima Brigata Aviotrasportata Bucovina delle Truppe d'Assalto Aviotrasportate delle Forze Armate dell'Ucraina sono riusciti a tendere un'imboscata ai militari della 155esima inviati nel Kursk, decimandoli.