Sabato 21 Dicembre 2024
MARTA
Esteri

Vendetta di Putin su Kiev. Missile colpisce il palazzo delle sedi diplomatiche

Almeno un morto e oltre dieci feriti. La rabbia internazionale: attacco barbaro. La rivendicazione di Mosca: è la risposta agli Atacms occidentali lanciati su Rostov. I media americani: anche Trump continuerà a rifornire di armi l’Ucraina. .

Il palazzo a Kiev che ospita le sedi diplomatiche, centrato da un missile russo

Il palazzo a Kiev che ospita le sedi diplomatiche, centrato da un missile russo

Ottaviani

Ancora una volta, Kiev si è svegliata sotto il suono delle bombe lanciate da Mosca. Il bilancio provvisorio è di un morto e una decina di feriti. A differenza degli ultimi 34 mesi, però, questa volta la furia russa ha preso di mira anche obiettivi diplomatici. Un razzo si è abbattuto su un palazzo che ospita diverse rappresentanze, nello specifico, quelle di Albania, Argentina, Autorità Palestinese, Macedonia del Nord, Portogallo e Montenegro. Una delle più colpite è stata quella di Lisbona. Particolare che ha dato vita alla pronta reazione del presidente del Consiglio Europeo, il portoghese Antonio Costa. "Continuano gli attacchi ai civili a Kiev. Questa volta anche diverse missioni diplomatiche, tra cui l’ambasciata di uno Stato membro dell’UE, il Portogallo, sono state vittime di attacchi russi. È inaccettabile. La mia solidarietà a tutte le persone colpite, compreso il personale diplomatico".

Un altro affronto alle convenzioni internazionali, segno che questa guerra è combattuta da Mosca senza alcun riguardo per le convenzioni internazionali. Un dato, quest’ultimo, rimarcato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen e dall’Alto Rappresentante per la politica estera Ue, Kaja Kallas, che hanno definito l’attacco a un edificio con ospita diverse ambasciate "spregevole", "odioso" e "barbaro".

Dura anche la reazione della Nato. La portavoce, Farah Dakhlallah, su X ha scritto: "Condanniamo gli attacchi odierni della Russia a Kiev e i danni causati alle strutture diplomatiche di diversi Paesi. Chiediamo alla Russia di cessare immediatamente tutti gli attacchi contro i civili ucraini e le infrastrutture civili e di porre fine alla sua guerra illegale contro l’Ucraina". Parole forti, ma destinate a rimanere inascoltate. Mosca segue le sue regole, a partire dal lato disumano, quello che ricordava Costa: considerare i civili un obiettivo. Se l’attacco con i droni è stato individuato e neutralizzato prima che di abbattesse sulla capitale, per i missili non c’è stato niente da fare.

Mosca ha dichiarato che l’attacco è una risposta all’utilizzo sulla regione di Rostov dei missili Atacms, razzi tattici che gli Usa hanno dato il permesso di utilizzare su obiettivi strategici in territorio russo qualche settimana fa.

E, come ogni volta che la Russia aggredisce l’Ucraina, quasi a voler legittimare il suo gesto, Mosca denuncia la rappresaglia di Kiev. Il governatore della regione russa di Kursk, in parte occupata proprio dalle truppe ucraine, accusa le forze ucraine di aver provocato la morte di sei persone, fra cui un bambino, e il ferimento di altre dieci in un "attacco missilistico" sulla cittadina di Rylsk. Tutti gli occhi sono rivolti al 20 gennaio, quando Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca. Chi spera in una linea morbida, potrebbe rimanere deluso.

Il Financial Times ha rivelato che il tycoon starebbe pensando di fornire armi all’Ucraina. Come controparte, potrebbe chiedere ai Paesi Nato di aumentare la spesa per la difesa al 5% del Pil. Se la notizia dovesse essere confermata cambierebbe completamente il quadro e anche la predisposizione del presidente Putin, che si era detto disposto a parlare con Trump ‘in qualsiasi momento’.